Passeggiata intorno all’aereoporto di Decimomannu

Sabato si è tenuta la prima iniziativa a una base militare del 2016, la prima anche dopo il 3 Novembre. In una nuvolosa e ventilata giornata di inverno ci siamo ritrovati  in un centinaio scarso nel piazzale della chiesa parrocchiale di San Sperate. Ad aspettarci c’erano forze dell’ordine di ogni tipo, grado e colore, dagli sgargianti vigili urbani, ai robocop della celere, agli alti gradi della DIGOS, per l’occasione accompagnati in un imponente SUV nero dai vetri oscurati….

Verso le tre il corteo è partito in direzione delle reti del lato est dell’aeroporto militare, scortato a distanza ed in modo molto tranquillo dagli sbirri.

Arrivati alle reti abbiamo scoperto il motivo di tanta tranquillità, la questura cagliaritana – forse scottata dalle figuracce degli ultimi mesi – aveva predisposto un dispositivo di sicurezza a dir poco esagerato. Un centinaio di celerini divisi fra la parte nord e sud del percorso del corteo e l’interno dell’aeroporto, digos a pioggia, carabinieri, polizia militare, militari e l’ormai immancabile elicottero. Se l’intento era di creare il deterrente più forte possibile, bé si può dire che il risultato questa volta l’abbiano ottenuto. La passeggiata è scivolata via tranquilla, cori, battiture e qualche simpatico avanti indietro lungo le reti che è costato scomode manovre e retromarce alle ingombranti camionette della celere. Verso le sei abbiamo fatto ritorno al concentramento dal quale siamo tutti tornati comodamente a casa. Infreddoliti e magari non entusiasti come altre volte, ma consapevoli che anche giornate come queste sono utili al percorso lungo e difficile che ci siamo dati.


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