Pubblichiamo questo articolo apparso su contropiano.org.
I temi trattati sono una parte importante della critica alla guerra e ad una sua opposizione concreta, anche se troviamo limitata la critica alla tecnologia e sull’opposizione alla guerra. Allo stesso tempo ci fa capire un po meglio alcuni processi dell’avanzamento della tecnologia militare e delle opposizioni etiche da parte di migliaia di lavoratori e studiosi.
La paradisiaca strada della tecnologia può condurre facilmente all’inferno. Soprattutto quando si tratta di automazione.
L’interesse fondativo di ogni ricerca in questo caso è di una semplicità assoluta: risparmiare lavoro umano, trasferendo una serie crescente di competenze (il termine è un mantra della “buona scuola” e dovrebbe far riflettere sul punto d’approdo di quella riforma) dal corpo umano alle macchine.