tratto da nobordersard:
Taglio delle reti alla Sella del Diavolo: comunicato di A Foras
Dalla spiaggia del poetto fino a Cala Mosca e alla cima della Sella del Diavolo una grossa parte del territorio comunale di Cagliari è interdetta alla popolazione. A questa si aggiungono un gran numero di strutture militari, alcune delle quali sono attualmente in uso da parte dell’esercito italiano mentre altre sono oggi inutilizzate ma mai restituite al libero utilizzo dei cagliaritani.
È una situazione inaccettabile che mostra lo strapotere dell’esercito italiano in Sardegna, il quale può continuare a rubare la terra sarda persino nella stessa Cagliari.
Poche ore fa una e-mail arrivata all’indirizzo di posta elettronica di A Foras ci ha informato che alcune decine di metri di quelle reti sarebbero state tagliate per protesta.
Secondo quanto apprendiamo dalla mail stessa, tale protesta è avvenuta in risposta alla recente operazione repressiva che ha colpito diversi antimilitaristi.
In Sardegna tanti gruppi, movimenti, collettivi e singoli individui portano avanti diverse forme di protesta contro l’occupazione militare della Sardegna.
A Foras è convinta che tutte esse meritino rispetto e perciò riteniamo opportuno divulgare questa notizia. Di seguito il testo del messaggio:
“In risposta all’operazione repressiva contro gli antimilitaristi e alle richieste di sorveglianza speciale sono state tagliate decine di metri di rete nel territorio militare della Sella del diavolo.
tagliamo le reti
invadiamo i poligoni.”