La Musica è storia di generazioni, di culture, di civiltà, di tradizioni di popoli; l’orchestra sinfonica israeliana porta la Musica negli avamposti di guerra, nei check points, nei territori occupati della terra di Palestina, con il significato di sostenere l’esercito israeliano nelle sue azioni di occupazione, aggressione contro la popolazione Palestinese.
La Musica viene diffusa in luoghi dove si coltiva l’odio e la sopraffazione,
la Musica viene violentata e violata.
L’orchestra sinfonica israeliana fa tutto ciò, al servizio non della Cultura ma delle politiche di Israele che occupa militarmente la Cisgiordania, Gerusalemme est e tiene sotto assedio la popolazione della striscia di Gaza; usa la forza militare per rubare la terra e l’acqua.
La nostra presenza per contestare l’orchestra israeliana, ma anche per condannare chi a vario titolo e con varie modalità sostiene la politica di Israele.
Comitato per la Palestina