Cagliari: Scritte contro la CISL

Tratto da nobordersard

I giornali di oggi riportano la notizia di un imbrattamento alla sede della CISL di via Ancona a Cagliari.

Imbrattata di vernice la targa e l’insegna e una scritta “CISL COMPLICI RWM”. I vari giornali individuano nelle posizioni prese negli ultimi tempi da Confindustria e CISL, nei confronti dei lavoratori RWM, il motivo dell’attacco. Da mesi infatti i sindacati difendono i lavoratori e il lavoro offerto dalla fabbrica domusnovese, e la posizione è stata nuovamente ribadita proprio ieri dal segretario generale del sindacato Marco Nappi: “Sto a prescindere da questi atti vandalici con i lavoratori e il lavoro. Sono contro le guerre ma so anche che la responsabilità è di chi le fa esplodere e non di chi le fabbrica”. Gavino Carta, segretario regionale della Cisl sarda , spiega ancora meglio le posizioni del sindacato: “La Cisl difende il lavoro non l’attività e credo sia ingeneroso scaricare le responsabilità sul sindacato”.


“Piuttosto il vero tema sul tappeto e che deve essere affrontato è quello della riconversione, ma gli ultimi esempi non sono incoraggianti – sottolinea – abbiamo avuto l’esempio della base statunitense a Santo Stefano (La Maddalena) e, in ultimo, quello della base aerea di Decimomannu (Cagliari), dove una parte di lavoratori è stata spostata verso la Regione, ma altri sono rimasti senza occupazione. Quindi – aggiunge – il tema è anche nazionale: trasformare la nostra industria e renderla eticamente responsabile. Ecco allora che ci sembra sbagliato l’obiettivo. Speriamo – conclude Carta – che la Pasqua possa illuminare i pensieri e i cuori di chi ha fatto questo gesto, per offrirgli una visione più chiara della situazione”.

Mimmo Contu, segretario territoriale CISL completa dicendo: “Penso che sia molto inappropriato dare responsabilità ai lavoratori e ai sindacati: è un metodo che riteniamo scorretto e quanto di meno democratico possa essere fatto”.
“Il sindacato e i lavoratori difendono il lavoro, lo hanno sempre fatto e sempre lo faranno – osserva – Abbiamo già segnalato il fatto alle autorità competenti e siamo preoccupati, perché un analogo gesto era stato fatto il 21 dicembre 2015 nel momento in cui era in piedi la vertenza sui posti di lavoro nella base aerea di Decimomannu”.

 

 


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