Veneto: ammodernamento della base SGS F14

La zona della Lessinia, area che comprende principalmente la regione Veneto e in minima parte il Trentino Alto-Adige, è un’area di particolare bellezza, con le sue cavità tipicamente carsiche, l’assenza di infrastrutture e la presenza di lupi i quali sono di casa. Ma in un angolo nascosto vicino al paese di Lughezzano, c’è una basa NATO insediata negli anni ’60 in piena Guerra Fredda, che però diventò operativa appena nel 1985. Questa Stazione Satellitare chiamata SGT F14, man mano che passano gli anni e quindi i contesti geopolitici, viene modificata nella sua struttura tecnologica, sopratutto il rinnovamento dell’assetto operativo. Nel silenzio della sua presenza vicina a noi ha lavorato ininterrotamente a servizio dei conflitti bellici fatti della NATO in giro per il mondo, in pochi sanno di questa presenza discreta ed inquietante.

Le ultime notizie dei giornali locali veneti è che da settembre 2016 sono iniziati i lavori di ammodernamento di questo importante sito militare, importante perché diventerà, dopo questi lavori, la base più importante riguardo alla tecnologia satellitare insieme alla base belga di Kester. I lavori dureranno tutto il 2017 e il 2018. Da parte della NATO c’è l’interesse di adeguarsi ai nuovi standard di sicurezza e di elevare la capacità d’azione. «Il progetto prevede l’installazione di altre tre parabole oltre a quella già esistente» spiega il comandante di SGS F14, il tenente colonnello Diego Fasoli, che aggiunge «Una avrà il diametro di 12 metri, come quella già presente, chiamata dai residenti “La Palla”, e due di 16 metri, per poter rendere la stazione “flessibile” alle esigenze dell’Agenzia». Non c’è da sorprendersi che sia proprio la SELEX, ora Leonardo, ad aver vinto l’appalto per l’ampiamento di questo complesso militare, ditta specializzata in questo tipo di tecnologie e legata a Finmeccanica. Ma il comandante mette anche nero su bianco una parte delle ditte coinvolte in questi lavori: Beton Lessinia S.r.l, Scavi Valpantena s.n.c. di Annichini e Tezza, Ferrari BK, il geologo Paolo De Rossi. Tutte ditte operanti nella zona veneta. Ma anche il Comune di Bosco Chiesanuova assieme al suo sindaco Claudio Melotti, si sta sporcando le mani per far si che tutto proceda tranquillamente e che la burocrazia non ostacoli i lavori in corso. L’unico problema posto è l’aspetto visivo di queste nuove strutture, ma si è già risolto con la futura installazione di uno steccato in legno e una piantumazione di piante tipiche della zona in modo tale che i turisti di turno non vengano turbati da queste antenne e palle satellitari particolarmente grandi.

Come da altre parti in Italia, questa opera di guerra viene vista come un introito per le comunità locali vista l’aggiunta di nuovo personale militare a guardia delle installazioni e tecnici vari. Per il resto tutto tace…

 


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