Category Archives: Generale

Messina e l’asilo militare-civile “Lupetto Vittorio”. Una convenzione beffa

di Antonio Mazzeo:

Niente asili nido (o quasi) in una città di 240.000 abitanti? Nessun problema, ci pensa l’Esercito italiano a riconvertire gli spazi delle caserme in aule ove ospitare i futuri cittadini tutta patria e moschetto. Accade a Messina dove l’ufficio stampa della Brigata Meccanizzata “Aosta”, reparto d’elite delle forze armate italiane e NATO, fa sapere che mercoledì 18 dicembre 2019, presso la caserma “Crisafulli-Zuccarello” di viale Europa, il generale Bruno Pisciotta, comandante della Brigata e il sindaco Cateno De Luca “inaugureranno l’asilo nido Lupetto Vittorio, dal nome della mascotte dell’Esercito”. Continue reading


Europa: Filiali della Turkish Bank attaccate in solidarietà al Rojava e Giornata di Azione Internazionale per il Rojava, 14 dicembre

Tradotto da Anarchistworldwide

[17 ottobre 2019]
Berlino, Londra, Sofia, Amsterdam, Parigi. Abbiamo attaccato sedi della Turkish Bank (Işbank ) in queste città. Per compiere queste azioni abbiamo utilizzato il manuale della rete delle Cellule Rivoluzionarie (SRB), “Come cominciare l’evacuazione”. Il denaro della Turkish Bank supporta il terrorismo dello Stato turco. L’esercito turco sta uccidendo i civili. Hanno ucciso, ad esempio, una bambina chiamata Sara Yusuf Hüseyin. L’esercito turco, inoltre, sta uccidendo combattenti rivoluzionari in Rojava. Dobbiamo fermare tutto questo! Continue reading


La lingua non mente

Da Finimondo

Dall’arrivo di Hitler al potere nel 1933 fino alla capitolazione tedesca nel 1945, Victor Klemperer, professore di filologia all’Università di Dresda, tenne un diario segreto in cui raccontava la vita quotidiana di un ebreo tedesco durante il Terzo Reich.
Ma il vero soggetto dei suoi appunti era la nascita e la diffusione della lingua nazista — da lui ribattezzata LTI (Lingua Tertii Imperii): Lingua del Terzo Impero — una nuova lingua parlata da tutti, da Goebbels e dall’uomo della strada, dai carnefici della Gestapo e dalle loro vittime. Resistere alla tirannia di questa lingua avvelenata, disvelarne le menzogne e le aberrazioni, diventò per Klemperer più importante della stessa sopravvivenza.
Mescolando gli appunti di Victor Klemperer a filmati e registrazioni sonore dell’epoca, il documentario La lingua non mente di Stan Neumann mostra in quale modo il totalitarismo si insinui nelle menti, si stampi sulle bocche, si impadronisca dei corpi, giorno dopo giorno, infidamente. Continue reading


L’Italia e il Niger. A scuola di guerra…

di Antonio Mazzeo:

Quando la Cooperazione si veste di mimetica. L’Italia collabora con le attività di formazione militare nei paesi del G5 in Sahel.

Il sistema Italia prova a conquistarsi un posto al sole nell’Africa sub-sahariana. L’8 ottobre scorso, il Comando Operativo Interforze della Difesa ha firmato a Niamey una convenzione quadro con il Segretariato Permanente del “G5 Sahel”, l’organizzazione che dal 2014 vede gli Stati africani di Mauritania, Niger, Burkina Faso, Mali e Ciad cooperare congiuntamente in ambito strategico-militare nella regione del Sahel.
Grazie al nuovo accordo, l’Italia sosterrà le attività formative promosse dal “Collège de Défense du G5 Sahel”, la scuola di guerra con sede in Mauritania che ha il compito di formare i quadri militari delle forze armate saheliane. Primo step della partnership l’assegnazione al College di due ufficiali-docenti inquadrati nella MISIN, la Missione Bilaterale di Supporto in Niger che ha preso il via il 15 settembre 2018 e che, nelle dichiarazioni del Ministero della difesa, è “finalizzata a supportare l’apparato militare nigerino, concorrere alle attività di sorveglianza delle frontiere e rafforzare le capacità di controllo del territorio dei Paesi del G5 Sahel”. Continue reading


Appunti sulla guerra totale

Fra dinamiche di riarmo, contrazioni protezioniste e corsa alle materie prime, uno sguardo al sistema globale in cui si imbastiscono progetti di guerra sempre più espliciti e si tenta di far fruttare persino l’inevitabile crisi ecologica

L’ennesimo capitolo dello scontro fra Stato Islamico, Arabia Saudita e Stati Uniti colpisce al cuore l’economia di Riad,ovvero le installazioni petrolifere di SAUDI ARAMCO. Sullo Stretto di Hormuz e nel Golfo Persico si intrecciano e le rivalità fra capitalismi e Stati rivali che ambiscono a rafforzarsi come potenze regionali e gli scontri fra blocchi capitalistici a livello mondiale (Russia, Cina, USA, UE e l’emergente e contraddittorio espansionismo britannico). Continue reading


Operazione Renata: verso la seconda udienza (con probabile sentenza)

Giovedì 5 dicembre, a Trento, si terrà la seconda udienza del processo per l’operazione anti-anarchica detta Renata.
Probabilmente, sarà anche il giorno in cui arriverà la sentenza.
Riportiamo qui di seguito tutti gli appuntamenti dei prossimi giorni:

Mercoledì 4 dicembre ore 20.30, allo spazio anarchico El Tavan in via Torre Vanga 14 a Trento, incontro-dibattito:
Dalla legge Reale (1975) ai decreti sicurezza, cinquant’anni di legislazione “speciale”; appunti storico-sociali a cura del Centro di Iniziativa “Luca Rossi” di Milano Continue reading


Rimuovere il rimosso – piccolo contributo su repressione e solidarietà

tratto da roundrobin:

Cominciamo decisamente a perdere il conto. Le operazioni repressive contro gli anarchici si susseguono senza sosta: “Scripta manent”, “Panico”, “Scintilla”, “Renata”, “Prometeo”, “Lince”… Più l’arresto di Juan e Manu, di Amma, Uzzo e Patrick. Senza scordare l’“ordinaria amministrazione” di processi e condanne per singoli episodi di lotta,
le perquisizioni e lo stillicidio di misure cautelari, di detenzione domiciliare e di “misure di prevenzione”.
Un sistema articolato di strumenti giudiziari e polizieschi finalizzato a togliere dalle scatole quanti più compagni possibile e di isolarli anche all’interno del carcere. Se diamo una lettura complessiva, la natura sia “reattiva” sia “preventiva” della repressione emerge chiaramente. Continue reading


Roma semaforo rosso…fuoco

tratto da roundrobin:

Nelle ultime settimane abbiamo assistito ai disordini scoppiati in diverse parti del mondo.iraq,libano,egitto,ecuador,siria,cile colombia.in questi ed altri paesi le fiamme della rivolta appaiono ben lontane dall’esaurirsi costringendo così i governi ad adottare contromisure eccezionali come il dispiegamento degli eserciti per le strade.scenari del genere sono stati ampiamente previsti dal potere(come non pensare al rapporto Nato 2020).E noi invece?da cittadini del primo mondo forti dei nostri privilegi,come ci poniamo di fronte a tutto questo?in che modo possiamo intervenire provando ad essere incisivi e dare qualche segnale?concordiamo con quei compagni greci che hanno proposto la realizzazione di azioni conflittuali come maniera per dimostrare solidarietà a chi lotta. Continue reading


Genova – incendiata automobile

tratto da roundrobin:

I militari nelle strade di Genova,
a chi fanno la guerra?

La guerra non la si può comprendere se non la si vive con i propri sensi.
Vedere corpi mutilati, respirare l’odore acre del sangue o dello zolfo dei proiettili sparati,
il fracasso delle bombe che sventrano i palazzi o il contorcersi delle lamiere, è qualcosa che gran parte di noi occidentali nati dopo il secondo conflitto globale, siamo riusciti a vedere solo in tv.
Non abbiamo assolutamente idea di cosa possa significare avere la guerra in casa. Continue reading


Genova – 7 Dicembre: corteo contro Leonardo / Finmeccanica