Category Archives: Contributi antimilitaristi

Sardegna: News dal fronte interno

Tratto da noborderasard.wordpress.com

I giornali di questi ultimi giorni riportano notizie molto interessanti circa una sempre più probabile dipartita definitiva dei tedeschi dall’aeroporto di Decimomannu. La Luftwaffe sembrerebbe seriamente intenzionata a non rinnovare il contratto di gestione con l’AMI per l’aeroporto militare, le cause a detta dei giornali sono di natura tecnica (la riduzione dei periodi di fuoco per la pausa estiva) e ambientale (le mobilitazioni antimilitariste degli ultimi due anni hanno infastidito non poco il regolare svolgimento delle esercitazioni, su tutte l’annullamento della STAREX e lo spostamento della TJ2015 da Decimo a Trapani). Continue reading


Lecce: Tre giorni contro le frontiere

3ggfront

Programma:

Giovedì 18 febbraio, ore 18.00, Villa Matta Occupata, Lecce:
Militarizzazione del territorio e controllo sociale.
A partire dai fatti di Parigi, una riflessione sull’uso statale dell’emergenza e della paura per giustificare le guerre sul fronte esterno e la guerra ai “nemici interni”. E dei possibili modi di opporsi, anche sull’esempio di alcune lotte concrete.
A seguire aperitivo.

Venerdì 19 febbraio, ore 18.00, Villa Matta Occupata, Lecce:
Reclusi se considerati clandestini, gestiti e controllati dallo Stato se riconosciuti profughi, comunque sfruttati nei campi o nei cantieri. Riflessioni sui modi e sui luoghi della differenziazione, dell’esclusione e dello sfruttamento.
A seguire aperitivo.

Sabato 20 febbraio, ore 15.00, Cie di Brindisi-⁠Restinco:
Presidio in solidarietà ai reclusi, per la libertà di tutti e tutte.
All’isolamento strutturale del Cie, ubicato lontano dal centro abitato, Questura e Giudici vorrebbero imporre l’allontanamento dei solidali a suon di fermi, fogli di via, arresti e obblighi di dimora. Se l’isolamento è funzionale alla gestione pacificata di ogni struttura di segregazione, infrangerlo è un passo fra i tanti per inceppare la macchina dell’esclusione.
Dalle 22.00, Villa Matta Occupata, Lecce:
Concerto: Cospirazione (Milano punk-⁠hardcore)

Chi si ferma a dormire, porti il sacco a pelo.


Saronno: Attaccata sede Rotodyne

Tratto da informa-azione.info

“Nella notte tra il 28 e il 29 Gennaio la sede degli uffici Rotodyne a Saronno è stata colpita da una bottiglia molotov. La Rotodyne sviluppa attrezzature per la manutenzione e la costruzione di elicotteri ed aerei da guerra ( EH 101, NH-⁠90, EuroFighter Typhoon ), tra cui anche il Lockheed F-⁠35 Lightning ||, ideato ed utilizzato dai Marines, dall’aereonautica e dalla marina americana, oltre che da molti altri paesi NATO, tra cui l’Italia.
I distributori dei suoi prodotti, e le aziende con cui collabora, sono Alenia-Airmacchi, Augusta Westland (gruppo Finmeccanica ), Aereotech, Patria Helicopters.
I suoi prodotti sono stati adottati dalle forze armate danesi, irlandesi, greche, dell’Oman e italiane; dalle polizie olandesi, svedesi e italiane; dall’esercito, guardia costiera e marina italiana.

Non si può restare inermi di fronte a chi fa affari con la guerra.
Attaccarli prima che i loro prodotti possano contribuire a causare morte e devastazioni è giusto.
Stare a guardare senza agire ci avrebbe reso complici.”


L’Angola fa incetta di armi italiane

Tratto da http://antoniomazzeoblog.blogspot.ch

Affari multimilionari in Angola per la holding militare-industriale Finmeccanica. Il governo presieduto da José Eduardo Dos Santos ha sottoscritto un accordo con il gruppo italiano leader nella produzione bellica per il valore complessivo di 212,3 milioni di euro. Nello specifico, la società di elettronica Selex ES fornirà al Centro nazionale di sicurezza marittima stazioni radar e sistemi di comunicazioni che saranno installati lungo l’intera costa angolana (115 milioni); la controllata Agusta Westland fornirà alla Marina militare sei elicotteri (90 milioni), mentre l’azienda Whitehead Sistemi Subacquei consegnerà diversi siluri antinave A-244S per equipaggiare i motosiluranti angolani (7,3 milioni). Il contratto prevede anche l’assistenza e l’addestramento dei militari angolani da parte di personale specializzato Finmeccanica. L’acquisizione dei sistemi d’arma italiani è prevista nell’ambito del Programma di sviluppo della forza navale (Pro-Naval) varato dal governo angolano per modernizzare e potenziare entro il 2017 gli assetti bellici e tecnologici e le capacità di pronto intervento della Marina militare. Continue reading


L’industria di guerra e la Israele – NATO connection

Tratto da http://antoniomazzeoblog.blogspot.ch/

Ammonta a quasi 79 miliardi di dollari il budget finanziario che il governo israeliano ha destinato alle forze armate nei prossimi cinque anni; la metà di essi serviranno a implementare il cosiddetto “Piano Gideon” finalizzato ad accrescerne le capacità di combattere contemporaneamente in più teatri di guerra, “con un arsenale militare idoneo a protrarre gli interventi sia lungo il confine settentrionale con il Libano e la Siria che in altre aree conflittuali come la Striscia di Gaza, la West Bank o in Iran”. Secondo quanto dichiarato dal portavoce del ministero della difesa israeliano, il “Piano Gideon” prevede un’elevata prontezza, un’esemplificazione organizzativa, avanzate capacità di combattimento aereo, marittimo, terrestre e sottomarino, nuove infrastrutture “per rendere più efficiente il controllo delle frontiere”, tagli agli organici del personale militare professionale o di leva, dei servizi di supporto e di quelli non legati direttamente alle operazioni di guerra. Gli strateghi militari di Tel Aviv puntano poi a sviluppare le performance dei centri strategici e delle reti informatiche, creando un Joint Cyber Command che centralizzi tutte le operazioni “offensive” d’intelligence e di raccolta dati sino ad oggi assegnate a diversi soggetti militari. Con il “Piano Gideon” sarà ulteriormente potenziata la dotazione missilistica avanzata grazie all’acquisizione di nuove batterie del sistema di difesa aerea “Iron Dome”, all’installazione dei nuovi sistemi anti-missile a corto e medio raggio “David’s Sling” e “Arrow-3”, all’ammodernamento dell’“Arrow-2” già operativo da alcuni anni, ecc..
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Oltre alle navi gialle occhio alla nave rossa

Tratto da nobordersard

Oltre alle note navi gialle Maior e Altinia che trasportano armi e morte in tutto il mondo e soprattutto traportano mezzi militari che fanno la spola tra il porto di Sant’Antioco e il poligono di Teulada . Occorre tenere sotto controllo la Jolly Cobalto la nave ro-ro che il 12 maggio 2015 ha trasportato un carico di bombe prodotte a Domusnovas , dal porto di Genova a Dubai . Le bombe sono servite all’Arabia Saudita per bombardare civili inermi in Yemen . La stessa cosa doveva avvenire verso metà novembre 2015 dal porto di Sant’Antioco , poi si è preferito il trasporto aereo dall’aeroporto civile di Elmas .

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Manifesto nazionale sui fatti di Parigi

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QUANDO LA GUERRA TORNA INDIETRO
Verrà la realtà e ci troverà addormentati.
La strage di Parigi ha portato in Europa un orrore che è quotidiano a Kabul, a Baghdad, a Damasco, a Gaza… Dal 1991 le truppe occidentali – comprese quelle italiane – esportano in sempre più territori del mondo la loro splendida civiltà del dialogo e della pace bombardando città, case, ospedali. Le bombe della democrazia hanno provocato centinaia di migliaia di morti e milioni di profughi. E hanno gonfiato di odio innumerevoli cuori.

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Bolzano: Di fronte alla cassa integrazione meglio costruire armamenti

Di fronte alla prima cassa integrazione in trent’anni di attività, che durerà da gennaio a febbraio 2016, nello stabilimento Iveco di Bolzano il sindacato UIL esulta tramite Giuseppe Joe Pelella per la nuova commessa da 103,8 milioni di dollari per la costruzione di 16 mezzi blindati anfibi destinati ai Marines americani. Continue reading


Calendario delle esercitazioni militari in Sardegna I° semestre 2016

Anno nuovo abitudini vecchie, dal 7 gennaio i militari hanno ripreso a sparare nei vari poligoni della sardegna. In allegato troverete un’elaborazione sintetica delle 53 pagine di documento sulle esercitazioni in sardegna di questo primo semestre del 2016. Continue reading


Decimomannu: Tedeschi Raus?

Secondo indiscrezioni anche riportate nel servizio di Videolina,non è stata aperta nessuna trattativa per la permanenza dei militari alemanni in suolo sardo stabilita sino a dicembre 2016, questo metterebbe a “rischio”i poligoni di Capo Frasca, Quirra e l’aereoporto di Decimomannu.

Aspettiamo fiduciosi che nessun tavolo venga imbandito per nessun compromesso,

via le basi dalla Sardegna e dal mondo.

Video:
http://www.videolina.it/video/servizi/92192/base-decimomannu-i-sindacati-i-tedeschi-via-l-anticamera-della-chiusura.html