Monthly Archives: Ottobre 2020

Quel sangue puzza di metano

QUEL SANGUE PUZZA DI METANO

Si riaccende lo storico conflitto tra Armenia e Azerbaijan che negli anni ‘90 provocò oltre 20 mila morti. Una guerra che non interessa a nessuno, tanto meno in un momento di pandemie e restrizioni autoritarie. Eppure quel conflitto ci riguarda da vicino. Una delle ragioni della guerra è anche il passaggio del gasdotto che porta il metano dal Mar Caspio alla Grecia. Lo stesso metano finirà nel Tap e attraverso il Gasdotto Snam, un’opera mastodontica che devasterà quasi 700 km di Appennino, passerà proprio sotto i nostri piedi.
Perché la guerra, la devastazione ambientale, la messa in pericolo di località già sventrate dai terremoti sono parte di uno stesso processo con cui i governi e le multinazionali dominano le nostre esistenze. Non rinunciamo al pensiero critico, nemmeno in un momento come questo!

Parliamone insieme lunedì 26 ottobre, alle ore 17 al Circolaccio Anarchico di Spoleto (viale della Repubblica 1/a)

a seguire… castagne e vino!


Ancora collaborazioni fra l’Esercito e l’Università di Trento

Ancora collaborazioni fra l’Esercito e l’Università di Trento

Il 1° ottobre, a Bolzano, sono stati firmati due accordi tra l’Università di Trento e il Comando Truppe Alpine dell’Esercito. Il primo accordo avrà una durata triennale (e sarà di “carattere scientifico”), il secondo invece sarà in collaborazione con il Dipartimento di Lettere e Filosofia. Gli argomenti che interessano entrambe le parti spazieranno dall’ambito geografico a quello meteonivologico, dalla cartografia allo studio delle valanghe, per concludere con studi scientifico-culturali sull’ambiente montano.

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Italia-Israele, affari e guerra. Nuovo accordo di cooperazione industriale-militare

Tratto da https://antoniomazzeoblog.blogspot.com/2020/09/italia-israele-affari-e-guerra-nuovo.html

Italia-Israele, affari e guerra. Nuovo accordo di cooperazione industriale-militare

Dodici elicotteri per l’addestramento dei piloti dell’aeronautica militare israeliana in cambio di una partita di missili aria-superficie per armare gli elicotteri da guerra dell’esercito italiano. E’ quanto previsto dal nuovo accordo di cooperazione industriale-militare tra Italia e Israele sottoscritto in video conferenza il 22 settembre dal Direttore generale del Ministero della difesa israeliano, generale Amir Eshel e dal Direttore nazionale degli armamenti, generale Nicolò Falsaperna.

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Via i militari dal Carso!

Tratto da https://nofrontierefvg.noblogs.org/post/2020/10/09/via-i-militari-dal-carso/ 

Via i militari dal Carso!

Dalla rotta Balcanica arrivano a Trieste ogni giorno molte persone. Di queste, poche hanno interesse a fermarsi in Italia, la maggior parte invece prosegue per altri Paesi europei. Per arrivare, queste persone fanno un viaggio terribile, di durata variabile tra uno e i dieci anni, molti sono giovanissimi e giovanissime. Il viaggio ha il suo collo di bottiglia ai confini in Croazia, ai confini  con Bosnia e Serbia. Ormai da anni, infatti, sia la Croazia sia la Slovenia, con il supporto di tutti gli altri Paesi europei, hanno iniziato a violare gli stessi accordi europei, deportando chiunque riescano a scovare sul proprio territorio e negandogli il diritto d’asilo. Questi respingimenti sono brutali, le persone vengono picchiate, derubate, terrorizzate a scopo deterrente (molti racconti diretti di queste violenze si possono trovare qui). Quindi, ognuna di queste persone è costretta a provare più e più volte prima di riuscire finalmente ad arrivare a Trieste, dove purtroppo da quando sono iniziate le “riamissioni informali” in Slovenia non possono nemmeno più sentirsi al salvo. “Le riammissioni” da Trieste infatti, a differenza di quanto riportano i vari politici e prefetti, sono delle pratiche orride, le persone vengono sì “riammesse” in Slovenia, ma in una caserma, da dove poi vengono inserite in una catena di respingimenti, accordati tra gli Stati in modo informale, che in poche ore li riporta al collo di bottiglia da cui sono partiti. Non è ancora chiaro su che base a Trieste vengano eletti gli sfortunati richiedenti asilo da “riammettere” e quelli da tenere, sono stati infatti già “riammessi” sia ragazzini minorenni sia persone provenienti da qualsiasi nazione. Le persone che arrivano qui provengono infatti da Paesi da dove è molto difficile emigrare legalmente: l’Italia fornisce visti di ingresso solo per una minoranza della popolazione, spesso corrispondente alla parte ricca, privilegiata e con potere di quelle società.

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