Category Archives: Generale

La guerra in casa

Volantino distribuito a Bolzano in occasione del convegno “L’Europa di fronte al terrorismo: cause, problemi e prospettive”

In questi giorni, tra la sala di rappresentanza del comune e la “libera” università di Bolzano, si sta svolgendo un convegno organizzato dall’Istituto Internazionale di Studi Europei A. Rosmini, un’istituzione con sede a Bolzano che da decenni organizza convegni e tavole rotonde che vedono la partecipazione, come in questo caso, di accademici accomunati da posizioni cattoliche reazionarie. Continue reading


Inaugurazione della Caserma di Pratosardo

Tratto da sardegnaanarchica.wordpress.com

Domani a Nuoro verrà inaugurata la caserma di Pratosardo. Vi si accomoderanno 250 militari della Brigata Sassari, comandati dal generale Claudio Graziano. L’ennesimo avanzamento dell’occupazione militare della Sardegna è servito, ci sono voluti anni, e purtroppo non per l’opposizione di qualcuno, ma solo perchè i lavori sono sempre andati a rilento, ma da domani la mega caserma della periferia nuorese sarà lì, bella e attiva. Il motivo di un distaccamento così imponente di militari, in una zona totalmente priva ai fini strategici (apparenti) o addestrativi, va a confermare la mai troppo celata intenzione dello stato italiano di militarizzare tutte le zone della Sardegna, con un occhio particolare verso quelle dell’interno.

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Testo su Roveré della Luna in tedesco

Über den Brand der Militärfahrzeuge in Roveré della Luna

In der Nacht vom 26. bis 27. Mai wurden in Roveré della Luna, an der Grenze zwischen dem Trentino und Südtirol, auf dem Kasernen-, Übungs- und Schiessübungsareal des 2. Regimentes der Pionier- und Störertruppe einige Militärfahrzeuge angezündet. Mit schwerem Schaden: es brauchte 30 Mann um die Flammen zu löschen. Das wäre die Nachricht: die für sich spricht. Und doch möchten wir uns über das äussern, was die Medien, Lokalpolitiker und das Polizeipräsidium von Trient von sich gegeben haben. Bekennungen? Seit einiger Zeit nennt die Lokalpresse “Bekennungen” was auf Bewegungsseiten und -blättern von dem erscheint, was in Italien und anderswo geschieht. Uns scheint, dass diese Geistesblitze dem Staat dazu dienen, ein bestimmtes Klima gegenüber gewissen Aktionen zu schüren. Wer Aktionen kommentiert oder über Tatsachen berichtet, kann auf die Liste derjenigen geraten, gegen die ermittelt wird. Acht verbrannte Militärfahrzeuge sind einen Tatsache.

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Torino: Antimilitarist day, controinformazione lotte in Sardegna

Il 28 Aprile all’Edera Squat si terrà una giornata di dibattito, controinformazione e proiezioni sul tema dell’Anti-militarismo Sardo.

Il ricavato di cena e bar andranno a sostegno della Cassa Antirepressione sarda e del collettivo A Foras

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Trento: …il tricolore ingoiatelo…

 


Non me ne frega un cazzo del tuo tricolore io non ne posso più, non ne sopporto l’odore
Non mi sento più uomo con in mano una bandiera il tricolore ingoiatelo.

Testo “Il Tricolore” de I Fichissimi

 

Tra 11 e il 13 maggio a Trento si svolgerà l’annuale Adunata Nazionale degli alpini. Per chi non l’ha mai vissuta sono tre giorni in cui centinaia di migliaia di uomini ubriachi, maneschi e sessisti se ne vanno per le strade della città che subisce la loro calata. Canti, striscioni, punti di raccolta, tricolori ovunque, retorica nazionalista, punti vendita di cianfrusaglie di colore verde, penne nere, insomma tutto il carrozzone che ruota attorno agli alpini ed all’Italia viene pompato ai massimi livelli.

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Spezzone femminista al corteo contro Eni, devastazioni e guerre

Tratto da roundrobin.info


Trento: 2 maggio presentazione del corteo di Milano al “El Tavan”


Sardegna: Fuori i militari dall’università


Aggiornamenti sulla due giorni in Sardegna contro RWM

LA DUE GIORNI E’ INIZIATA CON UNA SERA DI ANTICIPO!!

VISTO L’AFFLUSSO DI COMPAGNI E COMPAGNE DA FUORI CAGLIARI ABBIAMO OCCUPATO POCHE ORA FA L’EX CAVA DI MONTE URPINU.

CHI VOLESSE ARRIVARE GIA’ DA STASERA E’ IL BENVENUTO. ALLE NOVE CI SARA’ LA CENA.

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La guerra de-umanizzata e i suoi rovesci

Articolo tratto dal numero 5 della rivista anarchica “i giorni e le notti”

La guerra de-umanizzata e i suoi rovesci

 

Nelle tecnologie militari si evidenzia un trend emergente,

a causa della combinata azione di fattori finanziari e de-

mografici, che riducendo i bilanci della difesa e il numero

dei soldati disponibili, nel futuro impiego delle forze porterà a

sostituire il man power con apparecchiature unmanned o droni.

CEMISS, 2017

 

I contorni delle parole

 

Partiamo dai fatti… no, questa volta, incominciamo dalle parole. Ci sono eventi, personaggi o atteggiamenti che meriterebbero appena un’occhiata per destare un moto d’animo d’istinto e d’improvviso dove ogni parola si renderebbe superflua; fatti che, per le corde percettive che vanno a toccare, possono essere appresi e descritti con la facilità d’un bambino. Sarebbe allora conveniente fermarsi alle apparenze, per non dover blandire parole vuote e giustificazioni. Quando invece la parola passa allo Stato, o alle sue agenzie, i contorni delle descrizioni si fanno di notte e di nebbia e ogni termine è solito nascondere un’amara sorpresa. La guerra diventa una o molteplici “operazioni di polizia internazionale”. L’atteggiamento coloniale degli Stati diventa “internazionalizzazione dell’impresa” oppure “esternalizzazione dei confini”. O, ancora, espressioni come “peacekeeping”, “missione di pace”, o più recentemente “assassinio mirato”, “caccia all’uomo militarizzata”, “diritto preventivo”, svolgono il vile tentativo di comporre giuridicamente e umanamente ciò che resta pur sempre disumano. Se è certo che cogliere l’essenza di un fatto è sempre stato un moto d’intuito e di spirito, tuttavia andare a fondo della melma retorica serve a far affiorare i contorni e le novità di tal fatti.

Il concetto di “sicurezza marittima”, ad esempio, o addirittura di “Mediterraneo allargato” (di provenienza Ministero della Difesa) devono per forza farsi strada nell’opinione pubblica, se più di metà delle merci scambiate dall’Italia viaggia via mare, se l’importazione di petrolio avviene per tre quarti via mare e quella di gas per il 45%. Senza la materializzazione di questi concetti, l’Italia sarebbe un paese a secco. E l’Europa anche, vista la necessità di proteggere i quattro gasdotti tra Africa e Europa, i cavi per le telecomunicazioni e i terminali per il gas naturale liquefatto. L’idea allora della “sicurezza cooperativa” non appare così campata in aria. A tal proposito: «Gli stati in un determinato contesto geografico sono dunque tanto legati che la loro sicurezza non è “separabile”» – asserisce la Teoria dei complessi regionali di sicurezza di Buzan e Weaver, riferita in un sito legato alla Difesa.

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