Operazione Renata: sentenza di primo grado

Giovedì 5 dicembre si è tenuta la seconda udienza di primo grado del processo per l’operazione Renata.

Dopo le requisitorie dei pm e l’arringa della difesa, attorno alle 14:30 è arrivata la sentenza: sono cadute le accuse di associazione sovversiva con finalità di terrorismo e di eversione dell’ordine democratico nonché le aggravanti di terrorismo per coloro ai quali non veniva contestato l’ associativo. Sono così state emesse delle condanne per reati specifici (produzione di documenti falsi, danneggiamento, violazione della legge sulle armi). Poza è stato condannato a due anni e sei mesi; Agnese e Stecco a due anni; Rupert a un anno e nove mesi; Sasha e Nico a un anno e dieci mesi; Giulio è stato assolto e liberato il giorno stesso.

In data 9 dicembre, vista l’esclusione del reato associativo, la stessa accusa ha richiesto che le misure degli arresti domiciliari venissero modificate: è stato disposto per tutti e tutte l’obbligo di dimora nei comuni in cui hanno scontato i domiciliari, con rientro notturno dalle 22 alle 6:30. Discorso diverso per Stecco, che per ora rimane in carcere a scontare una pena definitiva riguardante un altro processo, e che in teoria sarà sottoposto all’obbligo di dimora quando verrà scarcerato.

Seguiranno riflessioni più ampie.

TERRORISTA E’ LO STATO
LIBERE TUTTE, LIBERI TUTTI


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