2016 : un nouvo fronte di guerra per il militarismo italiano

Il colloquio è durato un’ora e quaranta. Presenti il presidente degli U.S.A. Obama, il suo vice Joe Biden, il segretario di Stato John Kerry, e il consigliere per la sicurezza nazionale Susan Rice, e il presidente della repubblica Mattarella. Il presidente statunitense ha chiesto allo Stato italiano “ uno forzo maggiore in Iraq e in Siria”, e ha lodato poi “ il lavoro degli addestratori militari italiani in Iraq e la missione militare per proteggere la diga di Mosul”. L’invasione della Libia e l’aumento delle truppe in Iraq saranno i prossimi campi d’intervento dell’imperialismo italiano nei prossimi mesi. A fine di gennaio di quest’anno, innanzitutto, è stata confermata l’assegnazione dell’appalto per la ristrutturazione della strategica diga di Mossul all’azienda romagnola “ Trevi spa” di Cesena. Continue reading


Intorno alla “Tre giorni contro le frontiere”

La “Tre giorni contro le frontiere” è stato un momento di confronto e riflessione sul tema delle frontiere e delle politiche di controllo e gestione dei flussi migratori in Europa. Molti i temi di cui si è cercato di discutere, cercando il filo conduttore che, inesorabilmente, li collega gli uni agli altri: dallo stato d’emergenza alla militarizzazione del territorio, dall’intervento militare in varie parti del mondo al saccheggio di materie prime, dalla creazione di nuovi sistemi contenitivi per gli immigrati alla strutturazione di tutto il sistema dell’Accoglienza secondaria, dallo sfruttamento delle risorse allo sfruttamento lavorativo degli immigrati. Le frontiere assumono molte forme e non possono certo limitarsi al solo banale confine geografico; che esse acquisiscano la forma del muro, del filo spinato, della divisa o dell’ente gestore che lucra sul corpo degli immigrati, queste vanno comunque abbattute. Continue reading


Passeggiata intorno all’aereoporto di Decimomannu

Sabato si è tenuta la prima iniziativa a una base militare del 2016, la prima anche dopo il 3 Novembre. In una nuvolosa e ventilata giornata di inverno ci siamo ritrovati  in un centinaio scarso nel piazzale della chiesa parrocchiale di San Sperate. Ad aspettarci c’erano forze dell’ordine di ogni tipo, grado e colore, dagli sgargianti vigili urbani, ai robocop della celere, agli alti gradi della DIGOS, per l’occasione accompagnati in un imponente SUV nero dai vetri oscurati…. Continue reading


Sardegna: News dal fronte interno

Tratto da noborderasard.wordpress.com

I giornali di questi ultimi giorni riportano notizie molto interessanti circa una sempre più probabile dipartita definitiva dei tedeschi dall’aeroporto di Decimomannu. La Luftwaffe sembrerebbe seriamente intenzionata a non rinnovare il contratto di gestione con l’AMI per l’aeroporto militare, le cause a detta dei giornali sono di natura tecnica (la riduzione dei periodi di fuoco per la pausa estiva) e ambientale (le mobilitazioni antimilitariste degli ultimi due anni hanno infastidito non poco il regolare svolgimento delle esercitazioni, su tutte l’annullamento della STAREX e lo spostamento della TJ2015 da Decimo a Trapani). Continue reading


Lecce: Tre giorni contro le frontiere

3ggfront

Programma:

Giovedì 18 febbraio, ore 18.00, Villa Matta Occupata, Lecce:
Militarizzazione del territorio e controllo sociale.
A partire dai fatti di Parigi, una riflessione sull’uso statale dell’emergenza e della paura per giustificare le guerre sul fronte esterno e la guerra ai “nemici interni”. E dei possibili modi di opporsi, anche sull’esempio di alcune lotte concrete.
A seguire aperitivo.

Venerdì 19 febbraio, ore 18.00, Villa Matta Occupata, Lecce:
Reclusi se considerati clandestini, gestiti e controllati dallo Stato se riconosciuti profughi, comunque sfruttati nei campi o nei cantieri. Riflessioni sui modi e sui luoghi della differenziazione, dell’esclusione e dello sfruttamento.
A seguire aperitivo.

Sabato 20 febbraio, ore 15.00, Cie di Brindisi-⁠Restinco:
Presidio in solidarietà ai reclusi, per la libertà di tutti e tutte.
All’isolamento strutturale del Cie, ubicato lontano dal centro abitato, Questura e Giudici vorrebbero imporre l’allontanamento dei solidali a suon di fermi, fogli di via, arresti e obblighi di dimora. Se l’isolamento è funzionale alla gestione pacificata di ogni struttura di segregazione, infrangerlo è un passo fra i tanti per inceppare la macchina dell’esclusione.
Dalle 22.00, Villa Matta Occupata, Lecce:
Concerto: Cospirazione (Milano punk-⁠hardcore)

Chi si ferma a dormire, porti il sacco a pelo.


Saronno: Attaccata sede Rotodyne

Tratto da informa-azione.info

“Nella notte tra il 28 e il 29 Gennaio la sede degli uffici Rotodyne a Saronno è stata colpita da una bottiglia molotov. La Rotodyne sviluppa attrezzature per la manutenzione e la costruzione di elicotteri ed aerei da guerra ( EH 101, NH-⁠90, EuroFighter Typhoon ), tra cui anche il Lockheed F-⁠35 Lightning ||, ideato ed utilizzato dai Marines, dall’aereonautica e dalla marina americana, oltre che da molti altri paesi NATO, tra cui l’Italia.
I distributori dei suoi prodotti, e le aziende con cui collabora, sono Alenia-Airmacchi, Augusta Westland (gruppo Finmeccanica ), Aereotech, Patria Helicopters.
I suoi prodotti sono stati adottati dalle forze armate danesi, irlandesi, greche, dell’Oman e italiane; dalle polizie olandesi, svedesi e italiane; dall’esercito, guardia costiera e marina italiana.

Non si può restare inermi di fronte a chi fa affari con la guerra.
Attaccarli prima che i loro prodotti possano contribuire a causare morte e devastazioni è giusto.
Stare a guardare senza agire ci avrebbe reso complici.”


L’Angola fa incetta di armi italiane

Tratto da http://antoniomazzeoblog.blogspot.ch

Affari multimilionari in Angola per la holding militare-industriale Finmeccanica. Il governo presieduto da José Eduardo Dos Santos ha sottoscritto un accordo con il gruppo italiano leader nella produzione bellica per il valore complessivo di 212,3 milioni di euro. Nello specifico, la società di elettronica Selex ES fornirà al Centro nazionale di sicurezza marittima stazioni radar e sistemi di comunicazioni che saranno installati lungo l’intera costa angolana (115 milioni); la controllata Agusta Westland fornirà alla Marina militare sei elicotteri (90 milioni), mentre l’azienda Whitehead Sistemi Subacquei consegnerà diversi siluri antinave A-244S per equipaggiare i motosiluranti angolani (7,3 milioni). Il contratto prevede anche l’assistenza e l’addestramento dei militari angolani da parte di personale specializzato Finmeccanica. L’acquisizione dei sistemi d’arma italiani è prevista nell’ambito del Programma di sviluppo della forza navale (Pro-Naval) varato dal governo angolano per modernizzare e potenziare entro il 2017 gli assetti bellici e tecnologici e le capacità di pronto intervento della Marina militare. Continue reading


L’industria di guerra e la Israele – NATO connection

Tratto da http://antoniomazzeoblog.blogspot.ch/

Ammonta a quasi 79 miliardi di dollari il budget finanziario che il governo israeliano ha destinato alle forze armate nei prossimi cinque anni; la metà di essi serviranno a implementare il cosiddetto “Piano Gideon” finalizzato ad accrescerne le capacità di combattere contemporaneamente in più teatri di guerra, “con un arsenale militare idoneo a protrarre gli interventi sia lungo il confine settentrionale con il Libano e la Siria che in altre aree conflittuali come la Striscia di Gaza, la West Bank o in Iran”. Secondo quanto dichiarato dal portavoce del ministero della difesa israeliano, il “Piano Gideon” prevede un’elevata prontezza, un’esemplificazione organizzativa, avanzate capacità di combattimento aereo, marittimo, terrestre e sottomarino, nuove infrastrutture “per rendere più efficiente il controllo delle frontiere”, tagli agli organici del personale militare professionale o di leva, dei servizi di supporto e di quelli non legati direttamente alle operazioni di guerra. Gli strateghi militari di Tel Aviv puntano poi a sviluppare le performance dei centri strategici e delle reti informatiche, creando un Joint Cyber Command che centralizzi tutte le operazioni “offensive” d’intelligence e di raccolta dati sino ad oggi assegnate a diversi soggetti militari. Con il “Piano Gideon” sarà ulteriormente potenziata la dotazione missilistica avanzata grazie all’acquisizione di nuove batterie del sistema di difesa aerea “Iron Dome”, all’installazione dei nuovi sistemi anti-missile a corto e medio raggio “David’s Sling” e “Arrow-3”, all’ammodernamento dell’“Arrow-2” già operativo da alcuni anni, ecc..
Continue reading


Oltre alle navi gialle occhio alla nave rossa

Tratto da nobordersard

Oltre alle note navi gialle Maior e Altinia che trasportano armi e morte in tutto il mondo e soprattutto traportano mezzi militari che fanno la spola tra il porto di Sant’Antioco e il poligono di Teulada . Occorre tenere sotto controllo la Jolly Cobalto la nave ro-ro che il 12 maggio 2015 ha trasportato un carico di bombe prodotte a Domusnovas , dal porto di Genova a Dubai . Le bombe sono servite all’Arabia Saudita per bombardare civili inermi in Yemen . La stessa cosa doveva avvenire verso metà novembre 2015 dal porto di Sant’Antioco , poi si è preferito il trasporto aereo dall’aeroporto civile di Elmas .

Continue reading


Manifesto nazionale sui fatti di Parigi

manifantimilitaristalowQ
QUANDO LA GUERRA TORNA INDIETRO
Verrà la realtà e ci troverà addormentati.
La strage di Parigi ha portato in Europa un orrore che è quotidiano a Kabul, a Baghdad, a Damasco, a Gaza… Dal 1991 le truppe occidentali – comprese quelle italiane – esportano in sempre più territori del mondo la loro splendida civiltà del dialogo e della pace bombardando città, case, ospedali. Le bombe della democrazia hanno provocato centinaia di migliaia di morti e milioni di profughi. E hanno gonfiato di odio innumerevoli cuori.

Continue reading