Vuoi vedere che…

Tratto da nobordersard

Che siti e blog di compagni, dei movimenti e delle lotte in generale, vedessero in primafila tra i visitatori sbirri di ogni risma è cosa nota e assodata. Più volte è successo che in piazza i vari digossini si lascino andare a commenti riferendosi ad articoli apparsi sui vari blog. Così come succede di tanto in tanto che dalle pagine di gestione di questi siti si notino visite di account non protetti della questura. Non mancano neanche i commenti, questo blog ad esempio è spesso visitato da militari che lavorano in Sardegna e che si sentono di dover dire la loro, specialmente sugli articoli di cronaca. E’ successo anche che la digos riuscisse a iscriversi alle mailing list dei compagni in modo da non dover neanche entrare nelle caselle altrui per tenersi aggiornata.

La storia che stiamo per riportare però ci giunge nuova.  Da più di un anno si è ripreso a parlare con insistenza e interesse della fabbrica di bombe di Domusnovas, ci sono state iniziative, ed è in corso da più parti un lavoro di indagine e ricerca su quali siano le attività che si svolgono aldilà dei muri alti tre metri che circondano i capannoni a Matt’e conti. Questo lavoro ha prodotto dossier e articoli, e proprio da uno di questi articoli giunge la curiosa novità; e cioè che la RWM ha rintracciato l’autore di un articolo che riportava una lettera di una dipendente della fabbrica e gli ha inviato una mail correggendo il ruolo di una donna citata nel titolo dell’articolo. Una mail educata e pacata firmata RWM Italia Spa. Vuoi vedere che si scopre un’ulteriore similitudine tra sbirri e mercanti di guerra? Che oltre ad essere fondamentalmente dei pezzi di merda sono anche tutti dei gran curiosoni?

 

 


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