Solo l’inizio
Come dopotutto poteva essere prevedibile, la rabbia è esplosa e sta esplodendo in tante piazze italiane ed europee. Se fino ad ora Stato e classi dirigenti (capitanati da Confindustria) hanno determinato le condizioni di reclusione differenziata e controllo poliziesco più o meno incontestati da una sorta di obbedienza rassegnata, adesso le strade hanno iniziato a parlare un altro linguaggio. “È solo l’inizio” si sente urlare più o meno ovunque. Forse qualche voce ancora timida tra il marasma delle piazze riempitesi velocemente una influenzata dall’altra; forse l’idea che le misure coercitive saranno inevitabilmente sempre più stringenti; forse l’impressione crescente di non essere affatto tutti sulla stessa barca; forse le contraddizioni sociali che si fanno semplicemente più esplicite, rendendo più chiaro chi da sempre può morire e chi no, lasciando piccole brecce al sentimento vivo di un conflitto che non ha più pazienza di attendere. Forse.