… ha presentato due prodotti che soddisfano delle esigenze specifiche per le forze di polizia, per l’esercito italiano e per i vigili del fuoco.
Il primo sistema bellico si chiama “Desto”, ed è un’arma ad energia diretta in grado di danneggiare o bloccare il funzionamento degli apparati elettronici.
In sostanza, si tratta di un cannone a microonde indicato dai ricercatori di Finmeccanica per assicurare la protezione intorno ad obbiettivi sensibili, creando una specie di “bolla” elettromagnetica che impedisce ad esempio ad un attentatore di portare a destinazione un’auto bomba. Un sistema così potrebbe anche essere installato a bordo di un’autovettura o di un elicottero delle forze di polizia per bloccare il motore di un veicolo in fuga. Il “Desto” è un disturbatore efficace, che potrebbe avere un ruolo di primo piano nel contrasto agli ordigni improvvisati, agendo sia sull’elettronica degli stessi che sui sistemi di comunicazione utilizzati per attivarli. L’“inibizione” delle comunicazioni elettroniche ed informatiche in una determinata area è un’altra funzione. I punti deboli del “Desto” sono determinati dal limitato raggio d’azione ( 800 m.), e dal fatto che la letalità del sistema d’arma dipende dal tempo di esposizione del bersaglio al fascio di microonde e dall’eventuale presenza di “schermi” che possono proteggere il bersaglio.
Il secondo sistema bellico è denominato “TWS-R”. È un’arma portatile dalle ridotte dimensioni (600 per 320 per 120 mm) e dal peso ridotto (4 Kg), adatto per le forze di polizia, le forze militari e il corpo dei vigili del fuoco. Il “TWS-R” riesce a “vedere” oltre i muri ed è in grado di ricostruire la geometria interna di una stanza o di un edificio e di accertare l’eventuale presenza di persone all’interno dei locali, seguendone i movimenti ed il loro stato di salute. È in grado di rilevare il movimento dello sterno dovuto al respiro di un essere umano.
Il radar di cui è dotato opera in banda S, ha una copertura in azimuth di 150 gradi e i singoli impulsi del radar riescono ad attraversare muri in cemento armato spessi 20-30 cm e ad avere 15 metri di campo visivo oltre gli ostacoli. I punti deboli del sistema sono determinati dall’incapacità del sistema di vedere ordigni nella stanza o trappole.
Il sistema, frutto della ricerca anche di alcuni atenei (come il gruppo Eledia dell’Università di Trento) è pronto per la produzione per le forze di polizia e l’esercito italiano.