Tratto da nobasi.noblogs.org
Monthly Archives: Novembre 2016
Denaro insanguinato: come il vostro 401k[1] trae profitti dalle bombe sullo Yemen
Tratto da nobasi.noblogs.org
Un’indagine in esclusiva di reported.ly ha tracciato la produzione e il trasporto di componenti di bombe dall’Unione europea agli Emirati Arabi Uniti, ed ha anche scoperto l’uso di bombe di produzione europea in attacchi della coalizione guidata dall’Arabia Saudita allo Yemen, dove sono state documentate morti civili potenzialmente illegali. Il produttore con sede in Germania dei componenti della bomba, la Rheinmetall AG, è una società quotata in borsa i cui azionisti principali hanno incluso una serie di imprese finanziarie statunitensi, il fondo pensione dello stato di New York, il programma di risparmio 529[1] del college della Virginia e il fondo pensione sovrano della Norvegia.
Sardegna: La Rete No Basi aderisce al corteo di Capofrasca il 23 novembre
Nel mese di ottobre come da prassi sono ricominciate le attività di esercitazione militare in Sardegna. La Rete No Basi né qui né altrove ha inaugurato questo secondo semestre con il campeggio antimilitarista tenutosi a San Sperate dal 6 ottobre e conclusosi con il corteo del 10 ottobre all’aeroporto di Decimomannu. Si è voluto con ciò sottolineare l’importanza di concentrarsi sull’asse Base Aerea di Decimomannu – Poligono di Capo Frasca, nella speranza di renderlo l’anello debole della presenza militare in Sardegna, e si vuole ora nuovamente volgere l’attenzione su Capo Frasca, per ritornare davanti a quei cancelli dove il 13 settembre 2014 si riaccese la fiamma dell’antimilitarismo sardo.
Trento: Porte aperte o porte in faccia?
Volantino distribuito dalle studentesse e dagli studenti dell’aula Rostagno di Trento durante l’iniziativa Porte Aperte per informare le future matricole dei tagli che l’Ateneo sta operando alle borse di studio e delle collaborazioni che vedono l’università rendersi complice della ricerca bellica.
Pisa: 23 novembre presidio contro controllo tecnologico e guerra
Qui sotto il si può scaricare il file:
Pisa: Contro la “Job Fair” di oppressori, guerrafondai e vivisettori
Tratto da informa-azione
Venerdì 28 ottobre, in occasione del Job Fair del Sant’Anna, si è tenuto un volantinaggio di fronte ai cancelli dell’istituto. L’iniziativa ha come obiettivo quello di far incontrare gli studenti con le industrie che potrebbero assumerli, tramite colloqui individuali nei quali era possibile approfondire la reciproca conoscenza. Gli striscioni esposti sono stati contro la ricerca scientifica, contro la guerra, e contro chi sperimenta e inquina la Sardegna nel poligono sperimentale di Quirra.
Udine: Bruciate bandiere tricolore
Tratto dal blog alcunianarchiciudinesi
Si apprende dalla stampa locale (“Messaggero Veneto”, “Gazzettino” e “Il Friuli”) che la Digos dichiara di stare indagando la pista anarchica per il rogo di una bandiera tricolore staccata dal luogo (Loggia San Giovanni, p.za Libertà, gestita da militari, gli Alpini) delle commemorazioni militariste ufficiali del 4 novembre 2016 e data alle fiamme, da parte di ignoti, nella notte fra lunedì 31 ottobre e martedì 1 novembre. Vicino è stata trovata la firma vergata: una A cerchiata.
Sul campeggio antimilitarista di ottobre in Sardegna
Tratto da nobasi.noblogs.org
SUL CAMPEGGIO ANTIMILITARISTA DI OTTOBRE A SAN SPERATE, VERSO IL CORTEO DEL 23 NOVEMBRE 2016 AL POLIGONO DI CAPO FRASCA.
Dal 6 al 10 ottobre si è tenuto a San Sperate il secondo campeggio della Rete No Basi Né Qui Né Altrove. Da due anni a questa parte la Rete No Basi si propone di condividere una pratica collettiva che mira all’azione diretta contro la macchina bellica, la guerra e il militarismo. Il campeggio voleva tutto questo, oltre che creare un clima ostile intorno all’aeroporto militare di Decimomannu e inaugurare la grande stagione delle esercitazioni militari in Sardegna.
Sardegna: La fabbrica di bombe a Domusnovas, la legge e le chiacchiere
Tratto da nobasi.noblogs.org
Da tempo, ormai, diverse testate giornalistiche e alcuni parlamentari di vari schieramenti politici si stanno occupando della legittimità che la fabbrica Rwm di Domusnovas possa produrre bombe da spedire in Arabia Saudita, con le conseguenze che tutti sappiamo.