Sardegna: Lascia o raddoppia

Tratto da nobordersard

Mentre la RWM amplia il suo potenziale produttivo grazie al beneplacito delle istituzioni, anche l’Arabia Saudita, sua piu’ grande committente, allarga la sua influenza.

Mentre la fame di risorse dell’occidente aumenta di continuo e di conseguenza anche la corsa ad un neo colonialismo sfrenato, i Sauditi piazzano un punto nel Corno d’Africa facendosi garanti di un accordo di pace tra Etiopia ed Eritrea in conflitto tra loro da circa vent’anni.

Il 16 Settembre infatti davanti alle maggiori cariche saudite è stato firmato un accordo tra i primi ministri dei due stati africani, cosa che garantisce un sicuro ingresso nel controllo nella regione del Mar Rosso dove i Sauditi hanno una costa di 1800 Km rendendoli così ben posizionati nella “corsa all’Africa” rispetto ai grandi imperi occidentali.

La posizione dell’Arabia Saudita si consolida quindi anche nei confronti del nemico Iran visto che il 10 per cento del traffico commerciale si svolge proprio in quel mare, in quei porti, in quelle coste.

Si crea così un effetto domino nel Corno d’Africa che potrebbe pacificare gli attriti anche tra il Gibuti e l’Eritrea , sempre con la benedizione dei Sauditi che aumenterebbero il loro prestigio, tanto che gli osservatori internazionali, in quel di Cambridge, parlano di una pace semplicemente formalizzata appunto perchè i Sauditi volevano far pesare il loro intervento attribuendosene il merito.

Etiopia ed Eritrea sono dal canto loro ben contente di questa pace : la prima potrebbe riavere accesso ai porti dopo 25 anni e l’Eritrea è convinta che Arabia Saudita, Stati Uniti ed Emirati Arabi Uniti saranno degli ottimi partners commerciali in ambito finanziario, energetico ed agricolo.

L’Arabia Saudita inoltre puo’ contare sulla sicurezza del traffico delle merci e delle petroliere, avendo nel Corno d’Africa un’alternativa valida. Ricordiamo come il loro traffico navale sia messo in discussione, a Sud, dai ribelli Huthi nello Yemen , che continuano a portare attacchi alle navi saudite. Il porto di Bab al Mandeb nel Mar Rosso consente anche un punto strategico militare molto importante nell’offensiva contro lo Yemen e il suo alleato Iran.

Dalle grandi potenze arrivano sorrisi rispetto a questi accordi di pace : gli Stati Uniti sfrutteranno sicuramente la messa in sicurezza di una così importante rotta commerciale ed avranno tutta per loro l’Etiopia nella lotta al terrorismo, L’Europa si auspicherà una riduzione delle partenze dei migranti dai due stati in guerra, Cina e Giappone avranno un Gibuti pacificato con la tranquillità delle loro basi.

Ovviamente per tutti questi attori in gioco sarà importante che la pace duri, e visti i trascorsi storici non sarà una certezza.

Resta il fatto che l’Arabia saudita si porta avanti negli scacchieri internazionali.

Tenere d’occhio i Sauditi e le loro mosse puo’ fornire nuove chiavi di lettura circa i loro partners fabbricanti d’armi, RWM su tutte.

Non è un caso che con la crescita di paesi guerrafondai crescano, anzi, raddoppino impianti di produzione come quello della RWM in Sardegna.

 


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