La notte del 20 Maggio, alcune ore dopo la solenne inaugurazione della nuova caserma dei carabinieri di Orgosolo, la macchina di un maresciallo viene incendiata proprio davanti alla caserma mentre ad un altra macchina di proprietà di un carabiniere vengono squarciate le gomme.
Qualche giorno più tardi è pervenuta al sito roundrobin la seguente rivendicazione:
“APPICCARE IL FUOCO ALLE ISTITUZIONI”
COMUNICATO DI RIVENDICAZIONE.
MOVIMENTO GIUSTIZIA PROLETARIA.
“APPICCARE IL FUOCO ALLE ISTITUZIONI”
Rivendichiamo la collocazione di un ordigno incendiario nella macchina di un servo delle forze del disordine, in Via sicilia, Orgosolo, il 20 Maggio 2019.
Se le forze del disordine colpiscono deplorevolmente quando meno aspetti un loro colpo, il Movimento Giustizia proletaria non è da meno.
E’ con questa prima Azione che il Movimento Giustizia Proletaria si esplicita nella sua forma di diffusione ed agitazione, al popolo Italiano, invitando tutti i compagni e gli stanchi di questa Oligarchia nazionale a seguire gli svolgimenti del medesimo movimento.
Con l’insediamento al potere dell’ennesimo governo fantoccio, avente come unica esplicitazione la propria ideologia vigliaccamente Fascista ed Assolutista, e con il proseguire dell’intensificazione del controllo Statunitense sul nostro Paese, attraverso l’applicazione e il mantenimento del piano Marshall, viene spontaneo domandarsi se la situazione attuale si protrarrà ancora a lungo. Mentre “partiti” elitariamente populisti, quali PC e FGC, hanno scelto la strada dell’assolutismo,il Movimento Giustizia Proletaria ha intrapreso ed avviato una risposta a tutto ciò,ponendo alla base della propria ideologia la Lotta Armata Popolare, sviluppata attraverso la Guerra di Guerriglia. Il Movimento “Giustizia Proletaria” si costituisce senza odio nei confronti di nessuno. Non è un partito politico, ma un movimento Rivoluzionario; le sue fila saranno aperte a tutti gli Italiani che desiderano sinceramente
ristabilire la democrazia Politica in Italia ed istaurare la giustizia sociale. La sua direzione è collegiale e segreta, formata da uomini nuovi fortemente determinati, che non hanno compromessi con il passato; la sua struttura è funzionale: Nei suoi gruppi di lotta, nei suoi quadri giovanili, nelle sue cellule segrete operaie, nella sua organizzazione femminile, nella sua sezione economica e nel suo apparato dedito alla propaganda clandestina, potranno arruolarsi giovani ed anziani, uomini e donne, operai ed impiegati, studenti e professionisti; non perchè tutti impugnino un arma, giacchè non saranno sufficienti per armare ciascuno di quelli che vorrà dare la propria vita in questa lotta, ma sarà affidato loro un compito secondo le rispettive forze, contribuendo economicamente, distribuendo proclami, o abbandonando il lavoro in un gesto di solidarietà e di sostegno ai lavoratori, quando le trombe della Rivoluzione chiameranno alla lotta; perchè questa dovrà essere, più di ogni altra cosa, una rivoluzione del Popolo, con il sangue del Popolo e con il sudore del Popolo.
La notte del 20 maggio, una cellula del MGP ha innescato un incendio alla macchina di uno sbirro.
Non è l’azione ad essere importante, quanto l’obbiettivo stesso.
Il significato non è eclatante, quanto il richiamo all’azione che questa azione vuole rappresentare.
Quando un proletario, un oppresso, entra a far parte di una organizzazione Repressiva e servile quale quella poliziesca, e militaresca, entra a far parte di un sistema oppressivo e condizionatorio, che include anche il proletario stesso. Non ci sono scusanti. Solo azioni. E sono queste che decreteranno il costituire del nuovo di fronte al vecchio. Il trionfo Libertario,
non è una idealizzazione, quanto un futuro. Questa Azione, è solo l’inizio. Seguite gli aggiornamenti.
MOVIMENTO GIUSTIZIA PROLETARIA.
Tutto il potere alla Guerriglia!