Riceviamo e diffondiamo:
(junge welt 29 gennaio 2019)
In Qatar sono in corso negoziati fra rappresentanti USA e dei talebani afghani, in cui, a detta di Zalmay Khalilzad inviato speciale del governo USA al negoziato, “sono stati compiuti passi significativi su questioni essenziali, quali il dar vita a un dialogo afghano interno e a un ampio armistizio”. Scopo centrale del negoziato-trattativa è raggiungere un accordo fra talibani e USA, di cui è parte l’impegno USA di ritirarsi completamente dall’Afghanistan entro 18 mesi.
Altro elemento costitutivo dell’accordo deve essere la proclamazione di un armistizio fra insorti e governo di Kabul, che comprenda lo scambio dei prigionieri, la cancellazione delle sanzioni internazionali contro numerosi capi talebani e le discussioni sulle prospettive di un governo di transizione comune impegnato nella stabilizzazione dell’armistizio.
I talebani devono fare propria la condizione che l’Afghanistan non potrà essere base per attacchi dello “stato islamico” contro gli USA e loro alleati. Un altro punto del negoziato riguarda il rapporto con gli stati della regione, in particolare Pakistan, India e Cina, che comprende il divieto ai separatisti pakistani del Belucistan di agire poggiando su basi in territorio afghano.
Conferme ufficiali su questi punti ancora non ce ne sono. Sabiulla Mudschahid, portavoce dei talebani ha espressamente smentito i punti centrali, a cominciare dal ritiro USA entro 18 mesi dall’Afghanistan, proposta a lui stesso sconosciuta, che considera sia un “tema impossibile”.
I talebani, in ogni caso, nelle circostanze oggi esistenti respingono trattative con il governo, che secondo loro non ha nessuna legittimazione, mentre il governo degli Stati Uniti insiste affinchè avvi tali colloqui avvengano al più presto.
I contatti confidenziali fra rappresentatnti degli USA e dei talebani esistono da parecchi anni. Negoziati intensi sono iniziati nel luglio 2018. Da settembre sono condotti dall’inviato speciale Khalilzad, esso stesso afghano. Dal 1979, presidenza di William Clinton, lavora con i governi USA.
Quanto e come l’Afghanistan sia lontano dalla pace è mostrato da quel che è accaduto la settimana scorsa, quando caccia USA, in un’operazione comune con truppe afghane a terra nella provincia di Helmand, hanno colpito una casa in cui sono rimaste ucise quattro donne e dieci bambini. In un uguale attacco compiuto nei giorni seguenti sono stati uccisi 13 uomini, impegnati a scavare tombe in un cimitero.