Category Archives: Contributi antimilitaristi

Arriva lo stop alle esportazioni belliche verso Arabia saudita e Emirati Arabi. Cosa farà la RWM?

tratto da nobordersard:

Il vice premier Di Maio l’aveva annunciato qualche giorno fa via social, da oggi è ufficiale. Lo stato italiano ha imposto uno stop di 18 mesi alle esportazioni belliche con i due principali partner commerciali della RWM.

Non si capisce perché siano solo 18 mesi, se per una questione legale, cioè si tratti di un periodo che eventualmente potrebbe essere rinnovato, o se sia una scelta con la speranza che qualcosa sui fronti bellici cambi e fra 18 mesi si riaggiorneranno. L’impressione – ma ci si potrebbe sbagliare – è che sia il solito provvedimento che non è né carne né pesce. Nel senso che probabilmente fra 18 mesi questo governo non ci sarà più, o sarà comunque in una fase molto diversa da quella attuale, e chissà Di Maio e i 5S dove saranno. L’impressione quindi è quella di aver voluto fare ora una mossa per provare a ritrovare un pò di consenso nella base dell’elettorato pentastellato assai delusa dai vari dietro front su questioni come NOTAP, NOTAV e via dicendo. Poi quando scadrà si vedrà, se il governo sarà caduto diventerà l’ennesimo cavallo di battaglia per criticare la maggioranza.
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«I diritti della civiltà»

tratto da finimondo:

Errico Malatesta


«Noi siamo andati in Libia per portarvi la civiltà, col diritto che ci dà la nostra civiltà superiore. Quando un popolo ha bisogno di espandersi, quando ha bisogno di trovar posto per la sua popolazione esuberante e di esercitare la sua potenza di lavoro, ed altrove si trova un territorio che i suoi abitatori sono incapaci di mettere in valore, quel popolo, più intelligente, più sapiente, più energico, più civile in una parola, ha diritto di prender possesso del territorio poco o punto utilizzato, ed imporre il suo dominio alla popolazione che lo occupa. Colla violenza, se non si sottomette volontariamente. Non si ha il diritto di restare barbari, come non si ha il diritto di restare ignoranti».

Così dicono i nazionalisti che si piccano «d’intellettualità»; così diceva ancora ieri uno dei capi repubblicani… libici.
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Genova – Incendiato veicolo Eni

tratto da anarhija.info:

“Noi attacchiamo solo per noi stessi, per fare e rifare un’esperienza intima del rifiuto di questo mondo. Il senso e la consistenza delle nostre vite emergono solo in questi pochi secondi”

Il principale motivo che ci spinge a metterci in gioco, in prima persona, senza farci mettere le spalle al muro dalla paura delle possibili conseguenze repressive, è la consapevolezza che non siamo liberi. Anche se fuori dalle mura di uno schifosissimo carcere, viviamo in un mondo realisticamente paragonabile ad una galera a cielo aperto. Le catene che indossiamo sono in parte accettate come normali necessità, dai più sono percepite alla pari, se non ancora più indispensabili, dei bisogni fisiologici, vedi l’utilizzo di computer, smartphone, mezzi di trasporto… Queste catene ci vengono imposte dall’alto di quello che si rivela sempre più somigliante al “grande fratello” di Orwell. Chi governa sa benissimo di aver svolto un notevole lavoro in termini di distrazioni di massa, bisogni indotti e confusione architettata ad arte per far sì che anche gli oppressi puntino ad essere oppressori, individuando il nemico in chi si trova nel gradino più in basso.
Lo stato sappia che, nonostante tutto, ci saranno sempre individui che non accetteranno il loro delirio di onnipotenza, che non potranno fare a meno di sentire il peso delle catene e di conseguenza si organizzeranno per distruggerle.

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Germania – Incendiata scuola per cani poliziotto

tratto da roundrobin:

Guerra alla polizia! Guerra al sistema degli specisti!

Il 5 giugno, come parte del Fronte di liberazione animale, abbiamo dato fuoco ad una scuola di addestramento per cani poliziotto.

Vediamo la legittimità di quest’azione nel fatto che la polizia, un’istituzione classista, sessista e razzista, non ha il diritto di utilizzare nessun animale come arma di oppressione.

Ricordiamo che la polizia è al servizio del capitalismo, quindi è nostro nemico nella lotta per la liberazione animale e umana.

Con questa azione vogliamo chiarire che noi cresciamo e ci diffondiamo; non solo in numeri ma in strategia; stiamo attaccando i problemi alla radice invece di concentrarsi sui sintomi, e non accettiamo la complicità con la polizia e l’industria di sfruttamento animale.

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Bardonecchia – Domenica notte

tratto da roundrobin:

giugno 2019

Domenica notte é stato danneggiato un mezzo dei carabinieri di
Bardonecchia, in solidarietà ad Anna e Silvia, e per la chiusura della
sezione As2 del carcere.
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Pisa e Livorno – Campagna contro-pubblicitaria ENI (Esportiamo Neo-colonialismo Italiano)

tratto da roundrobin:

giugno 2019

Nei giorni scorsi, sono apparsi a Pisa e a Livorno, una ventina di manifesti contro l’Eni alle pensiline degli autobus e nelle stazioni.
Eni, già famosa per perpetrare il colonialismo italiano in Libia e altri paesi del mondo, avvelena e uccide anche nel nostro territorio. Infatti a Livorno, grazie alla sua raffineria di petrolio, elargisce a piene mani sfruttamento e tumori per tutti.

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Leonardo vara il drone da guerra Falco Xplorer. I voli sperimentali da Trapani-Birgi

riceviamo e pubblichiamo:

Leonardo (ex Finmeccanica), holding italiana produttrice ed esportatrice di sistemi d’arma, si conferma protagonista nel lucroso mercato internazionale dei droni di guerra. Pochi giorni fa al Paris Air Show, il salone aerospaziale tenutosi a Le Bourget – presente il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte – i massimi vertici di Leonardo hanno presentato il prototipo del nuovo velivolo a pilotaggio remoto denominato Falco Xplorer, interamente progettato e realizzato in Italia. Il nuovo drone potrà volare ininterrottamente per 24 ore a una quota operativa di 24.000 piedi, in ogni condizione meteorologica, per svolgere un “ampio ventaglio di missioni, sia di tipo militare che civile-governamentale”. Il prototipo del Falco Xlorer è stato realizzato presso lo stabilimento Leonardo di Ronchi dei Legionari (Gorizia) ed effettuerà i primi test di volo nelle prossime settimane dall’aeroporto di Trapani-Birgi, sede del 37° Stormo dell’Aeronautica militare, già utilizzato come poligono sperimentale del drone da guerra P1HH Hammerhead di Piaggio Aero e Leonardo, con conseguenze a dir poco nefaste per la sicurezza del traffico aereo civile (Birgi è uno dei principali scali italiani per le compagnie low cost). Il nuovo drone dovrebbe raggiungere la piena capacità operativa entro la fine del 2020. Continue reading


Orgosolo – Sardegna: Attaccati i Carabinieri

La notte del 20 Maggio, alcune ore dopo la solenne inaugurazione della nuova caserma dei carabinieri di Orgosolo, la macchina di un maresciallo viene incendiata proprio davanti alla caserma mentre ad un altra macchina di proprietà di un carabiniere vengono squarciate le gomme. Continue reading


Genova – 2 GIUGNO ANTIMILITARISTA contro il capitalismo, razzismo e fascismo

IL 2 GIUGNO VIENE RICORDATO IL REFERENDUM DEL 1947 ATTRAVERSO IL QUALE GLI ITALIANI ABOLIRONO LA MONARCHIA A FAVORE DELLA REPUBBLICA COSTITUZIONALE.
MA IL 2 GIUGNO NON SI RICORDA LA COMPROMISSIONE TOTALE DELLA MONARCHIA SABAUDA CON IL NAZI-FASCISMO, IN QUESTA DATA SI LASCIA INVECE SPAZIO ALLA PARATA MILITARE, ALLA CELEBRAZIONE DEL COLONIALISMO ITALIANO RIMASTO SEMPRE UGUALE A SE STESSO: FACCETTE NERE “AIUTATE”  A CASA LORO DA ESPORTATORI DI IMPERI PIUTTOSTO CHE DI DEMOCRAZIE. Continue reading


La Sicilia capitale mondiale delle telecomunicazioni militari USA

riceviamo e pubblichiamo: 

Dopo il MUOS di Niscemi, verrà realizzato in Sicilia un altro megacentro di telecomunicazioni satellitari delle forze armate USA. Il Dipartimento della Difesa ha infatti chiesto al Congresso degli Stati Uniti d’America l’autorizzazione alla spesa di 77 milioni e 400 mila dollari per costruire all’interno della stazione aeronavale di Sigonella una “infrastruttura di telecomunicazione a più piani che comprenda pure una facility per le informazioni sensibili e riservate (Sensitive Compartmented Information Facility – SCIF)”. Continue reading