Kabul, Trento, Bergamo e Brescia

 Il secondo
Reggimento artiglieria terrestre (alpino) “Vicenza”, che ha sede
alla caserma “Pizzolato” di Trento, ha di recente assunto la
responsabilità
del “comando di piazza nelle città di Bergamo e Brescia” nell’ambito
dell’operazione “Strade sicure 2” voluta dal governo. I militari
– comandati dal colonnello del “Vicenza” Luca Fontana – hanno
lo status di “agenti di pubblica sicurezza”.

Dopo i
territori
della ex Iugoslavia e dell’Afghanistan, ora le strade di Bergamo e
Brescia.

L’indistinzione
tra guerra esterna e guerra interna (a cui corrisponde quella tra nemico
esterno e nemico interno) è ormai evidente, anche a partire dal ruolo
dei militari della sorniona Trento. Ora questi Alpini pattugliano le
strade di Brescia e Bergamo (dove controllano soprattutto gli
immigrati),
domani potrebbero essere usati in Trentino a difesa delle varie nocività
osteggiate dalla popolazione (TAV, inceneritore, base di Mattarello…).

L’impiego
dell’esercito con funzioni di polizia è un fatto estremamente grave,
accettato da tutte le forze politiche, passato nell’indifferenza dei
più (o addirittura tra qualche applauso).

Anche solo
vent’anni fa la presenza di scarponi e mimetiche nelle strade avrebbe
sollevato vive proteste. Adesso c’è solo il silenzio delle pantofole.

Sentirsi
sicuri
e protetti dall’uso interno dell’esercito (da sempre
sinonimo e immagine delle dittature) è uno di quei paradossali segni
del tempo presente, in cui la “collettività” è sempre più un
Organismo Televisivamente Modificato (OTM).

C’è da ritenere
che il cosiddetto popolo non ami la libertà. E noi (io e te)?


AFGHANISTAN-CADORE: LA GUERRA A KM. ZERO

Il mese scorso l’italia è stata attraversata da un’ondata di
indignazione
per l’arresto in Afghanistan dei 3 operatori di Emergency: anche nella
nostra sonnolenta provincia ci si è risvegliati ricordandosi
dell’esistenza della guerra, una volta liberati i medici arrestati è
calato di nuovo il
silenzio…

Ma la guerra non si è fermata, né in Afghanistan, né altrove.

Anzi, la logica militare entra sempre di più nelle nostre vite con la
presenza dell’esercito a difesa di discariche, inceneritori, TAV e
presto
anche siti nucleari: in generale tramite tutti i dispositivi razzisti,
di
controllo e repressione come i CIE (lager per migranti).

Proprio in Cadore, a due passi da casa, i militari USA e NATO si
addestrano ad uccidere: l’Afghanistan non è mai stato così vicino…

COME FARE?

SABATO 22 MAGGIO ALLE 16

APPUNTAMENTO ANTIMILITARISTA AL DESIR – FELTRE VIA MONTEGRAPPA


Qualche numero di Adesso

Adesso n.10 (ottobre 2001)

Adesso n.22 (ottobre 2005)

Adesso n.24 (settembre 2006)


L’insopportabile leggerezza della protesta contro la guerra

L’insopportabile leggerezza della protesta contro la guerra, di Miguel Amorós (aprile 2003)


Da un collettivo della Sapienza

Scienza e guerra, (Roma)


Bergamo – Contestato l’esercito durante i rituali del 25 aprile

Oggi 25 aprile, durante la parata militare che ormai caratterizza la posa
delle corone al monumento ai partigiani a seguito del corteo cittadino, un
gruppo di antimilitaristi ha contestato duramente la presenza dei militari scandendo
slogan contro la missione di guerra in Afghanistan, la militarizzazione
costante delle città e contestando la presenza stessa dell’esercito in una
commemorazione che non gli appartiene.

antimilitariste/i anarchiche/i


Nigeria, la gallina dalle uova d’oro per l’italiana Alenia

di Antonio Mazzeo
Alenia Aeronautica, società del gruppo Finmeccanica, ha consegnato alle forze armate nigeriane il primo dei due pattugliatori aerei ATR 42MP Surveyor ordinati nel marzo 2007. Il paese africano è il primo cliente internazionale di questa versione militare dell’ATR, in servizio in Italia dalla seconda metà degli anni ‘90 con la Guardia di finanza e le Capitanerie di porto. I due Surveyor saranno utilizzati dalla Nigerian Air Force ufficialmente per il “controllo del traffico marittimo nelle acque territoriali, per la ricerca e soccorso e per la tutela dell’ambiente marino”, ma è prevedibile che essi rivestiranno un ruolo non certamente secondario nella cosiddetta lotta alla pirateria, adesso che gli Stati Uniti hanno chiesto ai propri partner di avviare un secondo fronte di mobilitazione in Africa occidentale. Nello stabilimento Alenia di Caselle (Torino), sono stati installati nell’ATR 42MP i calcolatori e gli schermi per gestire le missioni, i radar di ricerca, il nuovo dispositivo elettro-ottico Eost 45 ed i sensori del sistema Airborne Tactical Observation and Surveillance (ATOS) prodotti da Galileo Avionic, altra azienda Finmeccanica. L’ATOS, nello specifico, è un sistema avanzato di osservazione e sorveglianza aerea che può essere installato e rimosso rapidamente dal velivolo e che svolge pure missioni di combattimento contro unità di superficie (Anti Surface Ship Warfare) e sottomarini (Anti Submarine Warfare). Continue reading


Dresda: azione diretta contro la guerra

 

fonte: directactionde.ucrony.net



Dresda 27 febbraio 2010

Alte fiamme hanno illuminato il cielo di Dresda a causa di un attacco,
compiuto
da ignoti, nei confronti di una compagnia che produce esplosivi.
Quattro furgoni, un furgoncino e una ruspa sono stati ridotti a rottami
inceneriti.
Si è trattato sicuramente di un attacco premeditato, ma il titolare
dell’azienda sostiene di non avere nemici.
Risulta comunque che la compagnia collabori con l’esercito.


Convegno antimilitarista

Venerdì 30 aprile ore 18
Bergamo, Centro "La Porta"
Viale Papa Giovanni XXII (Porta Nuova)

Dalle ore 18: Introduzione al convegno e descrizione della situazione
bergamasca anche in vista dell’adunata nazionale degli alpini;

Interverranno:
– Nonostante Milano, rapporto NATO 2020 “Urban Operation in the year
2020”. Le previsioni della NATO riguardo alla gestione e repressione dei
futuri conflitti nelle metropoli;

– Anarchici/e di Rovereto e di Trento, contro la base militare di
Mattarello;

– Comitato No F35, contro l’industria della morte e sulla lotta alla
costruzione degli F35 a Cameri (NO);

– Compagni/e di Lecco, Training Day: militari nelle scuole. Come
l’esercito tenta di adescare giovani all’interno delle scuole.

Aperi/cena durante la serata

http://underground.noblogs.org

 


La normalità della guerra e i suoi guastatori

Quest’anno, la fiera di S. Giuseppe a Trento (evento che coinvolge decine di migliaia di visitatori) si è arricchita di una nuova merce: la guerra. Tra le decine e decine di banchetti, infatti, accanto alle mele, alla cioccolata o al vino, ce n’era anche uno organizzato dal Comando militare di Trento per reclutare volontari. Alcuni soldati (due maschi e due femmine, a sottolineare che l’obbedienza assassina non discrimina i sessi) offrivano caramelle ai bambini e spiegavano come entrare nelle forze armate.

Saputa la notizia, domenica 21 marzo una quindicina di anarchici si sono presentati davanti al banchetto dell’esercito con striscioni (contro le guerre e contro la base militare di Mattarello), volantini e megafono. Cosa desiderate, signore e signori, della birra, un wurstel o un bel bombardamento in Afghanistan? A ciascuno il suo, non siamo forse in democrazia?

La reazione della maggior parte dei passanti è stata di un’indifferenza agghiacciante: fiori o figuri in scarponi e mimetica, sembrava tutto uguale. Segno dei tempi, anche questo. E l’esercito – braccio armato dell’ingiustizia e della disuguaglianza – lo sa.

Capire con chi fermare concretamente la propaganda e la pratica del militarismo non è facile. Testardi, continuiamo a batterci per un mondo senza uniformi né basi di guerra. A partire da quella di Mattarello.