Category Archives: Generale

Cagliari – Danneggiato veicolo di Nurjana Technologies

da Nobordersard:

Passano gli anni e la repressione colpisce ma le pratiche rimangono vive per chi ha voglia di lottare. Mettiamo i bastoni tra le ruote a chi guadagna con le tecnologie di guerra, da vendere agli eserciti che occupano la nostra terra.
La notte del 12 novembre sono state tagliate le gomme di un veicolo Nurjana e sopra gli è stato scritto “complici delle guerre”.
In solidarietà agli indagati dell’operazione Lince e a coloro per cui è stata chiesta la sorveglianza speciale.


A scuola di guerra e di antisommossa: assistono i bimbi delle elementari

da zero in condotta:

28 Ottobre 2019

Settanta alunni di una primaria di Bologna dopodomani saranno portati in un’area di addestramento dell’Esercito per fare da spettatori a una simulazione militare, che comprenderà l’allestimento di un convoglio che trasporta armi e il respingimento di una folla di manifestanti.

Bambini imparate: così si fa la guerra e, non si sa mai, così si mettono in pratica le tecniche antisommossa per tenere a bada la popolazione scontenta. Sembra incredibile, ma sono queste le scene a cui dovranno assistere 70 piccoli alunni della scuola elementare Marella di Bologna. Succederà dopodomani nell’area di addestramento della caserma Montezemolo, a Castel Maggiore, in occasione di un’esercitazione del reggimento Genio ferrovieri. Continue reading


Una presa di coscienza senza pratica rimane monca

Il 10 Agosto sul giornale «Il Manifesto» uscì un appello dal titolo “Per una nuova obiezione di coscienza”. Vari giornalisti, avvocati, docenti, si appellavano alle coscienze dei militari, poliziotti, dipendenti pubblici invitandoli a portare avanti il valore dell’obiezione di coscienza rispetto alle politiche migratorie portate avanti dal governo giallo-verde.

Nel 2004 è finito il servizio di leva obbligatorio, al tempo in migliaia decisero di non impugnare le armi, decine decisero di disertare completamente gli obblighi di Stato finendo anche in galera.
Ora che il governo è cambiato in giallo-rosso ci sembra che poco sia cambiato, Di Maio ha appena deciso di andare in Tunisia, fresca di elezioni, per prendere accordi sui rimpatri; in Grecia decine di migliaia di persone si ribellano contro il trattamento inumano nei campi; Continue reading


Un trucco in cui non cadiamo

Qualche mese fa il Parlamento italiano ha dato lo stop all’esportazione di armi all’Arabia Saudita e agli Emirati Arabi Uniti rispetto alla vendita di bombe costruite a Domusnovas in Sardegna dall’azienda tedesca Rwm. Tale scelta, dovuta alla guerra contro lo Yemen, vale solo per gli armamenti “pesanti” e non per le armi “leggere”.

Ora per i lavoratori sardi si prospettano 1600 posti di lavoro a rischio (di questo argomento, e della presa di posizione degli operai in merito alla produzione bellica, abbiamo già parlato su questo blog Lettera dei lavoratori RWM, qualcuno ha ancora voglia di chiamarli vittime?.
Vogliamo soffermarci sulla posizione ipocrita dell’Italia in campo internazionale.

Allo Stato interessa poco degli operai, e poco potrà fare la Regione Sardegna per loro: il problema del lavoro nelle zone del Sulcis-Iglesiente va ben al di là della singola fabbrica, e ben altre risposte ci vogliono che interpellare il ministro degli Esteri attuale.
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Cagliari – Tagliate reti militari

tratto da nobordersard:

Taglio delle reti alla Sella del Diavolo: comunicato di A Foras
Dalla spiaggia del poetto fino a Cala Mosca e alla cima della Sella del Diavolo una grossa parte del territorio comunale di Cagliari è interdetta alla popolazione. A questa si aggiungono un gran numero di strutture militari, alcune delle quali sono attualmente in uso da parte dell’esercito italiano mentre altre sono oggi inutilizzate ma mai restituite al libero utilizzo dei cagliaritani.
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Genova – volantino distribuito in occasione del festival della scienza


Kiev, Ucraina: Attacco contro antenne per la telefonia mobile di Lifecell/Turkcell, in solidarietà con la lotta in Kurdistan (11/11/2019)

tratto da insuscettibilediravvedimento:

(11/11/2019)

Solidarietà con la lotta in Kurdistan: due antenne per la telefonia mobile gestite da Lifecell/Turkcell sono state distrutte nella regione di Kiev.

Nell’ottobre del 2019 lo Stato turco ha invaso la Siria settentrionale. L’obiettivo di questa aggressione era la Federazione Democratica della Siria settentrionale e orientale (nella regione del Rojava). Per colpa dei governanti il sangue viene versato di nuovo e persone pacifiche soffrono e muoiono. La finalità del presidente della Turchia, Erdogan, è quella di distruggere l’autonomia rivoluzionaria dei curdi siriani. I rivoluzionari del Kurdistan costruiscono una società popolare autogestita senza stato. E il Rojava è divenuto un esempio e un modello per i curdi in Turchia. Ecco perché il «sultano turco» ha iniziato una guerra. Continue reading


Manifesto di solidarietà per gli indagati dell’Operazione Lince

da Nobordersard

Il 3 dicembre 2019 si terrà l’udienza per le sorveglianze speciali richieste per cinque compagni-e che hanno partecipato alle lotte antimilitariste in Sardegna. Oltre alle iniziative legate più strettamente a questa data, di cui abbiamo già parlato (Tre giornate antimilitariste), riportiamo qui di seguito un contributo sull’operazione Lince, andato in onda su Radiocane:

https://radiocane.info/operazione-lince/


Namur, Belgio: Sull’esercitazione militare “Celtic Uprise” (18-25 settembre 2019)

Da Insuscettibili di ravvedimento
Da decenni la Francia è uno dei principali fornitori di ordigni di morte ai quattro angoli del mondo. Con un fiorente complesso militare-industriale, conduce regolarmente guerre, sostiene truppe irregolari (come quelle del generale Haftar in Libia) e si addestra anche sul proprio suolo… o su quello dei suoi vicini. Continue reading


Da Kirkuk a Qamishlo, l’Isis colpisce e rivendica

Da NenaNews, 12 novembre 2019

Daesh c’è ancora: feriti cinque soldati italiani, uccisi sette civili e un prete nel nord est siriano. Il contingente italiano conta in Iraq un massimo di 1.100 unità, dubbi sul ruolo dei reparti speciali. I carabinieri addestrano la polizia, 30mila agenti dal 2015 a oggi «a presidio della legalità». Ovvero i reparti anti-sommossa che stanno reprimendo le proteste popolari

Uno degli attentati di Daesh a Qamishlo


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