NOS – Attacco contro la Polizia Militare di San Paolo, Brasile

Brasile: rivendicazione di un’azione contro la polizia brasiliana
11 gennaio 2020

A tuttx

Ci assumiamo la responsabilità della bomba alla caserma della 2° Compagnia del 45° Battaglione della brutale Polizia Militare dello Stato di San Paolo – PMESP nella via Generale Carneiro, la notte del 18-12-2019, nel centro della città di San Paolo, vicino al Pateo do Collegio (luogo di fondazione della città), a un’installazione natalizia della Banca Santander e a un posto dell’altrettanto brutale Guardia Civile Metropolitana – GCM che volevamo attaccare anch’essa. Abbiamo usato una bomba di rumore fatta con una piccola bottiglia di soda contenente 11 pezzi di vetro appuntiti per ferire gli agenti di polizia vicini.

Si è trattato di una rappresaglia per il massacro di Paraisópolis, pianificato e freddamente eseguito il 12-12-2019 dal PMESP e dal suo leader João Doria, il governatore fascista di San Paolo, nell’ambito della guerra contro i/le nerx e i/le poverx promossa dallo Stato brasiliano. Invece di prendersela con i trafficanti di droga armati e violenti che pagano loro tangenti, il PMESP ha ucciso nove giovani indifesx a una festa di strada con l’approvazione dell’estrema destra. I loro rappresentanti nella politica borghese, come i deputati fascisti, il capitano Conte Lopes e il sergente Fahur, deputati provinciali e federali degli Stati di San Paolo e del Paraná, rispettivamente, hanno celebrato il massacro e hanno detto che ce ne saranno altri. Doria ha promesso nel 12-2018 che sotto il suo comando la polizia avrebbe “ucciso” e lo ha fatto.

E’ stata anche una ritorsione al marcio Congresso nazionale brasiliano per l’approvazione, il 12-11-2019, del “pacchetto anticrimine” dei fascisti Bolsonaro e Moro e di quello che dovrebbe essere chiamato il “pacchetto anti-popolo” in quanto comprende l’”esclusione dell’illegalità”, una licenza per la polizia di uccidere poverx, nerx e attivistx sociali e sindacali in accordo con il progetto di Bolsonaro di annegare in un bagno di sangue le proteste popolari che presto arriveranno e imporre una dittatura al Brasile. Il 2020 sarà l’inizio della rivolta popolare contro il disastroso regime di Bolsonaro e si scatenerà una violenta reazione al potere.

La maggioranza della polizia brasiliana vuole l’”esclusione dell’illegalità”, odia il concetto di diritti umani, è stata cooptata da Bolsonaro con una recente riforma delle pensioni che dà loro diritti rubati alla maggioranza del popolo brasiliano, sostiene il suo regime e vuole reprimere il popolo.

Non si rendono conto che tra le persone che vogliono uccidere ci saranno loro stessx amicx e parentx. Non pensiamo che la maggior parte di loro ci penserà e cambierà atteggiamento. Quindi lx avvertiamo di rispettare la vita umana con gli unici argomenti che sembrano comprendere: la forza e l’intimidazione.

Siamo orgogliosx di essere il primo collettivo al mondo a fare un’azione diretta in rappresaglia per il massacro di Paraisópolis. Questo è stato solo un avvertimento. Più il regime di Bolsonaro e la sua polizia sono violenti, peggiore saranno le rappresaglie.

Anche gli informatori della polizia e i sostenitori di Doria e Bolsonaro possono essere attaccati. I nostri occhi sono ovunque e le nostre braccia sono abbastanza lunghe da raggiungere i nemici del popolo. Le telecamere di sicurezza e della polizia sono inutili per fermarci, attacchiamo una base della polizia, ci ritiriamo senza essere vistx e lo rifaremo se necessario. Quindi non sfidateci.

Invitiamo tuttx i/le militanti sociali onestx e i/le perseguitati/e dal sistema e il popolo brasiliano a rompere con le codarde burocrazie sindacali e partitiche della sinistra e con la loro politica di capitolazione e di conciliazione di classe che difende il pacifismo contro lo Stato borghese e i suoi poliziotti assassini, ad assumere una posizione conflittuale e a passare all’offensiva con la lotta di massa e l’azione diretta contro il sistema.

Bolsonaro e Doria sono contrari al dialogo e si impongono con la forza. Contrariamente a quanto dice la sinistra riformista, la via pacifica è inutile. Solo il confronto li intimidirà e li farà ritirare nei loro attacchi al popolo. È possibile e necessario confrontarsi con il sistema, e prima è, meglio è. IL MOMENTO È ORA!

Saluti e solidarietà al popolo e ai/le kompas anarkos in lotta contro lo Stato e la capitale in Cile, Bolivia e Grecia!

FINCHÉ CI SARÀ MISERIA CI SARÀ RIBELLIONE!

FUOCO ALLO STATO, ALLE MULTINAZIONALI E AI LORO LACCHE’!

LUNGA VITA ALL’ANARCHIA!

NOS – NUCLEO DELL’OPPOSIZIONE AL SISTEMA


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