Author Archives: romperelerighe

Sardegna: Presidio contro la Vitrociset

Tratto da nobordersard

Venerdì 8 giugno alle 15.00 si svolgerà presso la sala stampa dell’Unione Sarda un convegno chiamato “Sardegna regione spaziale”. Gli organizzatori sono la Vitrociset e Airpress (un mensile sulle politiche per l’aerospazio e la difesa).

La Vitrociset è, insieme alla RWM, una delle due aziende belliche più importanti esistenti in Sardegna. Da pochi mesi è nota l’intenzione di aprire una nuova sede a Cagliari, all’interno del progetto di riorganizzazione del porto, chiamato Port2020.

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Genova: Dibattito/Presentazione de “Gli ammutinati delle trincee”

Tratto da roundrobin.info

incontro con Marco Rossi, autore de “GLI AMMUTINATI DELLE TRINCEE. Antimilitarismo e insubordinazione dalla guerra di Libia al Primo conflitto mondiale”.

venerdì 8 giugno 2018 Aula Garage – Polo didattico via delle fontane 10

Genova, h 17.30

Non tutti i contadini e gli operai travolti dalla guerra accettarono passivamente di morire per interessi e logiche non loro. Prigionieri delle trincee, combatterono una loro guerra dentro la guerra, ammutinandosi agli ordini dei generali, disertando, dandosi alla macchia, animando rivolte per difendersi da una patria che li mandava al massacro e li voleva assassini di altri sfruttati.

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Lipsia: Attacco incendiario contro Siemens per la campagna fight4Afrin

Tratto da roundrobin.info

Lipsia (Leipzig), 24 aprile 2018

Lunedì notte abbiamo appiccato il fuoco a Siemens. Con questi attentati ci aggreghiamo alla campagna fight4Afrin.

Furtivamente ci avvicinammo allo stabile per uffici, spaccammo una finestra e gettammo dentro alcuni ordigni incendiari. Dopo depositammo un ordigno incendiario sotto una carretta della ditta. Ci fa piacere leggere che l’ufficio fu devastato e l’auto totalmente bruciata. Continue reading


Germania: Il No degli insegnanti al matrimonio scuole – forze armate

Riceviamo e diffondiamo:

La banalità del male. Aule e cortili convertiti in caserme; parate, cori e bande di studenti e soldati; lezioni di costituzione, convivenza, storia, lingue straniere e ginnastica con generali e ammiragli; visite guidate a basi, installazioni radar ed aeroporti militari; attività-studio su cacciabombardieri, carri armati, sottomarini e fregate di guerra; alternanza scuola-lavoro nelle forze armate o nelle aziende produttrici di armi di distruzione di massa. Non passa giorno che le istituzioni scolastiche italiane di ogni ordine e grado sperimentino militarismi e militarizzazioni, nel silenzio-assenso di buona parte dei docenti, dei genitori e degli studenti. Eppure, aldilà delle Alpi, decine di migliaia di pedagogisti, educatori ed insegnanti operano e lottano per affermare il principio-dovere che l’istruzione sia indirizzata alla difesa della pace contro tutte le guerre, al pieno sviluppo della personalità umana, al rafforzamento del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali.

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Gli artigli della Marina sull’Università di Messina

Riceviamo e diffondiamo:

Università degli Studi di Messina con le stellette. Giovedì 31 maggio, presso il Comando della Marina Militare ospitato nell’antico Forte di San Salvatore della città dello Stretto, il contrammiraglio Nicola De Felice, Comandante Marittimo della Sicilia ed il Magnifico Rettore dell’Ateneo di Messina, Salvatore Cuzzocrea, hanno firmato un accordo per sviluppare “sinergie e rapporti di collaborazione” nelle “diverse aree di comune interesse e potenziali partenariati strategici”.

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Lazio: Quando i bambini di Guidonia “adottano” il sorriso dei soldati…

Riceviamo e diffondiamo:

Parate, fanfare, bande e cori di soldati e studenti; visite guidate a caserme, porti, aeroporti e basi militari. Più militarizzata del solito l’edizione 2018 della Festa della Repubblica italiana. Per il 2 giugno, sono stati “reclutati” un po’ in tutta Italia decine di migliaia di studenti e insegnanti, in posa sull’attenti e  mano al petto, sotto il tricolore e accanto ai reparti d’élite delle forze armate. Tra le iniziative più controverse spicca certamente quella promossa dal 60° Stormo dell’Aeronautica Militare di stanza a Guidonia (Roma), a cui hanno preso parte circa 800 giovani degli istituti scolastici dell’intera provincia di Roma, gli ospiti delle Case Famiglia del territorio ed alcune associazioni di volontariato che operano nel campo della disabilità.

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Brescia: Scritte, fumogeni contro Breda

Tratto da Frangenti n°26

27/05/18, Brescia – La sede dell’azienda Breda (gruppo Leonardo – Finmeccanica) è stata sporcata con lancio di fumogeni, chiusura del cancello e scritte sui muri. In questa sede vengono costruite alcune delle armi usate dal massacratore Erdogan


Trentino: Sull’incendio dei mezzi militari a Roveré della Luna

La notte tra il 26 e il 27 maggio, a Roveré della Luna, al confine tra Trentino e Alto-Adige, sono stati incendiati dei mezzi militari all’interno della caserma-poligono del 2° Reggimento Genio Guastatori. Ingenti i danni: sono serviti 30 uomini per domare le fiamme. La notizia si potrebbe chiudere qui: parla da sola. Tuttavia vogliamo esprimerci su quanto scritto dai giornali, dai politici locali e da parte della Questura di Trento.

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Trento: Nuova occupazione nella facoltà di Sociologia

Riceviamo e pubblichiamo:

Mercoledi 30 Maggio un gruppo di studenti ha deciso di occupare un aula all’interno della facoltà di Sociologia, in seguito alla chiusura dell’Aula Rostagno Autogestita.
Qui di seguito il volantino distribuito:

Un nuovo spazio in Università

La settimana dell’Adunata degli Alpini è stata particolarmente movimentata per la facoltà di Sociologia. Martedì 8 Maggio in seguito ad un dibattito sulla guerra e la ricerca, un gruppo di studenti ha deciso di occupare la facoltà per una notte esponendo degli striscioni contro la guerra, gli alpini e ricordando che la rivolta non è un arma da museo. Il direttore di Dipartimento, Mario Diani, da un lato cavalcando l’onda mediatica che in quei giorni si è scagliata contro chiunque ha cercato di mettere i bastoni tra le ruote all’Adunata e dall’altro accontentando le richieste degli sbirri, ha deciso di chiudere l’Aula Rostagno Autogestita, da tutti conosciuta come “auletta”, comunicando agli studenti che con l’occupazione avevano “pisciato fuori dal vaso”.
L’ auletta era già da diversi anni un luogo autogestito da alcuni studenti della facoltà e che è stata attraversata anche da diversi percorsi di lotta sia universitari che cittadini, come l’assemblea antifascista.

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Sicilia: Che nelle scuole si torni a disobbedire ad ogni guerra…

Riceviamo e pubblichiamo questo testo di Antonio Mazzeo, insegnante in una scuola superiore di Messina, pacifista e antimilitarista. Pubblichiamo il suo comunicato perché quello che sta succedendo a lui è una cartina di tornasole di come la scuola italiana si stia sempre più avvicinando al mondo militare, e di come l’opposizione alla guerra sia repressa in ogni sua forma. Noi non condividiamo le sue conclusioni politiche e non siamo dei pacifisti, rispettiamo però il suo lavoro di controinformazione e la sua tenacia nella lotta a tutte le guerre ed ad un mondo basato sulla guerra e sfruttamento.

“Aver più volte denigrato l’operato di codesta istituzione scolastica, screditando la figura dirigenziale e danneggiando l’immagine il decoro della scuola sui social networks”. Queste le motivazioni della contestazione di addebito e avvio del procedimento disciplinare nei miei confronti da parte della dirigente dell’Istituto Comprensivo “Cannizzaro-Galatti” di Messina, dove insegno ininterrottamente da 34 anni. Un’accusa grave, che mi ferisce dolorosamente, scaturita dalle mie prese di posizioni in una lettera aperta alla dirigente e in successivi articoli giornalistici, relativamente all’adesione (mai formalizzata dagli organi collegiali) all’evento-progetto “Studenti e Militari uniti nel Tricolore” che la Brigata Meccanizzata “Aosta” dell’Esercito italiano, reparto d’elite e di pronto intervento NATO negli scacchieri di guerra internazionali, ha promosso in alcuni istituti scolastici della provincia di Messina.

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