WAR GAMES NEL MEDITERRANEO DELLE FORZE AEREE E NAVALI DI STATI UNITI E MAROCCO
Giochi di guerra nel Mediterraneo con le forze aeree e navali di Stati Uniti d’America e Marocco e l’impiego dei bombardieri B-52 “Stratofortresses” a capacità nucleare. Il Comando Strategico USA e l’US Africa Command hanno reso noto che il 7 settembre hanno preso il via le missioni di addestramento congiunte in nord Africa di due velivoli B-52H assegnati al 5° Stormo bombardieri dell’US Air Force di stanza nella base di Minot, North Dakota. Denominati “Bush 11” e “Bush 12”, le fortezze volanti sono decollate dalla base britannica di Fairford.
“La prima missione ha visto la partecipazione di quattro cacciabombardieri F-16 dell’Aeronautica Militare del Marocco”, ha dichiarato il generale Joel Tyler, responsabile delle operazioni statunitensi nel continente africano. “La conduzione di queste missioni con i nostri partner africani mostra la ricchezza strategica della nostre forze e dell’impegno collettivo per prevenire ogni influenza maligna nel continente. Le missioni consentono di mantenere un alto grado di preparazione, prontezza, interoperabilità ed efficienza e di rafforzare l’abilità delle forze armate USA ed alleate. La sicurezza e la stabilità dell’Africa rimane un interesse vitale USA, così come quello di assicurare la libertà di navigazione nel Mediterraneo”.
Nel corso dell’esercitazione con i caccia F-16 marocchini, i due B-52 hanno simulato un intervento di “interdizione marittima” ed attacco contro il cacciatorpediniere missilistico USS Roosevelt (classe “Arleigh Burke”), una delle quattro unità navali statunitensi che operano dalla base navale di Rota (Spagna) nel pattugliamento del Mediterraneo e dell’Oceano Atlantico.
I war games delle forze aeree e navali di Stati Uniti e Marocco evidenziano l’ottimo stato delle relazioni politico-militari tra i due paesi. Quest’anno, in particolare, il Dipartimento della Difesa USA ha autorizzato il trasferimento alla monarchia nordafricana di sistemi d’arma strategici per svariati miliardi di dollari. A giugno, il Marocco ha sottoscritto un accordo del valore di 440 milioni di dollari con l’holding aerospaziale Boeing per acquistare 24 elicotteri d’attacco AH-64E “Apache”. I velivoli saranno consegnati a partire del 2024 attraverso la formula dei Foreign Military Sales (FMS).
Secondo quanto pubblicato dal sito specializzato Analisi Difesa, il governo marocchino ha presentato l’opzione per l’acquisto di altri 12 “Apache” e di diversi sistemi d’armamento (missili “Hellfire” AGM-114R e “Stinger” AIM-92H, lanciarazzi M261 e munizioni da 30 mm). “L’AH-64E presenta un sistema di designazione di acquisizione del bersaglio modernizzato migliorato che fornisce informazioni diurne, notturne e per tutte le condizioni atmosferiche, nonché funzionalità di navigazione per la visione notturna”, spiega Analisi Difesa.
Gli elicotteri d’attacco acquistati dal Marocco saranno dotati dei radar per il controllo di fuoco AN/APG-78 “Longbow”, prodotti da una joint venture Lockheed Martin – Northrop Grumman, altre note holding del complesso militare-industriale USA. Secondo i costruttori, il nuovo sistema radar consentirà agli equipaggi di accrescere le capacità di analisi di vaste aree geografiche a lungo raggio per identificare eventuali minacce o gli obiettivi da colpire, riducendo invece la possibilità che i velivoli siano individuati dal “nemico”.
Un’altra importante commessa è stata annunciata a metà agosto dal Dipartimento della Difesa: 24 cacciabombardieri F-16 C/D Block 72 e relativi armamenti e sistemi radar e di controllo per un valore complessivo di 3 miliardi e 787 milioni di dollari (a produrli sarà ancora una volta Lockheed Martin). I caccia saranno consegnati al Marocco entro il 31 dicembre 2026 insieme a un’ampia dotazione di missili AIM-120C-7 “AMRAAM” e bombe GBU-12 “Paveway II” a guida laser e GBU-39/B. L’Aeronautica Militare marocchina aveva già ricevuto 24 cacciabombardieri F-16C/D nel biennio 2011-12; uno di essi è stato abbattuto durante le operazioni di guerra in Yemen sostenute a fianco della coalizione guidata dall’Arabia Saudita.
Quattro mesi prima dell’accordo con Lockheed Martin (aprile 2020) Rabat aveva ottenuto da Washington l’autorizzazione ad armare gli F-16 con i missili anti-nave a guida radar AGM-84L “Harpoon” Block II del gruppo Boeing. I missili hanno un raggio d’azione di 100 km e possono montare testate di 227 kg. Il valore della commessa è di 62 milioni di dollari ed è prevista anche la fornitura dell’equipaggiamento di supporto, del personale addestrativo e dei contractor per l’assistenza tecnica e logistica.
“Il trasferimento al Marocco di questi missili rafforzerà la sicurezza del maggiore alleato non-NATO e che continua ad essere fondamentale per la stabilità politica e il progresso economico in Nord Africa”, ha dichiarato il Dipartimento di Stato. “L’Aeronautica marocchina intende utilizzare gli Harpoon sui caccia multi-ruolo F-16 per migliorare le capacità di difesa delle linee marittime critiche”.
Al paese nord-africano giungeranno pure 25 veicoli terrestri corazzati da combattimento e recupero M88A2 “Hercules” prodotti da BAE Systems di York, Pennsylvania, più munizioni, apparecchiature radio e comunicazione GPS, cannoni M2 da 12.7 mm, lanciatori di granate, ecc.. Il Marocco è il secondo stato africano dopo l’Egitto ad acquisire gli “Hercules” di BAE Systems.
Nel 2016 l’esercito marocchino aveva acquistato negli Stati Uniti 222 carri armati “Abrams” di seconda mano, spendendo un miliardo di dollari. Altri 162 veicoli da guerra terrestri della stessa tipologia sono stati ordinati a fine 2018 per un costo stimato di 1 miliardo e 259 milioni di dollari. Gli “Abrams” sono attesi nei prossimi mesi; intanto il Comando US Africom di Stoccarda si è incaricato a fine maggio della consegna alle forze speciali dell’esercito di Rabat di 21 veicoli modello “Toyota Land Cruiser” (valore un milione di dollari). “Questo trasferimento segna il culmine della stretta cooperazione degli ultimi tre anni per l’addestramento e l’equipaggiamento delle forze speciali dell’Armata terrestre del Marocco, grazie ad un aiuto per 18 milioni di dollari”, riporta l’ufficio stampa di US Africom. “Le forze speciali marocchine hanno una lunga esperienza addestrativa con diverse unità delle forze speciali USA. La Guardia Nazionale dell’Utah ha stabilito con esse una stretta relazione a partire dalle esercitazioni effettuate nel 2017 e che proseguono annualmente nel poligono meridionale di Tifnit e in altre aree del Marocco”.
Articolo pubblicato in Africa Express, l’11 settembre 2020, https://www.africa-express.info/2020/09/11/war-games-nel-mediterraneo-delle-forze-aeree-e-navali-di-stati-uniti-e-marocco/?fbclid=IwAR2xLPZ8tRcvlCMajVRYpWlursqRImmlPEEjaVgZ3Tk6GJtKYSwiBYlekT8