Monthly Archives: Novembre 2012

“L’Italia invierà truppe in Colombia per addestramenti”

lo ha annunciato il Ministro della Difesa Colombiano, Juan Carlos Pinzón

Il recente incontro tra i due paesi dimostra efficacemente come si stiano ampliando gli esempi di riferimento a livello mondiale nel campo della repressione e dell’invasione militare.

Nonostante la distanza di chilometri, le tecniche di lavaggio di immagine per portare la popolazione dalla propria parte risultano le stesse. Primo: fare scudo contro i cattivi, che siano guerriglieri, terroristi talebani, contrabbandieri o narcotrafficanti. Secondo: scovarli e tentare di spezzare le reti di legami come tentano di fare con i ribelli (prigionieri o no) in Italia, o come già fanno in Colombia con i “sovversivi”, secondo il motto “togliere l’acqua al pesce”.

La Colombia, eccellente esempio di come tutt’oggi i paramilitari si sbarazzino dei conflitti sociali facendo sparire migliaia di persone tra i morti ammazzati e le persone costrette a scappare, e l’Italia che, come si annovera nell’articolo, risplende nelle missioni di pace a suon di bombe intelligenti e con l’esempio di mercenari, che, bisogna dirlo, troppo poco spesso mostrano eroicamente al mondo intero “come muore un italiano”.

Effettivamente i contesti sono differenti ma non è difficile immaginare che il tentativo sia quello di esportare ed importare i differenti modelli “positivi” di strategie militari, di tattiche di controllo e di repressione. Di seguito una traduzione di un articolo apparso sul giornale Colombiano “El Espectador”.

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Università e guerra: Roma, convegno della NATO

Si è concluso il 27 settembre, presso l’hotel Ergife di Roma, il convegno della NATO “Computer Assisted Exercise Forum 2012” (CAX 2012). Sono stati quattro giorni concentrati sullo sviluppo e sull’affinamento delle procedure informatiche fra i centri di simulazione della NATO e degli stati aderenti all’alleanza atlantica. L’evento si è svolto congiuntamente al workshop internazionale “WAMS” organizzato dall’università di Genova e diretto dal professor Agostino Bruzzone, struttura universitaria che coopera da diversi anni con il Centro di Eccellenza della NATO di Modelling and Simulation.
Questo convegno ha visto la partecipazione di rapprsentanti della difesa degli stati membri, della ricerca e dell’industria a livello internazionale. I circa 300 partecipanti hanno discusso sul futuro delle esercitazioni NATO CAX, con la complicità e con il contributo del mondo delle università.
Le prossime edizioni di questo convegno verranno organizzate sempre in Italia con scadenza annuale.


Roma – Università e saperi di guerra: disordini a La Sapienza

fonte: contropiano.org

Gli studenti dell’università La Sapienza provano a interrompere la conferenza su “Armi cibernetiche e processo decisionale” sponsorizzata dal Ministero della Difesa e industrie belliche. La Digos li respinge bruscamente. Quanto “sapere di guerra” circola negli atenei italiani?
Questa mattina un centinaio di studenti dell’università La Sapienza hanno provato a entrare con un blitz alla conferenza annuale dell’Information Warfare dal titolo “Armi cibernetiche e processo decisionale”, evento patrocinato dal Ministero della Difesa e dal Consiglio dei Ministri in collaborazione con grandi mutlinazionali del settore bellico e tecnologico come Finmeccanica, Elettronica e Ibm.
Gli studenti al grido di “fuori la guerra dall’università” hanno provato ad entrare nel Rettorato dove era in corso la conferenza ma sono stati prima spintonati e poi allontanati con i manganelli dagli agenti di polizia presenti a “protezione” dell’evento. Gli studenti hanno allora dato vita ad corteo dentro il maggiore ateneo romano, sono ritornati sotto il Rettorato ed hanno sottoposto ad un fitto lancio di uova i partecipanti al convegno. Continue reading


Dispositivi di contro-insurrezione: l’FBI vara un sistema di identificazione biometrica

Entro il 2014 tutti gli abitanti degli Stati Uniti saranno monitorati in ogni loro movimento. Questo è l’ultimo sviluppo del programma chiamato “Next Generation Identification”, progetto partito nel 2005 ufficialmente per aggiornare la banca dati delle impronte digitali delle forze di polizia americane. Il sistema è già stato testato in Michigan e verrà esteso nell’arco di quest’anno nello stato di Washington, Florida e North Carolina.
Nell’articolo da cui abbiamo tratto queste informazioni non viene specificato il metodo di monitoraggio (microchip?).