Il refrattario per ragione di coscienza non può abbandonare la sua responsabilità nelle mani dei superiori per diventare una macchina di morte.
Vuole conservare l’intero possesso di se stesso e la completa responsailità dei suoi atti.
Jules Humbert-Droz
Pubblichiamo qui uno scritto su Augusto Masetti (Proletari contro la guerra. La campagna per Masetti e la Settimana Rossa), anarchico che sparò ad un suo ufficiale rifiutandosi di partire per la Libia. Nello scritto si percepisce il peso che il movimento rivoluzionario italiano e non solo, diede a questo fatto sostenendo il compagno e propagandando le idee libertarie in svariati paesi contro la guerra in tutte le forme. La solidarietà fù estesa e tocco svariati raggruppamenti politici, non per forza anarchici, dove tutti si unirono a sostenere il coraggio di Augusto e la sua famiglia.
Il contesto internazionale del movimento era vasto e complesso, gli strumenti di comunicazioni non sono quelli di oggi, eppure le proteste, le azioni dell’epoca erano a passo con i tempi della lotta e degli avvenimenti. La Settimana Rossa fa l’ultimo scossone da parte del proletariato e del movimento rivoluzionario alla classe borghese prima dell’inizio della Grande Guerra.
Abbiamo quindi deciso di pubblicare anche un articolo uscito sul 16 del giornale anarchico “Invece” nel 2012, che tratta proprio della Settimana Rossa integrandolo allo scritto su Masetti, Ai confini della memoria. La Settimana Rossa, 7- 14 giugno 1914.