Monthly Archives: Novembre 2013

Aggiornamenti sul caso di Ilya Eduardovich Romanov dalla Russia

 

 

Segue il testo distribuito durante l’evento svolto al Centro Sociale Occupato VOX, a Exarchia (Atene) il 15 novembre 2013, riguardante il compagno Ilya Romanov:

 

Libertà per l’anarchico Ilya Romanov

 

Domenica 27 ottobre 2013 di buon mattino, è esploso un congegno esplosivo dietro all’edificio dell’ufficio di reclutamento nella città russa di Nižnij Novgorod amputando la mano sinistra del compagno che ha tentato l’azione. Sanguinante, il compagno si è diretto da solo all’ospedale più vicino, e poco dopo è stato arrestato dalla polizia.

 

Appena dopo l’arresto all’ospedale, la polizia ha irrotto in casa sua, confiscando vari libri, computer, tutte le lettere degli anni passati in carcere e “residui chimici sconosciuti”. Il compagno si è ferito anche al volto e all’occhio sinistro, ma per fortuna sono ferite lievi. Per quanto riguarda la mano, i dottori non sono riusciti a salvare nemmeno un dito, ed è stato necessario amputargli tutta la mano. Giorni dopo, è uscito dal reparto intensivo ed è entrato, nella stessa clinica, in un altro reparto, attentamente sorvegliato dalla polizia fino ad oggi. Per ora, pendono le accuse di “rifornimento, traffico e possesso illegale di armi esplosive” sebbene sia stato poi cambiato in “fabbricazione di congegni esplosivi”. Continue reading


E’ uscito “L’imbarazzo della scelta”: opuscolo contro MUOS e industria bellica

 

Per scaricare l’opuscolo clicca qui sotto:

“L’imbarazzo della scelta”


Teramo – Azione antimilitarista contro celebrazione degli “eroi” di guerra

“TERAMO 4 NOVEMBRE. PRESENTAZIONE DI UN LIBRO SUGLI EROI DELLE GUERRE IN UNA SALA COMUNALE A MONTORIO AL VOMANO. COLLA NELLA SERRATURA DEL PORTONE D’INGRESSO, SUI MURI LE SCRITTE: 4 NOVEMBRE FESTA DEGLI ASSASSINI, ABBASSO LE GUERRE ABBASSO GLI ESERCITI, VIVA I DISERTORI VIVA AUGUSTO MASETTI.”

Tratto da informa-azione.info


Eurogendfor, l’esercito dei banchieri

Noi come Eurogendfor
non siamo parte dell’Unione Europea e delle sue istituzioni.
Tanto che le stelle dell’Unione,
che figuravano inizialmente nel nostro simbolo
e nello stemma che portiamo sulla divisa,
sono state tolte.
(Cornelis Kuijs – Comandante EGF)

Intro

Nel 2007 il trattato di Velsen¹ ratifica l’ultima pensata dei boia di Stato. A reprimere sommosse, bastonare manifestanti, gasare esseri umani non bastavano le polizie nazionali di vario ordine e grado, ci voleva proprio una nuova gendarmeria europea: Eurogendfor².

Il trattato in questione fu firmato a Velsen – in Olanda – il 18 ottobre 2007 dai paesi dotati di Polizie Militari: Italia (Carabinieri), Olanda (Marechaussée), Spagna (Guardia Civil), Francia (Gendarmerie) e Portogallo (Guardia Nacional). Il 3 marzo 2009 ha aderito anche la Romania come nazione costituente EGF con la sua Gendarmeria romena, mentre Lituania e Polonia sono considerate nazioni partner di EGF e la Turchia ha attualmente lo status di “osservatore”.
Tale trattato pianifica compiti e poteri delle Forze di gendarmeria europea (Eurogendfor o EGF), in sostanza la futura polizia militare dell’Europa.

Un chinotto ogni due ore fa passare il malumore […]
(Skiantos)

La sede del quartier generale di Eurogendfor è in Italia, nella caserma dei carabinieri Generale Chinotto a Vicenza, dove è situata anche la più grande base militare USA in Italia, Camp Ederle (alla quale verrà affiancata la seconda base statunitense Dal Molin che è una sede dell’Africom, il comando americano per il quadrante mediterraneo-africano), a disposizione soltanto del Pentagono. Evidentemente gli yankee hanno la loro parte nella gestione operativa di EGF. Inoltre vi trovano sede i reparti del Centro di Eccellenza per le Unità di Polizia di Stabilità (Center of Excellence for Stability Police Units – COESPU). Continue reading


L’anarchico Ilya Romanov ferito dall’esplosione di una bomba davanti a ufficio reclutamento dell’esercito

Ilya Romanov, un anarchico russo di 46 anni, è rimasto ferito il 26 ottobre 2013, quando una bomba artigianale gli è improvvisamente esplosa in mano. L’incidente è avvenuto nelle vicinanze di un edificio in cui hanno sede gli uffici di reclutamento [in Russia c’è la coscrizione obbligatoria, NdT] dell’Esercito russo.
La polizia locale ha affermato che l’ordigno artigianale è esploso nelle mani dell’anarchico nelle prime ore del mattino di sabato. La sua mano sinistra è stata asportata. Il compagno è stato ricoverato in ospedale.
Ilya Romanov è stato interrogato dalla polizia. Ha sostenuto che l’“ordigno esplosivo artigianale” era in realtà un petardo.
I mass media hanno subito parlato della perquisizione dell’appartamento di Ilya da parte della polizia, che avrebbe portato al ritrovamento di “letteratura estremista” e di svariati reagenti chimici usati per la fabbricazione di ordigni esplosivi.
Un’altra fonte, però, sostiene che le polizia non ha trovato nulla di compromettente durante la perquisizione e gli sbirri avrebbero sequestrato una lattina per bibite vuota, qualche pezzo del microscopio della figlia sedicenne di Ilya ed un barattolo di latta contenente una sostanza bianca non identificata. La polizia ha però sequestrato un archivio di stampa sovversiva e delle lettere personali di Ilya (fra cui delle lettere del periodo che ha passato in prigione, dal 2002 al 2012), il suo computer portatile e la carta d’identità.
Ilya Romanov era già stato arrestato nel 2002 ed ha passato 10 anni in prigione. Le accuse contro di lui includevano delle rapine a gioiellerie e agenti di cambio, traffico di armi leggere ed un attacco alla bomba contro un ufficio del SBU (servizi segreti dell’Ucraina, derivati dalla sezione ucraina dell’ex KGB) in Ucraina. Ilya aveva negato ogni accusa e sostenuto di essere stato torturato sia psicologicamente sia fisicamente durante la detenzione preventiva. Ha fatto uno sciopero della fame e si è tagliato le vene in tribunale. È stato liberato nel dicembre 2012.

traduzione da fromrussiawithlove.noblogs.org


Sempre più stretti i rapporti tra Italia e Israele

Un nuovo piano dell’aeronautica israeliana mira ad aumentare di 10 volte il numero di obiettivi che è in grado di rilevare e distruggere. È quanto ha dichiarato il capo delle Operazioni Aeree della Israel Air Force (IAF), Brigadier Generale Amikam Norkin, in un intervista esclusiva con Defense News. Il nuovo piano, Expanding Attack Capacity (EAC), punta ad un uso “massiccio, persistente e punitivo” della cosiddetta “forza aerea di precisione” per ridurre la durata delle guerre future e evitare l’uso di forze di terra, considerato costoso e dannoso in termini diplomatici. Continue reading