I compagni di Croce Nera Mosca ci fanno sapere che Ilya Romanov, nonostante le pressioni dell’amministrazione penintenziaria, sta bene fisicamente, e che il suo morale è alto.
Recentemente ha subito 14 giorni di isolamento e altre restrizioni amministrative solo per il fatto di essere considerato “terrorista” durante il processo per il fallito attentato del…. Questa accusa secondo chi dirigente il penintenziario gli dà il nulla osta per far si che Ilya subisca indiscriminatamente delle pressioni. Allo stesso tempo i compagni ci dicono che nessuna violenza fisica è stata fatta suo danno.
È stato preso un avvocato di una cittadina vicina al carcere in modo tale da seguire con più costanza Ilya e per evitare spese economiche per i compagni troppo onerose.
Con i tempi dell’invio degli scritti e delle loro traduzioni dal russo faremo girare degli scritti di Ilya in italiano.
Riguardo alla cassa di solidarietà faremo avere al più presto notizie ai compagni e compagne.
Anarchici ed anarchiche di Trento e Rovereto