Tratto da nobordersard
Questo pomeriggio, nell’aula magna della cittadella universitaria dell’ateneo cagliaritano, si sarebbe dovuto svolgere un seminario Antinquinamento organizzato fra gli altri dalla Prefettura di Cagliari, dall’ ISPRA, dall’ateneo di Cagliari, dalla SARAS e dalla Marina Militare.
Nell’aula magna alle 15, orario di apertura del seminario, erano presenti decine di militari della marina, militari semplici, finanza, carabinieri, vigili del fuoco, croce rossa italiana, protezione civile e l’immancabile DIGOS. Alle 15 e 10, in una aula magna gremita, prende la parola la rettrice Del Zompo, per congratularsi con gli organizzatori del seminario e ringraziare tutti i presenti, prima che termini l’intervento ecco che dal pubblico si leva una voce che chiede di poter parlare, la Del Zompo prima nega, poi incalzata da un certo rumoreggiare, concede l’intervento. Uno studente dell’ateneo chiede a questo punto come mai l’università di Cagliari si presti come appoggio politico e logistico per una conferenza di questo tipo, organizzata dai militari e dalla più grande raffineria del mediterraneo, cioè le due più grandi e gravi cause di inquinamento dell’isola che organizzano un seminario ANTINQUINAMENTO. Il colmo. Inoltre l’intervento ricorda il ruolo che i militari hanno non solo in Sardegna ma anche nei vari teatri di guerra, dove uccidono ogni hanno migliaia di uomini e donne. A questo punto lo stupore generale viene ulteriormente provocato, si alzano un’altra ventina di persone, che srotolano uno striscione (la vera bonifica: cacciare militari e saras) e iniziano a urlare tutto il loro disprezzo verso i militari e non permettono l’inizio del seminario. Andrà avanti così per un’ora, con maldestri e vani tentativi della rettrice e della DIGOS di calmare gli antimilitaristi. Verso le 16 la rettrice prenderà per l’ennesima volta il microfono questa volta non più per tentare di riprendere la presentazione, ma per comunicare che il seminario sarebbe stato spostato in un’altra aula della cittadella. Lentamente e a testa china i militari escono dall’aula, ancora più lentamente ma sempre urlanti escono anche gli antimilitaristi.
Spaesati i primi cercano di capire dove sia la nuova aula, alcuni prendono la via della macchina, gli antimilitaristi escono volantinando agli studenti e scandendo gli ultimi slogan.
Ancora una volta si può dire in faccia ai militari: pitticca sa figur’e merda!!
A Foras!