tratto da informa-azione.info
Esercitazione Odescalchi, un’altra lettura
Tra il 19 ed il 22 giugno prossimo, nella zona di confine tra Chiasso e Como, si svolgerà un’imponente esercitazione militare, denominata “Odescalchi”. L’esercito svizzero e quello italiano sono i due protagonisti, ma a gestire l’incendio di un treno merci contenente sostanze nocive e l’evacuazione della popolazione dall’area ci sono anche i diversi corpi di polizia, le guardie di confine, la protezione civile, i vigili del fuoco, ossia tutte le rotelle dello stesso ingranaggio, che possiamo denominare repressione, guerra, controllo, democrazia, Stato.
Naturalmente non poteva mancare la RUAG, azienda elvetica produttrice di tecnologie belliche, fornitrice dell’esercito svizzero ed esportatrice di armi. Le ferrovie svizzere (SBB-CFF-FFS) collaboreranno, mettendo a disposizione il treno che subirà l’incidente. Mentre per documentare il tutto, saranno presenti i media di regime, l’RSI (radio-televisione della Svizzera Italiana), i quali già ora non hanno mancato nell’elogiare l’esercitazione per il suo nobile scopo: la protezione della popolazione.
In tempi resi incerti dai continui allarmismi mediatici, la gente ha bisogno di sentirsi maggiormente rassicurata e protetta, per cui eccoli, a mobilitarsi in 5’000 per sbarcare nel mendrisiotto e mettersi in bella mostra nell’esercizio della protezione civile.
La percezione che abbiamo noi è però ben diversa, e nella loro retorica senza macchie e sbavature vi scorgiamo crepe e specchietti per le allodole. Continue reading