Category Archives: Contributi antimilitaristi

Industria bellica e banche: cresce l’export di armi dall’Italia

Tratto da informa-azione.info

Negli stessi giorni in cui a seguito di una rivolta al Brennero contro il ripristino della frontiera tra Italia e Austria vengono fermati e imprigionati sei rivoltosi, viene resa pubblica una relazione annuale sull’export italiano 2015. I dati contenuti sono significativi: aumentate del 200% le autorizzazioni all’esportazione di armamenti il cui boom si registra verso i paesi in guerra. Continue reading


Trento: Università e guerra mano nella mano

La Facoltà di Lettere e Filosofia di Trento dopo aver accolto lo scorso 28 aprile un’iniziativa incentrata sul discorso “il carcere può rieducare?” dove c’erano il direttore del carcere di Spini di Gardolo Valerio Pappalardo e magistrati annessi, organizzata dall’ELSA, stesso ente studentesco che organizzò il 28 ottobre 2010 un’iniziativa insieme a dei militari dove fu arrestato un compagno per aver disturbato gli aguzzini, rilancia il suo impegno a dare nuovi strumenti repressivi. Di cosa stiamo parlando? Continue reading


Sardegna: manifestazione contro la fabbrica delle bombe, RWM a Domusnovas

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Tratto da https://nobordersard.wordpress.com/

Il 10 maggio si riuniscono a Berlino gli azionisti per l’assemblea generale della più grande industria bellica tedesca, la Rheinmetall AG, madre della RWM S.p.A.; una delle tante filiali del colosso tedesco che ha sedi in tutto il mondo.

Il fatturato della Rheinmetall per il 2015 corrisponde a 2,6 miliardi di Euro. Il settore difesa della Rheinmetal è responsabile di circa la metà delle vendite del gruppo, ciò significa che questi soldi sono entrati grazie alla vendita di cannoni, munizioni, sistemi elettronici, carri armati e armamenti. Alcuni esempi: la commessa di carri armati in Algeria, costruiti direttamente in loco; i carri armati Leopard 2 venduti in Indonesia; le 250 000 bombe MK consegnate lo scorso giugno tramite la RWM agli Emirati Arabi Uniti, quelle responsabili della strage nello Yemen. Continue reading


Pisa: Presidio alla Scuola Superiore Universitaria Sant’Anna

 

 

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Tratto da informa-azione.info

Presidio alla Scuola Superiore Universitaria Sant’Anna contro dominio tecnoscientifico e industria bellica

9 maggio 2016: presidio davanti alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa
Piazza Santa Caterina – ore 14.30

In occasione dell’Open Day per gli studenti delle superiori, si terrà un presidio contro il coinvolgimento dell’eccellenza universitaria pisana nel mondo della guerra ma senza limitarsi, nella critica, all’ambito bellico. Il presidio, infatti, sarà contro, anche e forse soprattutto, la presunta neutralità della scienza, le conseguenze derivanti dall’applicazione dei ritrovati tecno-scientifici, e contro una società basata sullo sfruttamento dell’essere umano e del pianeta.

Il testo distribuito in occasione dell’ultimo presidio davanti al Sant’Anna, e i laboratori PERCRO, può essere letto su rompere le righe


Sardegna: Solidarietà per un compagno

Da informa-azione.info:

Il prossimo maggio verrà processato Carlo un compagno di Genova accusato di istigazione a commettere reati con finalità di terrorismo per aver criticato la presa di distanza dall’azione dei compagni Alfredo Cospito e Nicola Gai che hanno attaccato, ferendolo alle gambe, l’allora amministratore delegato dell’Ansaldo Nucleare una delle più efficienti fabbriche di morte italiane. Continue reading


Il giudice archivia il caso delle tre ragazze entrate nel poligono di Teulada

Tratto da nobordersard

Stamattina al tribunale minorile di cagliari si è tenuta l’udienza del processo contro tre ragazze accusate di essere entrate dentro il poligono di Teulada il 3 novembre dell’anno scorso durante la grande manifestazione contro la Trident Juncture. Il processo non c’è stato, perchè il giudice ha archiviato tutto per l’irrilevanza del fatto.

Non possiamo che accogliere con piacere questa notizia, esattamente come ha fatto il numeroso presidio che da stamattina ha accompagnato e aspettato le ragazze fuori dal tribunale in via Dante. Come sempre no basi né qui né altrove.


Riflessioni intorno alla settimana di mobilitazione contro la guerra in Libia

Tratto da https://nobasi.noblogs.org

La proposta è nata da un’assemblea di anarchici e antimilitaristi che di fronte all’ennesimo possibile intervento militare italiano ha deciso di non tacere.

E’ stato scelto di tentare di identificare e colpire quei complici della guerra che vivono nelle nostre città e che, camuffati nel marasma dell’economia capitalista, riescono spesso a nascondere lo sporco del sangue della loro complicità bellica. Stiamo parlando di ditte civili che offrono i loro servizi, lautamente retribuiti, all’esercito italiano. In particolare ci si riferisce ai servizi logistici, ai trasporti da una caserma a un poligono, da una fabbrica di bombe a un deposito, dall’Italia al fronte. Continue reading


Trento-Rovereto: Sabotati distributori ENI contro la guerra

Apprendiamo dai media locali che, nella notte fra il 15 e il 16 aprile, due distributori a Trento e uno a Rovereto sono stati sabotati da mani anonime: qualche decina di pompe tagliate e un bancomat preso a mazzate. Su vetrate e saracinesche lasciate le scritte: “Via l’ENI dalla Libia, no a guerre e frontiere” e “L’ENI vive di guerra”.


Cagliari: Presidio di solidarietà per le antimilitariste

PRESIDIO DI SOLIDARIETA’ PER LE ANTIMILITARISTE

21 APRILE 2016 ORE 09.00

TRIBUNALE DEI MINORI CAGLIARI

Il tre novembre scorso nel poligono di Teulada è stata bloccata la più grande esercitazione Nato degli ultimi 15 anni, la Trident Juncture!

Il 21 aprile si terrà il primo processo nei confronti delle antimilitariste minorenni denunciate per ingresso arbitrario in luoghi, ove l’accesso è vietato nell’interesse militare dello Stato.

NON LASCIAMOLE SOLE! Continue reading


Pinerolo: iniziative antimilitariste

Venerdì 22 aprile: Luserna San Giovanni (TO)
Piazza Partigiani
Ore 9 Iniziativa itinerante contro l’industria della guerra
Materiali informativi e interventi antimilitaristi.

UTC AS è un’industria che produce componenti di armi in tutto il mondo. Pensiamo sia importante ricordare che nonostante giornali e TV ci abituino a pensare alla guerra come a qualcosa di lontano, i luoghi che la rendono possibile sono vicino a noi, e che mentre la grande maggioranza dell’umanità conta i propri morti, i padroni di questa ed altre fabbriche ingrassano i propri portafogli. Andremo davanti allo stabilimento di Luserna della UTC per spezzare la complicità e la rassegnazione verso i massacri che gli Stati e le classi dominanti spandono ogni giorno a piene mani.

 

Qui sotto alleghiamo un volantino ed un manifesto sulla guerra in Libia fatti per le iniziative del 2 e 9 aprile a Pinerolo.

guerra in libia

no alla guerra in libia