Monthly Archives: Dicembre 2018

Italia: Attaccato Istituto Italiano di Tecnologia (24/12/2018)

Alle prime ore del 24 Dicembre abbiamo attaccato l’Istituto italiano di tecnologia (Iit).
La vigilanza H24 alla receptions e la sicurezza privata in macchina non sono stati un buon deterrente; eravamo decisi ad attaccarvi e lo abbiamo fatto!

La Iit è il fiore all’occhiello dello stato italiano è una fondazione per lo sviluppo tecnologico e delle politiche nazionali a favore della scienza e della tecnologia. Lavora al potenziamento dei mercati e delle politiche di saccheggio e devastazione ogni giorno commesse dal capitale e dai governi.

Continue reading


Elemosinare, raccattare spazi di ogni tipo con la guerra

Riceviamo e diffondiamo:

(junge welt 24 dicembre 2018)

E’ notizia di oggi che la Russia e altri 10 stati avevano proposto all’assemblea plenaria dell’ONU un abbozzo di risoluzione dell’accordo INF (*), sottoscritto nel 1987, il cui contenuto era che USA e URSS dovevano demolire e ritirare i missili a medio raggio in Europa. Oggi gli USA propongono di annullare quell’accordo: hanno posto alla Russia un ultimatum da sciogliere entro due mesi. Tutti i paesi NATO europei, per prima la Germania, sostengono il proposito USA.

Continue reading


Pisa: Camp Darby si amplia. La guerra è sotto casa!

Presidio in Piazza Vittorio Emanuele, Giovedì 20 dicembre 2018 ore 17.00

Entro natale camp darby potrà inaugurare il maxi cantiere di un nuovo tronco ferroviario che servirà ad alimentare i depositi di armi e munizioni della base militare statunitense.

In vista del settantesimo anniversario della NATO, chiariamo il fatto che chi fa la guerra non va lasciato in pace.


E’ uscito il libro “ROMPRE LES RANGS. Contre la guerre, contre la paix, pour la révolution sociale”

« Jamais peut-être le monde n’a eu plus besoin du souffle vivifiant de l’anarchisme ; jamais la nécessité de briser la règle, la discipline, la loi, n’est apparue plus grande qu’aujourd’hui, » écrivait un compagnon à la veille de la Deuxième Guerre Mondiale. Aujourd’hui, les guerres, l’autre face de la paix ensanglantée des marchés, du progrès et de la production, continuent à ravager le monde, et peut-être aujourd’hui aussi, ce dont il y a besoin, c’est le cri strident de l’anarchie qui s’oppose à tout pouvoir, qui rompt les rangs des États totalitaires et démocratiques, qui scrute l’horizon pour arrêter le massacre là où il est produit.La guerre, le contrôle, la répression, l’exploitation, la militarisation des esprits, la haine sectaire, le maelström technologique sont tous des aspects de cette domination en incessante restructuration, que ce cahier se propose d’analyser, en s’aventurant en même temps sur les chemins de l’action d’hier et d’aujourd’hui contre leur guerre… et contre leur paix.

Continue reading


Lecce: Cineforum sulla prima guerra mondiale: “Il leone del deserto”

Tratto da roundrobin.info

Cineforum sulla prima guerra mondiale “Dov’é la vittoria” alla Biblioteca Anarchica Disordine via delle Giravolte 19/a Lecce, da giovedì 6 dicembre con “E johnny prese il fucile” e per i due giovedì successivi con “Il leone del deserto” e “Uomini contro”

Almeno 16 milioni di morti e 20 milioni di feriti e mutilati, tra militari e civili, secondo le stime più ottimistiche. Questo si sono trovati a celebrare, lo scorso 11 novembre a Parigi, oltre 70 capi di Stato e personalità politiche di tutto il mondo.
I massacratori di oggi si sono riuniti per celebrare i massacri compiuti ieri dai loro predecessori, tacendo su quelli che loro stessi oggigiorno continuano a perpetrare in giro per il mondo. Hanno commemorato una delle più grandi carneficine di tutti i tempi tra un pranzo di gala e una stretta di mano, perché in fondo le guerre interessano questi assassini in doppiopetto solo in termini di potere, in termini economici e di gestione delle frontiere, che in passato erano interessati ad ampliare, ed oggi a sorvegliare attentamente. Ma quando questa gente parla della prima guerra mondiale non fa altro che riempirsi – è il caso di dire! – la bocca di un cadavere, perché a subirla nella propria carne furono milioni di proletari arruolati in maniera coercitiva e le popolazioni civili costrette a subirla passivamente, proprio come accade oggi per mano di un manipolo di assassini prezzolati ben remunerati, perché nonostante il cambiare dei tempi e delle epoche il ruolo del soldato resta sempre e soltanto uno:
uccidere


Trento: Due incontri contro le frontiere e il loro mondo

Due incontri
CONTRO LE FRONTIERE E IL LORO MONDO
 
Martedì 11 dicembre, CONTRO IL DECRETO SICUREZZA 
Il decreto Salvini è un atto di guerra verso tutti gli sfruttati. Lo Stato ed i padroni Italiani, mentre soffiano sul fuoco della guerra fra poveri, rendono tutti più ricattabili, trasformano con un tratto di penna migliaia di persone in “clandestini”, rafforzano il circuito di detenzione amministrativa per gli stranieri, affinano gli strumenti di repressione delle lotte (quattro anni di carcere per un’occupazione, dodici per un blocco stradale) e, con la propagandata “difesa delle frontiere”, espandono i loro interessi coloniali sulla sponda africana e nel Mediterraneo. Un incontro per ragionare assieme sul decreto sicurezza appena approvato e sui modi per contrastarlo.
 
Mercoledì 19 dicembre, Presentazione di ‘TRAME: SFILARE IL TESSUTO DEL MILITARISMO’
Un opuscolo di analisi del territorio vicentino come un “fronte di guerra”, da cui la guerra viene diretta, coordinata, monitorata, insegnata, grazie a siti militari, istituti di formazione del personale di polizia, esercitazioni, addestramenti internazionali, industria bellica. Quelli che viviamo sono innanzitutto tempi di guerra, e la guerra ai diseredati di tutto il mondo viene preparata (anche) vicino a noi. La migliore solidarietà a chi approda sulle “nostre” coste scappando dalle guerre dell’occidente è attaccare il militarismo di casa nostra.
Gli incontri inizieranno alle 20.30
allo spazio anarchico El Tavan (via dei Muredei 34/3 Trento).

Trentino: Lavoratori in sciopero alla Meccanica del Sarca

Il 24 novembre alla Meccanica del Sarca si è svolto uno sciopero dei lavoratori (FIOM-CGIL-FIM) per il nuovo contratto integrativo. I lavoratori dell’azienda della valle del Sarca sono 120, e chiedono il rinnovo del contratto bloccato dal 2014. Oltretutto, visto che il lavoro non manca mai, l’azienda ha anche assunto 20 persone tramite le agenzie interinali.

Continue reading