Finite l’esercitazioni della Brigata Julia in Carnia

Qualcuno in buona fede potrebbe pensare che in questo periodo tutta una serie di attività presumibilmente inutili, come per esempio le esercitazioni militari, siano ferme, che le zone rosse o arancioni valgano un po’ per tutti e tutte i cosidetti cittadini di questo paese. I DPCM varati nelle ultime settimane costringono milioni di persone a non potersi muoversi liberamente, ad essere multate, segnalate, osservate dalle forze dell’ordine. I media di Stato fanno la morale per chiunque si trovi collettivamente in luoghi chiusi o anche aperti, oppure si multa chi osa superare i confini delle varie zone colorate, scelte dai tecnici di Stato che non tengono conto delle vere necessità delle persone. Mentre sempre più persone si chiedono cosa hanno fatto i governanti con i soldi che dovrebbero essere stati investiti nel potenziare la sanità pubblica in previsione del ritorno del virus nelle stagioni fredde, oppure che le persone che hanno perso lavoro ricevessero contributi per sopravvivere, ecco che con una “piccola” notizia si può capire cosa può andare avanti e cosa no in questo periodo, o dove vanno investiti i soldi e dove non vanno investiti.

Le esercitazioni militari sono sempre andate avanti, anche questa primavera, non si sono mai fermate, sia in questo paese che in tutti i continenti, senza contare lo scoppio di nuovi conflitti come in Armenia. I militari di tutti i paesi, compresa l’Italia non hanno mai smesso di sparare, cannoneggiare, distruggere, consumare, inquinare, esercitare uomini e donne a fare quello che deve fare un militare: uccidere.

L’addestramento ed i mezzi tecnologici di un esercito devono sempre essere lubrificati sia con l’indottrinamento, con lo studio, ma sopratutto con il grasso per mortai e cannoni che consumano già tonnellante di acciao e non solo. Tutto questa macchina fa ricchi gli industriali delle fabbriche di armamenti.

In questi giorni si è conclusa al poligono del Monte Bivera l’esercitazione della Brigata Alpina “Julia” di Udine. A questa esercitazione hanno preso parte anche gli alpini del 7° Reggimento di Belluno, gli artiglieri del 3° Reggimento artiglieria terrestre (da montagna) di Remanzacco, oltre al personale del 5° Reggimento alpini di Vipiteno, del Reparto Comando e Supporti Tattici “Julia” di Udine, del 2° Reggimento genio guastatori di Trento e del reggimento Logistico “Julia” di Merano. Inoltre è’ anche avvenuta la sperimentazione del veicolo cingolato per il movimento su terreni innevati BV 206.

Mentre in molti fan sempre più fatica a campare, mentre a milioni di persone vengono rinviate visite mediche importanti, mentre i detenuti e i reclusi nei CPR vengono contagiati nelle carceri, mentre il Presidente della Repubblica Mattarella minaccia chi si rivolta in strada di mandere le esercito al fianco delle Forze dell’Ordine per reprimere chi si ribella, i militari si esercitano. Queste zucche vuote saranno quelle che alla bisogna si schiereranno contro chi vorrà ribaltare questa situazione che sta prendendo una brutta piega. La mimetica sarà ancora una volta dall’altra parte della barricata, e non di certo dalla parte nostra.

Qui sotto un video dell’esercitazione:

https://www.rainews.it/tgr/fvg/video/2020/11/fvg-esercitazione-alpini-julia-83377f2c-d59b-4c27-a09a-02ac84db8501.html


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