Category Archives: Stato di emergenza

Cosa ci aspetta….

Riceviamo e diffondiamo:

 

Cosa ci aspetta….

Il 27 aprile presso il Tribunale di Genova – dislocato ai Magazzini del Cotone – inizierà il processo per i fatti di piazza Corvetto del 23 maggio 2019. Cinquanta imputati sono accusati, a vario titolo, di essersi opposti al comizio elettorale di Casa Pound, e alle guardie che lo difendevano. Crediamo sia necessario e doveroso difendere e rivendicare il significato di quella giornata di lotta, riportarla in strada, proprio per impedire il tentativo della Questura e della Procura di rinchiuderla nelle anguste aule di tribunale. Vogliamo ribadire a chiare lettere che a Corvetto c’eravamo tutti e tutte e che i 50 antifascisti a processo non saranno lasciati soli.

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Venti di guerra

Tratto da https://disordine.noblogs.org/post/2021/03/10/venti-di-guerra/

Venti di guerra

Siamo in guerra contro un nemico invisibile”. Così si esprimevano, circa un anno fa, politici e tecnici dello Stato italiano. Ora le cose sembrano avere assunto maggiore chiarezza, e ben visibile è il nemico. Quel nemico siamo tutti noi.

La nomina a commissario per la gestione dell’emergenza di un generale degli alpini, con pregresse esperienze in zone di guerra quali Afghanistan e Kosovo, è l’ultimo tassello di una militarizzazione che invade ormai qualunque aspetto della vita.

Una militarizzazione manifestatasi con la gestione della pandemia e il portato, simbolico e pratico, del confinamento prima e del coprifuoco successivamente; col controllo capillare dei cittadini ad opera delle forze dell’ordine e con l’uso di un termine che richiama evidentemente una pratica di guerra.

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Rischio contagi Covid nelle scuole italiane? Mandiamoci le Forze armate…

Riceviamo e pubblichiamo:

Rischio contagi Covid nelle scuole italiane? Mandiamoci le Forze armate…

Inutile prendersi in giro. Stato e Regioni non intendono investire un euro per mettere a disposizione degli istituti scolastici medici e infermieri per monitorare i possibili rischi di contagio da Covid-19 tra gli studenti e gli insegnanti e consentire attività didattiche in presenza più regolari e più sicure. Che fare dunque? La proposta più gettonata al vaglio dell’esecutivo Draghi è quella di istituire task force di medici militari per il pronto intervento in caso di focolai nelle scuole di ogni ordine a grado. Così, dopo i controlli dell’esercito davanti agli ingressi degli istituti per impedire gli assembramenti di genitori e alunni, ecco ancora una misura funzionale al processo di militarizzazione della sanità e del sistema educativo-scolastico.

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Solo l’inizio

Come dopotutto poteva essere prevedibile, la rabbia è esplosa e sta esplodendo in tante piazze italiane ed europee. Se fino ad ora Stato e classi dirigenti (capitanati da Confindustria) hanno determinato le condizioni di reclusione differenziata e controllo poliziesco più o meno incontestati da una sorta di obbedienza rassegnata, adesso le strade hanno iniziato a parlare un altro linguaggio. “È solo l’inizio” si sente urlare più o meno ovunque. Forse qualche voce ancora timida tra il marasma delle piazze riempitesi velocemente una influenzata dall’altra; forse l’idea che le misure coercitive saranno inevitabilmente sempre più stringenti; forse l’impressione crescente di non essere affatto tutti sulla stessa barca; forse le contraddizioni sociali che si fanno semplicemente più esplicite, rendendo più chiaro chi da sempre può morire e chi no, lasciando piccole brecce al sentimento vivo di un conflitto che non ha più pazienza di attendere. Forse.

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Assumere più personale sanitario? No, meglio le forze armate contro il Covid-19

Assumere più personale sanitario? No, meglio le forze armate contro il Covid-19

Al di là del riferimento a Vittorio Agnoletto, di cui nessuno si è scordato il ruolo di poliziotto sociale durante il G8 del 2001 a Genova, vi consigliamo la lettura di questo testo uscito di recente sul blog di Antonio Mazzeo.

 

Assumere più personale sanitario? No, meglio le forze armate contro il Covid-19

In un post di ieri 22 ottobre 2020, il medico ed ex europarlamentare Vittorio Agnoletto, uno degli esperti più accreditati nel campo delle politiche sanitarie pubbliche, ci fa sapere di una riunione organizzata a Roma tra alcuni Ministeri e le Regioni per valutare l’opportunità di lanciare un bando della Protezione Civile per l’assunzione di 2.000 persone per potenziare l’esecuzione dei tamponi. Giustamente Agnoletto rileva e lamenta come “nessuno abbia ragionato su queste assunzioni e su quelle di medici e infermieri assolutamente necessarie (ed in numero ben maggiore di 2.000) qualche mese fa per prepararsi all’autunno”.

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Via i militari dal Carso!

Tratto da https://nofrontierefvg.noblogs.org/post/2020/10/09/via-i-militari-dal-carso/ 

Via i militari dal Carso!

Dalla rotta Balcanica arrivano a Trieste ogni giorno molte persone. Di queste, poche hanno interesse a fermarsi in Italia, la maggior parte invece prosegue per altri Paesi europei. Per arrivare, queste persone fanno un viaggio terribile, di durata variabile tra uno e i dieci anni, molti sono giovanissimi e giovanissime. Il viaggio ha il suo collo di bottiglia ai confini in Croazia, ai confini  con Bosnia e Serbia. Ormai da anni, infatti, sia la Croazia sia la Slovenia, con il supporto di tutti gli altri Paesi europei, hanno iniziato a violare gli stessi accordi europei, deportando chiunque riescano a scovare sul proprio territorio e negandogli il diritto d’asilo. Questi respingimenti sono brutali, le persone vengono picchiate, derubate, terrorizzate a scopo deterrente (molti racconti diretti di queste violenze si possono trovare qui). Quindi, ognuna di queste persone è costretta a provare più e più volte prima di riuscire finalmente ad arrivare a Trieste, dove purtroppo da quando sono iniziate le “riamissioni informali” in Slovenia non possono nemmeno più sentirsi al salvo. “Le riammissioni” da Trieste infatti, a differenza di quanto riportano i vari politici e prefetti, sono delle pratiche orride, le persone vengono sì “riammesse” in Slovenia, ma in una caserma, da dove poi vengono inserite in una catena di respingimenti, accordati tra gli Stati in modo informale, che in poche ore li riporta al collo di bottiglia da cui sono partiti. Non è ancora chiaro su che base a Trieste vengano eletti gli sfortunati richiedenti asilo da “riammettere” e quelli da tenere, sono stati infatti già “riammessi” sia ragazzini minorenni sia persone provenienti da qualsiasi nazione. Le persone che arrivano qui provengono infatti da Paesi da dove è molto difficile emigrare legalmente: l’Italia fornisce visti di ingresso solo per una minoranza della popolazione, spesso corrispondente alla parte ricca, privilegiata e con potere di quelle società.

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Non così lontana… la guerra

Potremmo cercare anche noi – come altre volte abbiamo fatto – di interpretare questo “nuovo” conflitto nel Caucaso sul confine tra Azerbaijan e Armenia. Spesso abbiamo cercato di analizzare conflitti più o meno lontani, col tentativo di comprendere gli interessi geopolitici di una o dell’altra forza in campo, delle potenze straniere che cercano di tenere il controllo dell’area, degli interessi italiani in loco, delle armi vendute dall’industria bellica italica. A suon di analisi a volte si tralasciano gli aspetti più “piccoli”, ma che sono proprio quelli che ci rendono antimilitaristi, solidali con le popolazioni coinvolte nei territori di confini bellicosi da decenni se non secoli, quegli aspetti che ci muovono dentro nonostante le difficoltà del periodo che stiamo attraversando. Aspetti che bussano ancora una volta sulle nostre coscienze per spingerci ad opporci e ribellarci all’ennesimo conflitto che sembra lontano, ma forse così lontano non è.

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Percezioni dal Nord Est

Percezioni dal Nord Est

In questo periodo estivo il clima sociale a queste latitudini è generalmente pacifico. Ma quest’estate 2020 è tutt’altro che serena, anche se non nel senso che desidereremmo: la questione dell’immigrazione sta rendendo il dibattito politico alquanto esacerbato e la risposta dello Stato si sta facendo gradatamente più repressiva.

Qualche giorno fa Casapound ha interrotto il consiglio comunale a Trieste lamentandosi per la gestione troppo “morbida” delle persone che cercano di attraversare il confine con la Slovenia, fatto che si inserisce in modo purtroppo preciso con la generale aria che tira (stesse cose le diceva il PD un anno fa). I fascisti di Casapound hanno buon gioco a sollevare il problema contro le persone più deboli, sfiancate dal viaggio, facilmente riconoscibili per l’aspetto fisico, e spesso tacciate come persone che possono trasmettere il virus, visto che, secondo la classe politica e reazionaria, possono muoversi “liberamente” su e giù per l’Italia “senza controllo”. Quest’ultimo aspetto poi è tra le accuse più vomitevoli che si possono fare verso queste persone. Equiparare il loro “viaggio” a quello di un turista italiano che si reca nelle mete turistiche più in voga, è decisamente un insulto; come se dormire in mezzo al fango ed essere braccati dalle polizie di mezza Europa fosse un divertimento o una scelta libera.

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In Italia il Grande Fratello anti-covid con le app delle forze armate israeliane

Riceviamo e diffondiamo:

 

In Italia il Grande Fratello anti-covid con le app delle forze armate israeliane

17.06.2020

Identificare, tracciare e schedare i potenziali portatori del coronavirus a partire dall’analisi della voce e di un colpo di tosse. Il supercontrollo dell’uomo da parte delle app e dell’intelligenza artificiale grazie ad un’inedita partnership tra la principale università privata-religiosa italiana e uno dei centri ingegneristici israeliani particolarmente attivo nella ricerca militare. Con un comunicato emesso il 16 giugno dall’Ambasciata italiana in Israele è stato reso noto l’avvio di una collaborazione scientifica tra l’Università del Sacro Cuore di Milano e l’Afeka Center for Language Processing di Tel Aviv per il “contrasto del Covid-19”. “Il nuovo programma di cooperazione tra le due istituzioni è stato al centro dell’incontro di oggi tra l’Ambasciatore d’Italia in Israele, Gianluigi Benedetti, e il Presidente dell’Afeka Academic College of Engineering, Prof. Ami Moyal”, aggiunge l’ufficio diplomatico. “I due centri stanno infatti lavorando insieme utilizzando nella pratica clinica le loro competenze sull’elaborazione vocale e l’intelligenza artificiale. Nuovi strumenti tecnologici, che consentono il rilevamento pre-diagnostico dei potenziali portatori di COVID-19 attraverso l’analisi della voce, del parlato e della tosse dei pazienti, saranno sottoposti a studi clinici che condividono lo stesso protocollo”.

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La Nave dei folli: Episodio 3

La genesi della cibernetica risale alla seconda guerra mondiale.

Come Claude Shannon, che nel 1948 scriverà “Teoria matematica della comunicazione”, e Alain Turing, uno dei fondatori dell’informatica, molti padri della cibernetica hanno partorito le loro idee nel contesto bellico. Arruolato dal governo USA nel progetto AA Predictor, lo scienziato americano Norbert Wiener ha l’incarico di sviluppare con alcuni colleghi un dispositivo servomeccanico di contraerea in grado di prevedere su base probabilistica i movimenti del nemico.

Wiener non partecipò al Progetto Manhattan, il gigantesco programma statunitense per produrre l’arma nucleare che ha mobilitato circa centomila tra scienziati e tecnici, ma nel dopoguerra collaborerà strettamente con alcuni dei suoi più convinti sostenitori e artefici, in primis John Von Neumann, uno dei padri dell’imminente computer, che calcolò a quale altitudine dovesse scoppiare l’ordigno su Hiroshima e Nagasaki in modo da provocare il maggior numero di vittime.

In uno scritto di quegli anni, Wiener paragonava il comportamento umano alla retroazione, ovvero a un dispositivo servomeccanico, unificando nello stesso sistema basato sull’informazione uomo e macchina, in questo caso il pilota e il suo velivolo. Sottoposto alle condizioni fisiche e psicologiche più estreme, dunque, il soldato rappresenta un oggetto di studio privilegiato sul funzionamento della macchina umana ed è a tutti gli effetti il primo modello di cyborg.

Per scaricare l’audio:

scarica l’mp3

Riferimenti Episodio 3

  • How to Destroy Angels, Parasite (Welcome Oblivion, 2013)
  • Stanley Kubrick, Full Metal Jacket (1987)
  • Naief Yehya, Homo cyborg (2001)
  • Tuxedomoon, Crash! (Half Mute, 1980)
  • Michael Radford, Orwell 1984 (1984)
  • The Doors, The End (The Doors, 1967)
  • Francis Ford Coppola, Apocalypse Now (1979)
  • Transglobal Underground, Radio Unfree Europe (Impossible Broadcasting, 2004)
  • Didier Dulieux et Eric Boccalini, Le chant des baleines (Ho Ho)
  • Can, Quantum physics (Sun over Babaluma, 1974)
  • Werner Herzog, Dove sognano le formiche verdi (1984)
  • Kalashnikov Collective, Una guerra senza fine (L’Algebra Morente Del Cielo, 2015)