La notte tra il 17 e 18 giugno sulla linea ferroviaria Brescia-Iseo ignoti hanno ostacolato la linea con tronchi, i quali hanno rallentato la circolazione per alcune ore. L’azione è stata rivendicata con uno striscione con su scritto “Beretta complice della guerra e del suo mondo. Frontiere e deportazioni, sabotiamo tutto”. I treni quella notte avevano il compito di portare i turisti alla manifestazione The Floating Piers, la passerella dell’artista Christo. Manifestazione lautamente finanziata dalla famiglia Beretta, multinazionale delle armi, la quale è anche proprietaria dell’isola su cui si è svolta la manifestazione.
Alla presenza del ministro della difesa Roberta Pinotti e del suo omologo qatariota Khalid bin Mohammed Al Attiyah, è stato siglato il memorandum d’intesa per la cooperazione navale tra i due Paesi e una maxicommessa con Fincantieri del valore di 3,8 miliardi euro. L’azienda fa sapere che l’ordine riguarda sette navi di superficie di cui 4 corvette di oltre 100 metri, una nave LPD (Landing Platform Dock) anfibia e 2 pattugliatori OPV (Offshore Patrol Vessel). Tutte le unità classe Minerva II verranno costruite in Italia a Riva Trigoso e Muggiano a partire dal 2018. La Qatar Emiri Navy è dunque a un passo dalla concretizzazione di un affare che coinvolge anche Leonardo-Finmeccanica, che si occuperà della sensoristica e del sistema di combattimento passando per Mbda Italia (Matra BAE Dynamics Alenia), fornitore della parte missilistica ed elettronica, per ciò che concerne i sistemi EW. Dopo le commesse con il Kuwait e la costruzione della nuova flotta della Marina Militare, Finmeccanica e Fincantieri detengono i primi posti dei più grandi armatori d’Italia. Continua a suon di miliardi di euro le entrate per queste aziende che rafforzano sempre di più a livello internazionale le loro proposte di armi e sistemi tecnologici per le peggiori prospettive per l’uomo, cioè guerre ed ancora guerre!