Kiev, Ucraina: Attacco contro antenne per la telefonia mobile di Lifecell/Turkcell, in solidarietà con la lotta in Kurdistan (11/11/2019)

tratto da insuscettibilediravvedimento:

(11/11/2019)

Solidarietà con la lotta in Kurdistan: due antenne per la telefonia mobile gestite da Lifecell/Turkcell sono state distrutte nella regione di Kiev.

Nell’ottobre del 2019 lo Stato turco ha invaso la Siria settentrionale. L’obiettivo di questa aggressione era la Federazione Democratica della Siria settentrionale e orientale (nella regione del Rojava). Per colpa dei governanti il sangue viene versato di nuovo e persone pacifiche soffrono e muoiono. La finalità del presidente della Turchia, Erdogan, è quella di distruggere l’autonomia rivoluzionaria dei curdi siriani. I rivoluzionari del Kurdistan costruiscono una società popolare autogestita senza stato. E il Rojava è divenuto un esempio e un modello per i curdi in Turchia. Ecco perché il «sultano turco» ha iniziato una guerra. Continue reading


Manifesto di solidarietà per gli indagati dell’Operazione Lince

da Nobordersard

Il 3 dicembre 2019 si terrà l’udienza per le sorveglianze speciali richieste per cinque compagni-e che hanno partecipato alle lotte antimilitariste in Sardegna. Oltre alle iniziative legate più strettamente a questa data, di cui abbiamo già parlato (Tre giornate antimilitariste), riportiamo qui di seguito un contributo sull’operazione Lince, andato in onda su Radiocane:

https://radiocane.info/operazione-lince/


Namur, Belgio: Sull’esercitazione militare “Celtic Uprise” (18-25 settembre 2019)

Da Insuscettibili di ravvedimento
Da decenni la Francia è uno dei principali fornitori di ordigni di morte ai quattro angoli del mondo. Con un fiorente complesso militare-industriale, conduce regolarmente guerre, sostiene truppe irregolari (come quelle del generale Haftar in Libia) e si addestra anche sul proprio suolo… o su quello dei suoi vicini. Continue reading


Perquisizioni a Genova

Il giorno 4/10/19 all’alba, i Ros di Genova si presentano con mandato di perquisizione nelle case dove si trovano due anarchiche genovesi. [tornano nella casa di una delle due il giorno 10/10 per sequestrare materiale informatico precedentemente dimenticato -computer, due modem, chiavetta usb, cartaceo in brutta copia del presente scritto]

Sulle carte si legge: ‘indagata in ordine al reato di cui agli artt. 110, 423, 270 bis.1 del c.p., commesso in Genova il 30/07/19’.
Continue reading


Dichiarazione di Pola Roupa e Nikos Maziotis sulla pianificata invasione turca del Rojava

Dichiarazione di Pola Roupa e Nikos Maziotis sulla pianificata invasione turca del Rojava, 7 ottobre 2019
A questo link il testo in lingua originale: https://athens.indymedia.org/post/1600337/

Dopo un periodo caratterizzato da una posizione ipocrita da parte degli Stati Uniti nei confronti dei curdi della Siria settentrionale e delle altre popolazioni ribelli della regione, che hanno sostenuto militarmente mentre davano la vita in battaglia contro l’ISIS (lo Stato islamico) e mentre le loro forze armate di uomini e donne liberavano una città dopo l’altra espandendo l’iniziativa rivoluzionaria del Confederalismo democratico, il regime degli Stati Uniti ha mostrato il proprio vero volto dando il via libera allo Stato turco per l’invasione militare della regione. Continue reading


Da Kirkuk a Qamishlo, l’Isis colpisce e rivendica

Da NenaNews, 12 novembre 2019

Daesh c’è ancora: feriti cinque soldati italiani, uccisi sette civili e un prete nel nord est siriano. Il contingente italiano conta in Iraq un massimo di 1.100 unità, dubbi sul ruolo dei reparti speciali. I carabinieri addestrano la polizia, 30mila agenti dal 2015 a oggi «a presidio della legalità». Ovvero i reparti anti-sommossa che stanno reprimendo le proteste popolari

Uno degli attentati di Daesh a Qamishlo


Continue reading


Due letture incrociate


Vogliamo consigliare la lettura del breve libro di Éric Vuillard “L’ordine del giorno”, pubblicato nel 2018 dalle Edizioni E/O.
In questo testo si racconta il dietro le quinte dell’Anschluss del 12 marzo 1938 con dettagli e aneddoti definiti agrodolci: dalla titubanza e vigliaccheria del cancelliere austriaco Kurt von Schuschnigg, intimorito dalla manovra psicologica e minacciosa di Hitler, al maldestro arrivo dei mezzi militari tedeschi in territorio austriaco che, per motivi tecnici, si riversarono in panne sulle strade dell’intera Austria, rovinando così l’immagine di quella che doveva sembrare un’avanzata efficiente, la prima grande conquista del Terzo Reich. Continue reading


Sardegna – Tre giornate antimilitariste


Italiani alla guerra globale in Niger con i soldi della cooperazione allo sviluppo

di Antonio Mazzeo:

Cosa fanno le forze armate italiane in Niger? Addestrano le unità locali alla guerra globale e alla repressione delle proteste economiche e sociali. E, di tanto in tanto, distribuiscono aiuti umanitari pagati con i soldi della cooperazione allo sviluppo, sotto la supervisione delle autorità politiche e militari nigerine.
Più di un anno fa, il 15 settembre 2018, prendeva il via l’operazione MISIN (Missione Bilaterale di supporto nella Repubblica del Niger), che – come riferito dal Ministero della difesa – è “finalizzata a supportare l’apparato militare nigerino, concorrere alle attività di sorveglianza delle frontiere e rafforzare le capacità di controllo del territorio dei Paesi del G5 Sahel (Niger, Mali, Mauritania, Chad e Burkina Faso)”. Alla missione concorrono 470 militari, 130 mezzi terrestri e due aerei; Continue reading


L’insostenibile accordo dell’Università di Messina con l’ateneo-ostaggio di Erdogan

di Antonio Mazzeo:

Un’aggressione sanguinosa ai danni della popolazione kurda, l’ennesima, e un’escalation autoritaria e repressiva che ha colpito soprattutto negli ultimi tre anni migliaia di intellettuali, docenti e studenti universitari, giornalisti, attivisti politici in tutta la Turchia. Non sembrano conoscere limiti le nefandezze del regime del sultano Erdogan, ma soprattutto sono davvero poche le voci autorevoli oggi in Italia, specie in ambito accademico, pronte a denunciare le conseguenze immediate e i pericoli globali a medio termine dell’attacco sferrato dalle forze armate turche nella Siria nord-orientale. Di contro sono ben ventisette le università italiane che continuano a mantenere stabili relazioni di cooperazione alla ricerca e collaborazione scientifica (anche in ambiti militari) con gli atenei della Turchia, nonostante la campagna governativa che ha colpito l’intero sistema educativo del paese, con illegittime condanne, arresti, ingiuste detenzioni, torture, licenziamenti e sospensioni di rettori, docenti, ricercatori e allievi.
Tra i disattenti (o cinici) partner italiani degli atenei turchi c’è l’Università degli Studi di Messina. Continue reading