Category Archives: Solidarietà

Giornata di mobilitazione contro la guerra


Genova- volantino in solidarietà con Alfredo e Nicola

Inviamo un contributo che distribuiremo nell’occasione di un corteo indetto a Genova per il 7 dicembre prossimo nell’ambito di una campagna di boicottaggio promossa da una rete antagonista antimilitarista contro Leonardo/Finmeccanica.

Saremo presenti in quella situazione perchè ci sembra doveroso ricordare l’attacco scagliato da Alfredo e Nicola contro Ansaldo Nucleare e Finmeccanica per il suo imprescindibile contributo alla lotta contro il nucleare e l’industria bellica.

Saremo quindi presenti all’appuntamento indetto dalla rete antimilitarista il giorno 7 dicembre alle ore 15.30 in Piazza Baracca a Sestri Ponente a Genova.

Anarchici genovesi Continue reading


Sardegna – Riflessioni a margine dell’Operazione Lince

Riceviamo a pubblichiamo lo scritto dell’Assemblea per l’Autodeterminazione, in merito all’Operazione Lince e alle richieste di Sorveglianza Speciale, il doppio colpo repressivo partito a settembre 2019 verso le lotte antimilitariste sarde.

Scarica, leggi e diffondi lo scritto: Riflessioni a margine dell’Operazione Lince

“Rispondere alla repressione significa, ora più che mai, opporsi ad azioni immonde come la guerra, alla povertà che da questa ne deriva, al conseguente ordinario controllo delle autorità, ed è oramai non solamente doveroso, ma necessario.
Quanto accaduto in Sardegna – e in particolare a Cagliari – non ci stupisce, e in parte forse c’era da aspettarselo. Lottare contro la guerra e i suoi loschi interessi non è una cosa che lo Stato può far passare liscia, se poi si unisce il fatto che a farlo sono migliaia di persone con molte pratiche differenti, tutte ugualmente rispettate, ecco che forse appare ancora più scontato. Se fra questi poi si annidano dei sognatori testardi e ribelli, a cui non basta l’idea di un mondo senza eserciti, ma sognano un mondo di libertà e uguaglianza, allora si ha quasi la certezza che lo Stato reprimerà.”


Berlino, Melbourne, Kiev – Azioni in solidarietà al Rojava che resiste

Testi tradotti da AnarchistsWorldwide

Berlino, Germania, #Fight4Rojava : Attacchi contro fabbrica di armi e speculatori della guerra

13 dicembre 2019: in una campagna coordinata, due sedi della Turkish İşbank (a Kottbussertor, Kreuzberg e a Leopoldplatz, Wedding) così come una sede di Jenoptik in Max-Planck-Straße 2, ad Adlershof, sono state attaccate stanotte. Jenoptik è un’azienda di armamenti che produce videocamere e sistemi di ricerca a infrarossi che vengono usati su mezzi blindati e droni. La Turkish İşbank è parte integrante dello Stato turco e gioca un ruolo importante nel finanziamento e nel mentenimento del regime fascista di Erdogan. Continue reading


Torino – Danneggiate cinque banche in solidarietà con gli imputati nel processo per l’operazione “Renata”

Da RoundRobin

“Danneggiate in data 27 novembre 2019 cinque banche in solidarietà a compagne e compagni trentini colpiti da operazione Renata”

 


Aggiornamenti dalla Sardegna e un contributo – “Ansia militante”

L’udienza per la richiesta di Sorveglianza Speciale per i compagni e le compagne antimilitariste in Sardegna, in 5 indagate/i per 270bis (associazione eversiva con finalità di terrorismo), è stata rinviata dal 3 dicembre al 28 gennaio 2020 a causa dello sciopero degli avvocati annunciato per quella settimana.
La solidarietà, nelle più varie forme – dai comunicati ai tagli di reti militari – non si esaurisce, ed in proposito riportiamo un contributo la cui autrice, madre di uno degli indagati, riflette lucidamente sulla necessità di prendere posizione, lottare, sostenersi nelle reciproche scelte per quanto possano comportare dei rischi. Continue reading


Operazione Renata: sentenza di primo grado

Giovedì 5 dicembre si è tenuta la seconda udienza di primo grado del processo per l’operazione Renata.

Dopo le requisitorie dei pm e l’arringa della difesa, attorno alle 14:30 è arrivata la sentenza: sono cadute le accuse di associazione sovversiva con finalità di terrorismo e di eversione dell’ordine democratico nonché le aggravanti di terrorismo per coloro ai quali non veniva contestato l’ associativo. Sono così state emesse delle condanne per reati specifici (produzione di documenti falsi, danneggiamento, violazione della legge sulle armi). Poza è stato condannato a due anni e sei mesi; Agnese e Stecco a due anni; Rupert a un anno e nove mesi; Sasha e Nico a un anno e dieci mesi; Giulio è stato assolto e liberato il giorno stesso.

In data 9 dicembre, vista l’esclusione del reato associativo, Continue reading


Operazione Renata: verso la seconda udienza (con probabile sentenza)

Giovedì 5 dicembre, a Trento, si terrà la seconda udienza del processo per l’operazione anti-anarchica detta Renata.
Probabilmente, sarà anche il giorno in cui arriverà la sentenza.
Riportiamo qui di seguito tutti gli appuntamenti dei prossimi giorni:

Mercoledì 4 dicembre ore 20.30, allo spazio anarchico El Tavan in via Torre Vanga 14 a Trento, incontro-dibattito:
Dalla legge Reale (1975) ai decreti sicurezza, cinquant’anni di legislazione “speciale”; appunti storico-sociali a cura del Centro di Iniziativa “Luca Rossi” di Milano Continue reading


Rimuovere il rimosso – piccolo contributo su repressione e solidarietà

tratto da roundrobin:

Cominciamo decisamente a perdere il conto. Le operazioni repressive contro gli anarchici si susseguono senza sosta: “Scripta manent”, “Panico”, “Scintilla”, “Renata”, “Prometeo”, “Lince”… Più l’arresto di Juan e Manu, di Amma, Uzzo e Patrick. Senza scordare l’“ordinaria amministrazione” di processi e condanne per singoli episodi di lotta,
le perquisizioni e lo stillicidio di misure cautelari, di detenzione domiciliare e di “misure di prevenzione”.
Un sistema articolato di strumenti giudiziari e polizieschi finalizzato a togliere dalle scatole quanti più compagni possibile e di isolarli anche all’interno del carcere. Se diamo una lettura complessiva, la natura sia “reattiva” sia “preventiva” della repressione emerge chiaramente. Continue reading


Roma semaforo rosso…fuoco

tratto da roundrobin:

Nelle ultime settimane abbiamo assistito ai disordini scoppiati in diverse parti del mondo.iraq,libano,egitto,ecuador,siria,cile colombia.in questi ed altri paesi le fiamme della rivolta appaiono ben lontane dall’esaurirsi costringendo così i governi ad adottare contromisure eccezionali come il dispiegamento degli eserciti per le strade.scenari del genere sono stati ampiamente previsti dal potere(come non pensare al rapporto Nato 2020).E noi invece?da cittadini del primo mondo forti dei nostri privilegi,come ci poniamo di fronte a tutto questo?in che modo possiamo intervenire provando ad essere incisivi e dare qualche segnale?concordiamo con quei compagni greci che hanno proposto la realizzazione di azioni conflittuali come maniera per dimostrare solidarietà a chi lotta. Continue reading