di Antonio Mazzeo
Category Archives: Progetti di guerra messi a nudo
Obiettivo Somalia per gli aerei senza pilota USA
Un battaglione logistico per US Army Africa Vicenza
Fincantieri e il business di guerra africano
Al referendum con 2 reattori nucleari USA nel Golfo di Napoli
di Antonio Mazzeo
Due pericolosissimi reattori nucleari con una potenza di 194 MW a presidio del voto referendario dei napoletani. Da sabato 11 giugno sono approdate nel Golfo di Napoli le unità navali USA componenti il George H.W. Bush Carrier Strike Group, la task force navale salpata un mese fa dal porto di Norfolk (Virginia) e diretta dalla USS George H.W. Bush, l’ultima portaerei della classe “Nimitz”, una delle più grandi imbarcazioni militari mai costruite nella storia, 333 metri di lunghezza, 77 di larghezza e un peso di 104.000 tonnellate. I due reattori nucleari che consentono la propulsione della portaerei sono del tipo A4W (dove A sta per Aircraft Carrier Platform, 4 per quarta generazione e W per Westinghouse Electric, la società statunitense produttrice) e hanno un’autonomia di circa 20 anni. Continue reading
Quattordici nuovi radar in Italia per le guerre NATO
di Antonio Mazzeo
Nuovi impianti radar per potenziare la rete operativa dell’Aeronautica militare italiana ed integrarla ancora di più nella catena di comando, controllo, comunicazione ed intelligence dell’Alleanza atlantica. Dodici sistemi Fixed Air Defence Radar (FADR) RAT31-DL sono stati commissionati alla Selex Sistemi Integrati, società del gruppo Finmeccanica, e sono in via d’installazione in altrettanti siti dell’AMI sparsi in tutta Italia. Ad essi si aggiungeranno anche due sistemi configurati nella versione mobile DADR (Deployable Air Defence Radar) che saranno consegnati entro il 2013.
“Si tratta di un progetto dall’alta valenza tecnica, importante per la sicurezza aerea nazionale e necessario per migliorare la nostra efficienza militare”, ha spiegato il generale Mario Renzo Ottone, comandante del COA, il Comando Operazioni Aeree nazionali e del Combined Air Operations Center della NATO, di stanza a Poggio Renatico (Ferrara). “Il FADR costituisce la struttura portante del programma con cui l’Aeronautica militare ha avviato la sostituzione dei propri sistemi di sorveglianza aerea per rendere disponibili le frequenze necessarie all’introduzione della nuova tecnologia Wi-MAX (Worldwide Interoperability for Microwave Access) di accesso internet ad alta velocità in modalità wireless”. Continue reading
Partnership Italia-Israele nel nome delle armi
di Antonio Mazzeo
Peggior giorno non poteva scegliere il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per recarsi in Israele a ricevere il Dan David, il premio da un milione di dollari che il finanziere a capo del colosso internazionale delle apparecchiature fotografiche per fototessera (Photo-Me International Plc), riconosce annualmente ai vip distintisi nella “difesa dei valori universali della giustizia, della democrazia e del progresso”. La consegna del mini Nobel è avvenuta il 15 maggio a Tel Aviv nell’intervallo tra un incontro con il presidente Shimon Peres e quello con il premier Benjamin Netanyahu, mentre alla frontiera di Israele con il Libano e la Siria era in atto la feroce repressione dei manifestanti che commemoravano la Nakba, il giorno della “catastrofe” del 1948 quando con la creazione dello stato d’Israele, decine di migliaia di palestinesi furono costretti ad abbandonare la regione nativa. Almeno una ventina le persone uccise dall’esercito, ancora una strage che per l’ennesima volta non ha turbato l’élite politica ed economica italiana che insegue lucrosi affari con le imprese israeliane. Continue reading
Decollano da Sigonella i Predator contro la Libia
di Antonio Mazzeo
Operano da Sigonella gli aerei senza pilota UAV MQ-1 Predator che il Pentagono ha destinato per le operazioni di bombardamento in Libia. La notizia, filtrata nei giorni scorsi su alcuni quotidiani statunitensi, ha trovato l’autorevole conferma dell’International Institute for Strategic Studies (IISS) di Londra. Secondo l’ultimo rapporto del centro studi sulle unità alleate impegnate nell’operazione “Unified Protector”, meno di una settimana fa due squadroni dell’US Air Force con velivoli Predator sono stati schierati nella base siciliana. Un drone è stato utilizzato la prima volta sabato 23 aprile per distruggere una batteria di missili libici nei pressi del porto di Misurata; un secondo raid è stato sferrato invece a Tripoli nella tarda mattinata del 24 contro un sistema anti-aereo “SA-8”. Quest’ultimo attacco avrebbe subito un ritardo sulla tabella di marcia stabilita dagli operatori di terra del Predator. “Nei pressi della postazione missilistica sorge un campo di calcio dove era in corso un incontro di football tra numerosi civili”, riporta una nota del comando NATO per le operazioni di guerra in Libia. “L’attacco è stato eseguito solo dopo che tutte le persone si erano allontanate dall’area suddetta”. Continue reading
Golfo di Augusta sempre più a rischio Chernobyl-Fukushima
di Antonio Mazzeo
Gli abitanti del polo chimico e petrolifero di Augusta-Melilli-Priolo, in provincia di Siracusa, sanno di vivere in una delle aree più a rischio e inquinate d’Italia. Lo chiamano giustamente il “golfo della morte”. Alle spalle, le grotte e le cave naturali dei monti Climiti, per decenni depositi delle armi chimiche in dotazione alle forze armate italiane e statunitensi. Sulla costa, selve di ciminiere, raffinerie e oleodotti: hanno avvelenato le acque e i fondali con arsenico, mercurio, metalli pesanti, diossine, idrocarburi e scorie cancerogene. Infine il porto, uno dei più grandi d’Italia, 6,8 km di pontili dove si movimentano annualmente oltre 31,5 milioni di tonnellate di prodotti petroliferi. Un’area del complesso è off limits: serve per gli attracchi delle unità della marina militare impegnate nei pattugliamenti del Canale di Sicilia e per rifornire di carburante e munizioni la VI Flotta USA e le navi da guerra degli alleati NATO. Con la guerra alla Libia il via vai militare si è fatto ancora più intenso ed è sempre meno raro osservare nel golfo le minacciose sagome dei sottomarini nucleari delle classi “Ohio” e “Los Angeles” della US Navy, quelli che hanno sferrato gli attacchi con centinaia di missili da crociera “Tomahawk” all’uranio impoverito. Presenze dall’insostenibile impatto ambientale che mettono ancora più a rischio la sicurezza e la salute della popolazione, ignara – stavolta – di convivere a fianco di reattori simili a quelli della famigerata centrale di Chernobyl. Continue reading
Catania-Fontanarossa per la guerra contro la Libia
di Antonio Mazzeo
C’è chi chiede più aerei, più missili e più bombe, chi vorrebbe lo sbarco dei marines e l’intervento delle forze terrestri. Tutti in ordine sparso, il coordinamento tra i comandi è scarsissimo e le divisioni in ambito NATO si fanno giorno per giorno sempre più evidenti. E alla fine, la “coalizione dei volenterosi” in guerra contro la Libia rischia di trasformarsi in un’armata Brancaleone alla nuova crociata del XXI secolo.
Ne sanno qualcosa le forze armate svedesi, tornate ad una missione militare in Africa dopo un’assenza di mezzo secolo (l’ultima volta si era trattato del Congo negli anni ’60). Dopo l’invio a Sigonella di otto caccia multiruolo JAS 39 “Gripen” (Grifone) e la partecipazione alle attività d’interdizione aerea nei cieli di Tripoli e Bengasi, finite le scorte di combustibile, la Swedish Air Force ha scoperto che i velivoli non sono omologati all’uso del carburante in dotazione agli aerei della marina e dell’aeronautica militare USA ospitati nella base aeronavale siciliana. Stop alle operazioni, dunque, e caccia a terra fino a quando non è stata trovata una soluzione d’emergenza. Le autorità italiane hanno consentito ad un aereo cisterna TP 84 (versione scandinava dell’aereo da trasporto C-130 “Hercules”) di utilizzare le piste dell’aeroporto di Catania-Fontanarossa per rifornirsi di carburante presso la locale stazione Agip. Con buona pace degli attoniti passeggeri che s’interrogano sulla conversione alla guerra di quello che è il principale scalo siciliano e il terzo in Italia come volume di traffico. La Sicilia dunque sempre più trampolino di guerra alla Libia: agli attacchi dei reparti di volo USA e NATO erano già stati destinati Sigonella, Trapani-Birgi e Pantelleria. Adesso c’è pure Fontanarossa… Continue reading
US AFRICOM e i Marines per la guerra contro la Libia
di Antonio Mazzeo
Washington annuncia la propria disponibilità a cedere a Francia e Gran Bretagna la leadership nella conduzione della guerra contro la Libia ma potenzia intanto il proprio dispositivo militare nel Mediterraneo. La forza anfibia di pronto intervento Bataan ARG salperà entro 48 ore dalla costa atlantica degli Stati Uniti d’America per raggiungere le unità navali già impegnate nelle operazioni di bombardamento contro il regime di Gheddafi. “La task force sarà attiva sin dalla prossima settimana”, ha affermato il portavoce del comando della II Flotta della marina militare statunitense. “La Bataan ARG opererà a supporto del piano d’intervento USA ed internazionale associato alla crisi in Libia ed è preparata a condurre missioni che vanno dalla presenza navale avanzata alle operazioni di sicurezza marittima, alla cooperazione di teatro e all’assistenza umanitaria”. Continue reading