LA DUE GIORNI E’ INIZIATA CON UNA SERA DI ANTICIPO!!
VISTO L’AFFLUSSO DI COMPAGNI E COMPAGNE DA FUORI CAGLIARI ABBIAMO OCCUPATO POCHE ORA FA L’EX CAVA DI MONTE URPINU.
CHI VOLESSE ARRIVARE GIA’ DA STASERA E’ IL BENVENUTO. ALLE NOVE CI SARA’ LA CENA.
MATERIALI DI LOTTA CONTRO LA GUERRA E IL MONDO CHE LA PRODUCE romperelerighe08@gmail.com
VISTO L’AFFLUSSO DI COMPAGNI E COMPAGNE DA FUORI CAGLIARI ABBIAMO OCCUPATO POCHE ORA FA L’EX CAVA DI MONTE URPINU.
CHI VOLESSE ARRIVARE GIA’ DA STASERA E’ IL BENVENUTO. ALLE NOVE CI SARA’ LA CENA.
Tratto da RoundRobin :
Oggi (mercoledì 4 aprile) hanno avuto luogo a Zurigo e a Berna delle azioni di fronte agli stabilimenti di produzione della Rheinmetall, azienda tedesca di armamenti. A Zurigo tre persone sono state arrestate per un breve periodo e altre sono state controllate. È stato distribuito il seguente volantino:
La Turchia bombarda, Rheinmetall profitta
Da quando il 20 gennaio scorso lo Stato turco ha iniziato la sua guerra di aggressione ad Afrin, vengono impiegati anche armamenti europei. L’azienda Rheinmetall gioca un ruolo importante a riguardo. La fornitrice a livello mondiale di piccole parti di armamenti produce per esempio componenti del Leopard-2-Panzer, il quale tra il 2006 e il 2011 è stato impazientemente acquistato dal governo turco. Il materiale del principale esportatore tedesco viene attualmente impiegato dall’esercito-NATO-turco nel suo attacco all’avanzato progetto in Rojava. Ora Rheinmetall, spinta dal governo turco, dovrebbe ammodernare circa 100 panzers. Non è quindi un caso che le azioni della Rheinmetall siano attualmente a un livello record. Il conto è semplice: Dove cadono le bombe e marciano gli eserciti, l’industria degli armamenti ne trae profitto!
Qui sotto il pdf dove scaricare la mostra:
Tratto da nobordersard
I giornali di oggi riportano la notizia di un imbrattamento alla sede della CISL di via Ancona a Cagliari.
Imbrattata di vernice la targa e l’insegna e una scritta “CISL COMPLICI RWM”. I vari giornali individuano nelle posizioni prese negli ultimi tempi da Confindustria e CISL, nei confronti dei lavoratori RWM, il motivo dell’attacco. Da mesi infatti i sindacati difendono i lavoratori e il lavoro offerto dalla fabbrica domusnovese, e la posizione è stata nuovamente ribadita proprio ieri dal segretario generale del sindacato Marco Nappi: “Sto a prescindere da questi atti vandalici con i lavoratori e il lavoro. Sono contro le guerre ma so anche che la responsabilità è di chi le fa esplodere e non di chi le fabbrica”. Gavino Carta, segretario regionale della Cisl sarda , spiega ancora meglio le posizioni del sindacato: “La Cisl difende il lavoro non l’attività e credo sia ingeneroso scaricare le responsabilità sul sindacato”.
Tratto da hurriya.noblogs.org
Tratto dall’ultimo numero di Nunatak – Rivista di storie, culture, lotte della montagna che ringraziamo per averci risposto.
I flussi si spostano, la militarizzazione resta
Achtung
Con l’arrivo dei militari francesi nel sud delle Alpi Marittime, durante l’estate 2016, una parte dei flussi migratori si è spostata più a nord, interessando altre vallate delle Alpi occidentali. Ma il controllo della frontiera, nella zona compresa tra Fanghetto, dal lato italiano, e Breil e Sospel, dal lato francese, è rimasto pressoché totale, impegnando centinaia di militari della Legione Straniera, della Gendarmerie, della Police Nationale, della PAF. I controlli si effettuano sulle principali strade di comunicazione, con la richiesta di aprire il vano bagagli a ogni vettura in transito. Pattugliamenti, rilevamenti termici e appostamenti sono predisposti anche sui sentieri e lungo i corsi dei fiumi.
Tratto da finimondo.org
Il 21 ed il 26 marzo sono state bloccate le entrate della Novartis a Basilea, vero e proprio feudo di questo colosso mondiale dell’industria farmaceutica. Di seguito i comunicati:
Blocco presso Novartis. Niente retroterra tranquillo alla guerra!
21.03.2018
Il 19 marzo abbiamo bloccato l’entrata di Novartis a Basilea. Con questo denunciamo il sostegno della multinazionale al regime Erdogan.
Da quasi due mesi lo Stato turco, insieme a delle milizie islamiste alleate, attacca Afrin. Sono mortx già centinaia di civili, centinaia di migliaia rinchiusx nell’accerchiamento della città – il massacro è imminente. L’obiettivo della dittatura turca è di annientare un progetto progressista iniziato ai suoi confini dal movimento curdo.
Mentre siamo in avvicinamento veloce della due giorni contro la RWM ecco che l’altro colosso sardo dell’industria di guerra muove potenti e veloci passi verso Cagliari. E’ notizia di qualche giorno fa che la Vitrociset prossimamente (non si sa bene quando) aprirà degli uffici all’interno del porto di Cagliari. I motivi spiega il giornale sono legati all’ascesa degli affari dell’azienda (anche se solo pochi mesi fa parlavano di tagli al personale dello stabilimento di Capo San Lorenzo).
Tratto da nobordersard:
Scritte e imbrattamento contro il DASS e il proff. Cao sulle vetrate dell’aula magna di ingegneria
Le scritte sono indirizzate verso il DASS e il professor Giacomo Cao, direttore dello stesso e docente ordinario nella facoltà.