Gaza: dove il terrore è quotidiano

“E – vi preghiamo – quello che succede ogni giorno non trovatelo naturale. Di nulla sia detto: “è naturale” in questi tempi di sanguinoso smarrimento, ordinato disordine, pianificato arbitrio, disumana umanità, così che nulla valga come cosa immutabile.”

Bertolt Brecht, L’eccezione e la regola

Il Medio Oriente è in fiamme, 25 anni di guerre “democratiche” hanno destabilizzato l’area, facendola precipitare in uno stato di guerra permanente, che ha causato la morte di centinaia di migliaia di persone e che solo in Siria ha costretto alla fuga oltre 5 milioni di persone. In questo scenario, nel totale silenzio delle potenze occidentali, è in corso l’operazione di pulizia etnica della Palestina, iniziata nel 1948. L’occupazione militare della Palestina rappresenta, per Israele e per i suoi alleati occidentali, un laboratorio di sperimentazione ideale per nuove armi, teorie militari , tecnologie e scienze finalizzate al controllo sociale. La stessa retorica della “guerra al terrorismo” si sviluppa nell’ambito del conflitto con la resistenza palestinese, una retorica tesa a delegittimare qualsiasi forma di opposizione allo status quo, in Palestina come in tutti i luoghi dove cresce un’opposizione radicale agli interessi dominanti. Dopo i fatti di Parigi, diventa sempre più urgente cercare di capire quello che sta succedendo in Palestina e in Medio Oriente, dove il “Bataclan” è una tragica normalità. Riflettere sulla situazione a Gaza ci permette di capire quale è il filo che unisce i massacri in Siria, le stragi e gli assassinii di stato in Turchia e gli attacchi di Parigi.

GIOVEDI’ 10 DICEMBRE 2015

a partire dalle ore 20.30

Presentazione del libro:

“Gaza e l’industria israeliana della violenza”

con uno degli autori, Enrico Bartolomei

alla Nave Assillo Occupata

via S. Pio X 15, Trento

Gli e le Assillanti

Per scaricare manifesto iniziativa:

gio10dic.GAZA.compressed


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