Author Archives: romperelerighe

La lingua non mente

Da Finimondo

Dall’arrivo di Hitler al potere nel 1933 fino alla capitolazione tedesca nel 1945, Victor Klemperer, professore di filologia all’Università di Dresda, tenne un diario segreto in cui raccontava la vita quotidiana di un ebreo tedesco durante il Terzo Reich.
Ma il vero soggetto dei suoi appunti era la nascita e la diffusione della lingua nazista — da lui ribattezzata LTI (Lingua Tertii Imperii): Lingua del Terzo Impero — una nuova lingua parlata da tutti, da Goebbels e dall’uomo della strada, dai carnefici della Gestapo e dalle loro vittime. Resistere alla tirannia di questa lingua avvelenata, disvelarne le menzogne e le aberrazioni, diventò per Klemperer più importante della stessa sopravvivenza.
Mescolando gli appunti di Victor Klemperer a filmati e registrazioni sonore dell’epoca, il documentario La lingua non mente di Stan Neumann mostra in quale modo il totalitarismo si insinui nelle menti, si stampi sulle bocche, si impadronisca dei corpi, giorno dopo giorno, infidamente. Continue reading


Far saltare lo scacchiere

Da Finimondo

Il terribile rombo che annuncia l’avvicinarsi degli aerei da combattimento; il lungo sibilo dei missili prima della loro esplosione; il crepitio incessante delle mitragliatrici montate sulle jeep; i muri delle case che crollano in un respiro; le fiamme che divorano tutto; le colonne di fumo nero che oscurano il cielo. Ecco la guerra appena scatenata dal presidente turco Erdogan sui villaggi e le città della Siria settentrionale, territori sotto il controllo delle milizie YPG (Unità di Protezione del Popolo), braccio armato del Partito dell’Unione Democratica, e delle altre componenti delle FDS (Forze Democratiche Siriane). Continue reading


RWM SENZA CONTROLLO. La falsa crisi di un’azienda in piena espansione

Pubblichiamo il dossier redatto dall’Assemblea Cittadina Contro l’RWM, che analizza l’operato di RWM Italia rispetto al territorio sardo, in particolare dalla scorsa estate fino ad ora. I redattori e le redattrici mettono in relazione i recenti allarmismi diffusi dalla fabbrica di bombe e munizioni del Sud Sardegna rispetto a licenziamenti e ridimensionamenti produttivi, il coro unanime di sindacati, politici e media che ha acriticamente contribuito alla diffusione di tali allarmismi, ed i dati relativi al fatturato e alla produzione dell’azienda. Quello che emerge è uno scenario ben diverso da quello di crisi evocato dall’azienda e gonfiato dagli altri attori in gioco. E’ fondamentale, in questi tempi di riarmo diffuso, tenere alta l’attenzione sulle realtà produttive che si nutrono di guerra; quando poi, come nel caso presente, queste ultime arrivano a dipingersi come benefattrici, cattedrali del lavoro in un deserto di miseria, la pazienza cessa di essere virtù. Continue reading


Aggiornamenti dalla Sardegna e un contributo – “Ansia militante”

L’udienza per la richiesta di Sorveglianza Speciale per i compagni e le compagne antimilitariste in Sardegna, in 5 indagate/i per 270bis (associazione eversiva con finalità di terrorismo), è stata rinviata dal 3 dicembre al 28 gennaio 2020 a causa dello sciopero degli avvocati annunciato per quella settimana.
La solidarietà, nelle più varie forme – dai comunicati ai tagli di reti militari – non si esaurisce, ed in proposito riportiamo un contributo la cui autrice, madre di uno degli indagati, riflette lucidamente sulla necessità di prendere posizione, lottare, sostenersi nelle reciproche scelte per quanto possano comportare dei rischi. Continue reading


Operazione Renata: sentenza di primo grado

Giovedì 5 dicembre si è tenuta la seconda udienza di primo grado del processo per l’operazione Renata.

Dopo le requisitorie dei pm e l’arringa della difesa, attorno alle 14:30 è arrivata la sentenza: sono cadute le accuse di associazione sovversiva con finalità di terrorismo e di eversione dell’ordine democratico nonché le aggravanti di terrorismo per coloro ai quali non veniva contestato l’ associativo. Sono così state emesse delle condanne per reati specifici (produzione di documenti falsi, danneggiamento, violazione della legge sulle armi). Poza è stato condannato a due anni e sei mesi; Agnese e Stecco a due anni; Rupert a un anno e nove mesi; Sasha e Nico a un anno e dieci mesi; Giulio è stato assolto e liberato il giorno stesso.

In data 9 dicembre, vista l’esclusione del reato associativo, Continue reading


L’Italia e il Niger. A scuola di guerra…

di Antonio Mazzeo:

Quando la Cooperazione si veste di mimetica. L’Italia collabora con le attività di formazione militare nei paesi del G5 in Sahel.

Il sistema Italia prova a conquistarsi un posto al sole nell’Africa sub-sahariana. L’8 ottobre scorso, il Comando Operativo Interforze della Difesa ha firmato a Niamey una convenzione quadro con il Segretariato Permanente del “G5 Sahel”, l’organizzazione che dal 2014 vede gli Stati africani di Mauritania, Niger, Burkina Faso, Mali e Ciad cooperare congiuntamente in ambito strategico-militare nella regione del Sahel.
Grazie al nuovo accordo, l’Italia sosterrà le attività formative promosse dal “Collège de Défense du G5 Sahel”, la scuola di guerra con sede in Mauritania che ha il compito di formare i quadri militari delle forze armate saheliane. Primo step della partnership l’assegnazione al College di due ufficiali-docenti inquadrati nella MISIN, la Missione Bilaterale di Supporto in Niger che ha preso il via il 15 settembre 2018 e che, nelle dichiarazioni del Ministero della difesa, è “finalizzata a supportare l’apparato militare nigerino, concorrere alle attività di sorveglianza delle frontiere e rafforzare le capacità di controllo del territorio dei Paesi del G5 Sahel”. Continue reading


Appunti sulla guerra totale

Fra dinamiche di riarmo, contrazioni protezioniste e corsa alle materie prime, uno sguardo al sistema globale in cui si imbastiscono progetti di guerra sempre più espliciti e si tenta di far fruttare persino l’inevitabile crisi ecologica

L’ennesimo capitolo dello scontro fra Stato Islamico, Arabia Saudita e Stati Uniti colpisce al cuore l’economia di Riad,ovvero le installazioni petrolifere di SAUDI ARAMCO. Sullo Stretto di Hormuz e nel Golfo Persico si intrecciano e le rivalità fra capitalismi e Stati rivali che ambiscono a rafforzarsi come potenze regionali e gli scontri fra blocchi capitalistici a livello mondiale (Russia, Cina, USA, UE e l’emergente e contraddittorio espansionismo britannico). Continue reading


Operazione Renata: verso la seconda udienza (con probabile sentenza)

Giovedì 5 dicembre, a Trento, si terrà la seconda udienza del processo per l’operazione anti-anarchica detta Renata.
Probabilmente, sarà anche il giorno in cui arriverà la sentenza.
Riportiamo qui di seguito tutti gli appuntamenti dei prossimi giorni:

Mercoledì 4 dicembre ore 20.30, allo spazio anarchico El Tavan in via Torre Vanga 14 a Trento, incontro-dibattito:
Dalla legge Reale (1975) ai decreti sicurezza, cinquant’anni di legislazione “speciale”; appunti storico-sociali a cura del Centro di Iniziativa “Luca Rossi” di Milano Continue reading


Rimuovere il rimosso – piccolo contributo su repressione e solidarietà

tratto da roundrobin:

Cominciamo decisamente a perdere il conto. Le operazioni repressive contro gli anarchici si susseguono senza sosta: “Scripta manent”, “Panico”, “Scintilla”, “Renata”, “Prometeo”, “Lince”… Più l’arresto di Juan e Manu, di Amma, Uzzo e Patrick. Senza scordare l’“ordinaria amministrazione” di processi e condanne per singoli episodi di lotta,
le perquisizioni e lo stillicidio di misure cautelari, di detenzione domiciliare e di “misure di prevenzione”.
Un sistema articolato di strumenti giudiziari e polizieschi finalizzato a togliere dalle scatole quanti più compagni possibile e di isolarli anche all’interno del carcere. Se diamo una lettura complessiva, la natura sia “reattiva” sia “preventiva” della repressione emerge chiaramente. Continue reading


Roma semaforo rosso…fuoco

tratto da roundrobin:

Nelle ultime settimane abbiamo assistito ai disordini scoppiati in diverse parti del mondo.iraq,libano,egitto,ecuador,siria,cile colombia.in questi ed altri paesi le fiamme della rivolta appaiono ben lontane dall’esaurirsi costringendo così i governi ad adottare contromisure eccezionali come il dispiegamento degli eserciti per le strade.scenari del genere sono stati ampiamente previsti dal potere(come non pensare al rapporto Nato 2020).E noi invece?da cittadini del primo mondo forti dei nostri privilegi,come ci poniamo di fronte a tutto questo?in che modo possiamo intervenire provando ad essere incisivi e dare qualche segnale?concordiamo con quei compagni greci che hanno proposto la realizzazione di azioni conflittuali come maniera per dimostrare solidarietà a chi lotta. Continue reading