Monthly Archives: Novembre 2019

Genova – 7 Dicembre: corteo contro Leonardo / Finmeccanica


Cagliari – Danneggiato veicolo di Nurjana Technologies

da Nobordersard:

Passano gli anni e la repressione colpisce ma le pratiche rimangono vive per chi ha voglia di lottare. Mettiamo i bastoni tra le ruote a chi guadagna con le tecnologie di guerra, da vendere agli eserciti che occupano la nostra terra.
La notte del 12 novembre sono state tagliate le gomme di un veicolo Nurjana e sopra gli è stato scritto “complici delle guerre”.
In solidarietà agli indagati dell’operazione Lince e a coloro per cui è stata chiesta la sorveglianza speciale.


A scuola di guerra e di antisommossa: assistono i bimbi delle elementari

da zero in condotta:

28 Ottobre 2019

Settanta alunni di una primaria di Bologna dopodomani saranno portati in un’area di addestramento dell’Esercito per fare da spettatori a una simulazione militare, che comprenderà l’allestimento di un convoglio che trasporta armi e il respingimento di una folla di manifestanti.

Bambini imparate: così si fa la guerra e, non si sa mai, così si mettono in pratica le tecniche antisommossa per tenere a bada la popolazione scontenta. Sembra incredibile, ma sono queste le scene a cui dovranno assistere 70 piccoli alunni della scuola elementare Marella di Bologna. Succederà dopodomani nell’area di addestramento della caserma Montezemolo, a Castel Maggiore, in occasione di un’esercitazione del reggimento Genio ferrovieri. Continue reading


Una presa di coscienza senza pratica rimane monca

Il 10 Agosto sul giornale «Il Manifesto» uscì un appello dal titolo “Per una nuova obiezione di coscienza”. Vari giornalisti, avvocati, docenti, si appellavano alle coscienze dei militari, poliziotti, dipendenti pubblici invitandoli a portare avanti il valore dell’obiezione di coscienza rispetto alle politiche migratorie portate avanti dal governo giallo-verde.

Nel 2004 è finito il servizio di leva obbligatorio, al tempo in migliaia decisero di non impugnare le armi, decine decisero di disertare completamente gli obblighi di Stato finendo anche in galera.
Ora che il governo è cambiato in giallo-rosso ci sembra che poco sia cambiato, Di Maio ha appena deciso di andare in Tunisia, fresca di elezioni, per prendere accordi sui rimpatri; in Grecia decine di migliaia di persone si ribellano contro il trattamento inumano nei campi; Continue reading


Un trucco in cui non cadiamo

Qualche mese fa il Parlamento italiano ha dato lo stop all’esportazione di armi all’Arabia Saudita e agli Emirati Arabi Uniti rispetto alla vendita di bombe costruite a Domusnovas in Sardegna dall’azienda tedesca Rwm. Tale scelta, dovuta alla guerra contro lo Yemen, vale solo per gli armamenti “pesanti” e non per le armi “leggere”.

Ora per i lavoratori sardi si prospettano 1600 posti di lavoro a rischio (di questo argomento, e della presa di posizione degli operai in merito alla produzione bellica, abbiamo già parlato su questo blog Lettera dei lavoratori RWM, qualcuno ha ancora voglia di chiamarli vittime?.
Vogliamo soffermarci sulla posizione ipocrita dell’Italia in campo internazionale.

Allo Stato interessa poco degli operai, e poco potrà fare la Regione Sardegna per loro: il problema del lavoro nelle zone del Sulcis-Iglesiente va ben al di là della singola fabbrica, e ben altre risposte ci vogliono che interpellare il ministro degli Esteri attuale.
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Attacchi contro lo Stato e le forze armate turche in risposta all’invasione del Rojava

Nelle ultime settimane, lo Stato turco si è reso responsabile di un feroce attacco contro l’autonomia del Rojava, che ha avuto come risposta l’ipocrisia degli Stati e la solidarietà internazionalista di chi, pur mantenendo una prospettiva vigile e critica, ritiene fondamentale difendere la rivoluzione in atto in quell’area del mondo.
Anche all’interno dei confini turchi c’è chi continua ad organizzarsi per dare del filo da torcere alla superpotenza guidata da Erdogan, dimostrando così che non si tratta di un’entità invulnerabile. Riportiamo qui di seguito una serie di azioni rivendicate da gruppi armati curdi o facenti parte della resistenza contro lo Stato turco, le sue forze armate, i suoi finanziatori, avvenute fra il settembre e il novembre 2019.
[contenuti tradotti, riassunti e riadattati a partire da Anarchistworldwide] Continue reading


Cagliari – Tagliate reti militari

tratto da nobordersard:

Taglio delle reti alla Sella del Diavolo: comunicato di A Foras
Dalla spiaggia del poetto fino a Cala Mosca e alla cima della Sella del Diavolo una grossa parte del territorio comunale di Cagliari è interdetta alla popolazione. A questa si aggiungono un gran numero di strutture militari, alcune delle quali sono attualmente in uso da parte dell’esercito italiano mentre altre sono oggi inutilizzate ma mai restituite al libero utilizzo dei cagliaritani.
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Genova – volantino distribuito in occasione del festival della scienza


Feltre – Benefit antimilitarista


Kiev, Ucraina: Attacco contro antenne per la telefonia mobile di Lifecell/Turkcell, in solidarietà con la lotta in Kurdistan (11/11/2019)

tratto da insuscettibilediravvedimento:

(11/11/2019)

Solidarietà con la lotta in Kurdistan: due antenne per la telefonia mobile gestite da Lifecell/Turkcell sono state distrutte nella regione di Kiev.

Nell’ottobre del 2019 lo Stato turco ha invaso la Siria settentrionale. L’obiettivo di questa aggressione era la Federazione Democratica della Siria settentrionale e orientale (nella regione del Rojava). Per colpa dei governanti il sangue viene versato di nuovo e persone pacifiche soffrono e muoiono. La finalità del presidente della Turchia, Erdogan, è quella di distruggere l’autonomia rivoluzionaria dei curdi siriani. I rivoluzionari del Kurdistan costruiscono una società popolare autogestita senza stato. E il Rojava è divenuto un esempio e un modello per i curdi in Turchia. Ecco perché il «sultano turco» ha iniziato una guerra. Continue reading