Monthly Archives: Novembre 2017

Resoconto della seconda assemblea sul Brennero e due proposte

Domenica 12 novembre, allo spazio anarchico El Tavan di Trento, si è tenuto il secondo incontro sui processi per la manifestazione al Brennero del 7 maggio 2016.

Continue reading


E’ uscito il volantone: La politica del governo italiano in Libia

Gli aguzzini del mare e del deserto

La politica del governo italiano in Libia

Ciò che accade al largo delle coste e all’interno del territorio libico è davvero rappresentativo dei tempi ignobili in cui viviamo.

Con lo spudorato pretesto della “lotta ai trafficanti di uomini”, lo Sato italiano sta lautamente finanziando signori della guerra, guardie e milizie (quello che si definisce maldestramente “governo libico”) per il controllo e l’internamento di massa dei poveri in fuga. Pattugliamenti e respingimenti sulle coste del Meditteraneo, detenzione nei campi di concentramento libici di circa seicentomila persone, costruzione di un muro nel deserto lungo il confine con il Niger, il Ciad e il Mali. Le stesse milizie che si sono arricchite per mesi con i viaggi della disperazione, ora sono pagate per impedirli.Sono le stesse milizie a cui l’ENI delega la difesa armta dei propri pozzi. Nei trentaquattro campi di concentramento si praticano quotidianamente torture, violenze, stupri. L’importante è che la merce umana non richiesta non venga a turbare i sogni di ordine e sicurezza in Italia e in Europa. Il resto non è affar nostro, giusto? D’altronde, con la Turchia di Erdogan non si sono stipulati gli stessi accordi?

Continue reading


Sardegna: Presidio contro la ditta “F.lli Rubino””

20 Novembre 2° presidio di fronte al deposito dei F.lli Rubino

Lunedì 20 novembre si svolgerà il secondo presidio di fronte alla sede di Giuseppe Rubino Autotrasporti (GRA). L’iniziativa si inserisce nella campagna contro la logistica militare diffusa il mese scorso: https://nobordersard.wordpress.com/2017/10/10/chiamata-per-una-campagna-contro-la-logistica-militare-e-le-complicita-tra-militare-e-civile/.

Continue reading


Monaco di Baviera: Bruciato camion dell’esercito federale

Tratto da contrainfo

10 ottobre 2017

Nella notte dal 9 al 10 ottobre 2017 attentato incendiario a vetture militari sul terreno per esercitazioni dell’esercito federale al lago di Starnberg presso Monaco.

Il 4 settembre 2009, cioè 8 anni fa, l’esercito federale, ordinando il bombardamento di due autocisterne prima rubate dall’aviazione US-americana contro la popolazione civile locale, perpetrava un massacro a Kunduz in Afghanistan, dove perirono 100 civili. Responsabile per l’operazione è l’allora comandante dei cosiddetti Provincial Reconstruction Teams dell’esercito federale, il colonnello Georg Klein. Non solo usciva indenne da questo crimine di guerra – dopo un anno il procedimento fu archiviato dalla procura federale, ma nel 2013 fu anche promosso generale di brigata e nel frattempo dirige l’intero ambito di formazione dell’esercito federale come “generale amministratore dell’ufficio federale per il management del personale dell’esercito federale”.

Mentre gli assassini possono salire i gradini di carriera, lx profughx d’Afghanistan sono ricacciatx con trasporti collettivi, che tra l’altro partono anche dall’aeroporto di Monaco.

War starts here – let‘s stop it here!
Contro ogni guerra, contro ogni espulsione!
Stop deportation!

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH


Messico: Sabotaggio al Collegio Militare

Tratto da roundrobin.info

 

Nella notte del 2 novembre abbiamo deciso di prendere azione contro la porta 1 della eroico collegio militare con un ordigno artigianale, in modo da avviare una campagna di sabotaggio immaginativo contro tutti gli apparati dello Stato per chiedere la liberazione degli anarchici prigionieri in me$$ico e nel mondo e invitare le individualità e i collettivi a unirsi a questo novembre nero che si avvicina.

Per la caduta di tutti i regimi!
Per la liberazione di tutti gli animali umani e non umani!
Bruciare tutti gli apparati dello Stato-Capitale!
Finchè c’è miseria ci sarà ribellione.

Gruppo Anarchico Ocotl \ FAI

PS: Oggi è il giorno in cui le streghe escono per far guai.


E gli atenei in marcia verso la guerra…

Riceviamo e pubblichiamo

UNIVERSITA’ DEL NORD ITALIA E PRINCIPALI PROGETTI CON FORZE ARMATE ITALIANE, USA E NATO E CON IL COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE

Qui sotto per scaricare il documento:

E gli atenei in marcia


Volantini distribuiti a Bolzano il 4 novembre

Qui sotto un altro volantino:

4NOVEMBRE


Manifesto: Gli aguzzini del mare e del deserto

Gli aguzzini del mare e del deserto

la politica del governo italiano in Libia

 

Ciò che accade al largo delle coste e all’interno del territorio libico è davvero rappresentativo dei tempi ignobili in cui viviamo.

Con lo spudorato pretesto della “lotta ai trafficanti di uomini”, lo Stato italiano sta lautamente finanziando signori della guerra, guardie e milizie (quello che si definisce maldestramente “governo libico”) per il controllo e l’internamento di massa dei poveri in fuga. Pattugliamenti e respingimenti sulle coste del Mediteraneo, detenzione nei campi di concentramento libici di circa seicentomila persone, costruzione di un muro nel deserto lungo il confine con il Niger, il Ciad e il Mali. Le stesse milizie che si sono arricchite per mesi con i viaggi della disperazione, ora sono pagate per impedirli. Sono le stesse milizie a cui l’ENI delega la difesa armata dei propri pozzi. Nei trentaquattro campi di concentramento (di cui ventiquattro nel territorio controllato dal governo di Tripoli, alleato dell’Italia) si praticano quotidianamente torture, violenze, stupri. L’importante è che la merce umana non richiesta non venga a turbare i sogni di ordine e sicurezza in Italia e in Europa. Il resto non è affar nostro, giusto? D’altronde, con la Turchia di Erdogan non si sono stipulati gli stessi accordi?

Continue reading


Bolzano: Presidio antimilitarista il 4 novembre

Riceviamo e diffondiamo:

SABATO 4-11-17 presidio antimilitarista a Bolzano: Piazza del grano 15:00. nella giornata in cui si festeggiano le forze armate, torniamo a dichiarare guerra alla guerra e alle sue divise. Stanotte un altro profugo è morto sui binari mentre tentava presumibilmente di raggiungere il confine del Brennero o quantomeno cercava di sottrarsi ai numerosi controlli che vengono effettuati nelle stazioni e sui treni, spesso solo su base razziale. Per chi è costretto a vivere in bilico su quella linea sottile che separa legalità e illegalità, ogni divisa è una frontiera! contro deliri securitari che spingono solo al controllo e militarizzazione delle città. Pace fra gli oppressi guerra agli oppressori.