Monthly Archives: Novembre 2009

Difesa Servizi s.p.a.

Il business militare tra rifiuti,
cioccolatini e nucleare

Un’analisi approfondita delle nuove tendenze del militarismo in Italia

Negli ultimi anni, le forze
armate hanno goduto di uno spazio sempre maggiore sulla scena pubblica e sono
state chiamate a svolgere numerose funzioni, sia all’estero che in Italia; è del
tutto evidente che questa tendenza non è destinata ad invertirsi nel prossimo
futuro, tutt’altro.

Forti di questa consapevolezza, i
vertici dell’esercito hanno reagito immediatamente e con fermezza ai tagli che
l’ultima finanziaria prevede per il settore Difesa (2,6 miliardi di euro in
meno, nell’arco dei prossimi tre anni), avanzando proposte, per bocca del
ministro La Russa, che consentano di mantenere intatti i propri livelli
d’efficienza e i propri standard operativi.

Nasce così, in primis, la “Commissione
di Alta Consulenza per la ridefinizione del sistema di Sicurezza Nazionale”,
con il compito di formulare una bozza per una legge di riordino del modello di
difesa, ossia per valutare proprio come consentire ai militari di operare nel
migliore dei modi nei nuovi scenari in cui si troveranno impegnati, nonostante
possibili ristrettezze finanziarie dovute alla contingenza storica.

Nonostante non sia ancora pronto
il documento che questa commissione doveva elaborare, è facile immaginare gli
ambiti d’intervento individuati come prioritari; istruttiva in questo senso la
relazione del consigliere militare della presidenza della Repubblica e del
consiglio supremo di Difesa, Rolando Mosca Moschini, che nel dicembre 2008 al Centro
Alti Studi per la Difesa ha elencato i maggiori rischi dei prossimi anni. Continue reading


Esercito italiano e esercito israeliano. Tra massima efficacia e legalizzazione dei cosiddetti crimini di guerra

Rispetto al rapporto Gladstone (il documento dell’Onu per
indagare sulle distruzioni compiute dai soldati israeliani nella Striscia di
Gaza durante l’operazione “Piombo fuso”, che accusa l’esercito israeliano di
aver compiuto crimini di guerra), il primo ministro israeliano Nethanyau non si
è limitato a difendersi dalle accuse, ma ha anzi proposto di modificare le
leggi e convenzioni internazionali in tempo di guerra.
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L’ipocrisia di non vedere è finita… una lettera dalla Val d’Aosta

Ho scritto questa lettera aperta che vi
inoltro. Ad Aosta, dove abito, continuano a girare mezzi blindati con il
soldato in torretta col passamontagna sul volto e il mitra in braccio, sulla pubblica
strada, come se fosse teatro di guerra.
Credo che la presenza dei militari si faccia sempre più invasiva.
Del resto, la festa delle forze armate è diventata festa dell’unità
nazionale… Continue reading


Una buona notizia

fonte repubblica

Roma. Questa mattina all’interno del Parco Schuster, nei pressi della
Basilica di San Paolo fuori le mura, nell’area dedicata ai caduti
italiani nelle missioni di pace in Iraq e Afghanistan, alcuni vandali
hanno gettato della vernice rossa ad alta resistenza su due lapidi (una
alle vittime in Iraq e l’altra a quelle in Afghanistan, quest’ultima
inaugurata il 17 ottobre 2009), su due delle 19 steli del monumento ai
caduti di Nassirya e sul marmo antistante l’opera stessa. E’ stato,
inoltre, trovato un volantino con la scritta "Da Nassirya a Mattarello,
guerra alle guerre dei padroni".


La guerra è in casa

Invito da Feltre ad un Risiko Quotidiano


Fabbricanti di morte

Industrie produttrici di armi

Vitrociset