Category Archives: Contributi antimilitaristi

Nuoro: serata autofinanziamento per campeggio antimilitarista

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AGGIORNAMENTO sul 2° campeggio antimilitarista in Sardegna, 6-10 ottobre.

Per motivi logistici abbiamo deciso di far slittare di un giorno le date del campeggio, che sarà quindi dal 6 al 10 ottobre.

La Rete No Basi né Qui né Altrove propone anche quest’anno cinque giorni di mobilitazione e campeggio, in concomitanza con l’inizio del secondo semestre di esercitazioni militari, per rafforzare i percorsi di lotta contro il militarismo e la militarizzazione dei territori della Sardegna e non solo.

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Grecia: Sull’attacco incendiario ad un veicolo militare del 25 giugno. Rivendicazione

Nella notte di Sabato 25/6 siamo entrati in una struttura dell’esercito nazionale a Goudi, vicino al luogo dove il combattente comunista Nikos Belogiannis è stato giustiziato nel marzo 1952, ed abbiamo bruciato una jeep militare. Quest’attacco incendiario è stato un atto di resistenza all’autorità armata ed al nazionalismo dello stato greco.

La guerra contro il militarismo è una guerra di classe contro il capitalismo stesso. Per poter sovvertire il mondo dell’oppressione e dello sfruttamento, dobbiamo far crollare gli eserciti statali e privati, che sono l’arma di punta del dominio di classe e della  guerra imperialista.

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Poste Italiane dopo le deportazioni investe anche in armi

Il mondo delle Poste Italiane, anche se strumento sempre in mano allo Stato, a cui magari una volta ci si poteva affezionare, chi per la passione della filatelia, o per l’idea romantica della lettera che arriva dovunque al proprio innamorato o innamorata, o per la propaganda fatta dai compagni tramite pacchi e giornate intere a scrivere indirizzi, nastro adesivo e lunghi giri per spedirli, sembrano tempi sempre più lontani per via dell’introduzione della tecnologia e non solo. I tempi sono cambiati. La privatizzazione delle Poste non è solo come si dice in gergo economico un “danno ai consumatori”, ma vuol dire un’azienda che deve batter cassa: i nuovi padroni vogliono i soldi. Quindi gli investimenti devono allargarsi a quei rami economici che oggi come oggi fruttano e fanno sì che il listino in borsa salga.

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Sardegna: L’alba alla RWM

Oggi all’alba una quarantina di persone hanno salutato il primo sole davanti alla fabbrica di bombe della RWM a Domusnovas. Per l’occasione probabilmente l’azienda ha preferito spostare un turno lavorativo evitando così il contatto tra manifestanti e operai.

Lo schieramento delle forze di repressione è stato imponente :  5 camionette antisommossa, varie pattuglie, unità cinofile,digossini in quantità e una spruzzata di guardia di finanza con l’aggiunta dell’elicottero ormai immancabile nelle giornate di lotta degli antimilitaristi.

la mattinata è trascorsa tranquilla con un’attento sguardo degli sbirri che scrutavano con eccessivo zelo anche chi si spostava per i suoi bisogni fisiologici.

La lotta alla RWM continua.


Manifesto: Cesare Battisti traditore sì, ma del proletariato

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Droni e mine: L’“etica” della guerra e della sua tecnologia

Negli ultimi giorni su vari siti che si occupano di tecnologia e robotica, ma anche su quotidiani nazionali, è uscita la notizia del nuovo progetto di alcuni ricercatori riguardo la costruzione del drone “etico” Mine Kafon Drone (MKD). Questo nuovo giocattolo ha la capacità di sminare vasti territori in poco tempo senza rischi per gli sminatori, le stime dicono che potrebbe fare in 10 anni quello che le classiche tecnologie di sminamento farebbero in circa 1100. Il drone userà tre diversi accessori. Il primo per mappare un’area, il secondo per individuare le mine, e il terzo per farle detonare in sicurezza. Dopo aver rintracciato la mina, MKD trasporta e deposita sul luogo interessato un piccolo detonatore, che verrà attivato a distanza dall’operatore umano. Per ogni passaggio è necessario che il drone rientri alla base affinché sia possibile sostituire l’accessorio e probabilmente ricaricare la batteria, ma anche così il processo è “20 volte più veloce rispetto alle tecniche tradizionali”, oltre che più sicuro e 200 volte più economico, assicurano gli autori. Continue reading


A Cagliari i militari varano l’operazione “estate sicura”

Tratto da nobordersard

Ieri mattina nella zona del Poetto, spiaggia e quartieri di Cagliari e Quartu, carabinieri e militari hanno varato “un’operazione straordinaria di controllo”. L’operazione si è svolta tramite diversi posti di blocco lungo il litorale, elicottero nei cieli e addirittura uno sbarco in spiaggia.

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Sardegna: Presidio contro fabbrica di bombe

Viveri liberi dalla necessità di fabbricare armi

STOP RWM

La fabbrica di armi di Domusnovas-Iglesias, di proprietà della RWM s.p.a, settore della Rheinmetal Defense, ha un ruolo centrale nella produzione e vendita di armamenti e ordigni a paesi coinvolti in conflitti bellici in tutto il mondo.

– 40 milioni di euro il giro d’affari dell’export di armi e munizioni, bombe comprese, dalla Sardegna verso il resto del mondo nel 2015 (10 milioni in più rispetto al 2014)

– 4,6 milioni di euro in spedizioni di armi e munizioni partite dal sud Sardegna e dirette all’Arabia Saudita nel solo mese di marzo 2016 (dati Istat).

– Dal 26 marzo 2015 l’Arabia Saudita e i suoi alleati conducono una feroce guerra di aggressione contro lo Yemen e utilizzano questi ordigni per bombardarne le città mietendo strage tra la popolazione.

– Oltre 6mila morti, di cui circa la metà tra i civili, oltre 20mila feriti e 685mila rifugiati dall’inizio del conflitto in Yemen (dati UNHCR).

CHI ASSISTE PASSIVAMENTE ALL’OFFESA DELLA NATURA UMANA NE È RESPONSABILE QUANTO IL DIRETTO ESECUTORE

VENERDÌ 29 LUGLIO 2016 – ORE 5,30

SIT IN 

NEL PIAZZALE DI FRONTE ALLA FABBRICA RWM A DOMUSNOVAS

SALUTIAMO L’ALBA

FERMIAMO LE BOMBE!

Campagna Stop Bombe RWM

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Germania-Dresda: Bruciata auto di Thyssen-Krupp

Tratto da contrainfo.espiv.net

Dresda, 23 giugno 2016

Ieri notte a Dresda è andata a fuoco un’auto di Thyssen-Krupp. Thyssen-Krupp è la più grande impresa d’armi in Germania e con ciò non solo sostenitrice bensì anche autrice di guerre. Così l’impresa lucra sulla miseria e sull’espulsione. Inoltre rappresenta la potenza del riarmamento chiamata Germania che si considera “soccorritrice del mondo” essendo però corresponsabile per la fuga di migliaia di persone.

Speriamo che la colonna di fumo fosse visibile fino a Berlino e partecipiamo ai danni materiali da un milione annunciati contro l’attacco ai nostri spazi.

Inoltre non vediamo l’ora che arrivino le proteste attorno al tre ottobre e che iniziano in questo modo. Nei giorni attorno ai “festeggiamenti dell’unità”, la Germania celebrerà di nuovo se stessa. Non mancheranno le nostre critiche.

War starts here! Attaccare chi approfitta delle guerre!

Traduzione dal tedesco mc, galera Salez, CH