Category Archives: Solidarietà

Incendio Polo tecnologico Erzelli di Genova

Tratto da https://roundrobin.info/2021/06/incendio-polo-tecnologico-erzelli-di-genova/

Incendio Polo tecnologico Erzelli di Genova

riceviamo e diffondiamo:

Questa è un’epoca dove prevale incessante il trionfo della scienza, della tecnologia e della tecnica. Tutto ciò non significa che ci troviamo in un mondo fantascientifico o visionario, ma che, nella cruda realtà, la scienza dopo aver fedelmente solo servito la politica (lo Stato) e l’economia (il capitale), ora è diventata motore trainante del nuovo assetto produttivo ed economico. Fino alla metà del ‘900 forniva i mezzi propagandistici (TV,radio, stampa), quelli repressivi(armi) allo Stato e i mezzi di produzione industriale che hanno ridotto la manodopera. Dalla metà del secolo scorso in poi, il potere della scienza è cresciuto sempre più fino ad invadere ogni aspetto della nostra vita e attraverso bio-nano tecnologie, della vita stessa.

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I giovani palestinesi stanno guidando una rivolta per porre fine all’apartheid israeliano

Tratto da https://ilrovescio.info/2021/05/24/i-giovani-palestinesi-stanno-guidando-una-rivolta-per-porre-fine-allapartheid-israeliano/

Sulla sollevazione palestinese dei giorni scorsi contro il colonialismo israeliano – che ha portato, oltre a manifestazioni e scontri dentro gli stessi confini israeliani, al più vasto sciopero generale dei lavoratori palestinesi dal 1939 –, pubblichiamo questo interessante articolo uscito negli Stati Uniti. I suoi punti di forza stanno, a nostro avviso, nel parallelo tra la sollevazione palestinese e la rivolta scoppiata negli USA dopo l’assassinio di George Floyd, e nella consapevolezza che istituzioni strutturalmente razziste non sono riformabili. Il punto debole è invece una certa illusione che quelle istanze di rivolta possano essere rappresentate da qualche politico democratico dentro il Campidoglio.

Per quanto riguarda le tante manifestazioni di solidarietà con i palestinesi in lotta che si sono svolte in Italia – senz’altro la mobilitazione di piazza più ampia dall’Emergenza Covid-19 in avanti –, i due elementi più significativi ci sono sembrati l’ampia partecipazione di giovani e giovanissimi immigrati ai cortei e gli scioperi-blocchi delle armi in partenza per Israele nei porti di Ravenna, Livorno e Napoli (senz’altro stimolati da quelli avvenuti tempo fa nel porto di Genova contro le armi saudite). Unire la solidarietà internazionalista alle lotte contro il razzismo di Stato qui e colpire direttamente gli interessi sionisti. Ciò che non ha ancora preso consistenza – superando assai di rado la forma dell’attività di controinformazione e di denuncia – è la pratica del sabotaggio delle tante collaborazioni delle università italiane con l’accademia e l’esercito israeliani. La promozione internazionale del proprio apparato high-tech – forgiato letteralmente sulla pelle dei palestinesi – è un centro nevralgico dell’economia israeliana. Colpirne i gangli darebbe all’internazionalismo un po’ di quella concretezza di cui ha terribilmente bisogno.

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Messico: Attacco esplosivo contro la banca delle Forze armate

Messico: Attacco esplosivo contro la banca delle Forze armate

Dopo mezzanotte..

Qualche minuto appena dopo mezzanotte, il 23 maggio 2021, abbiamo piazzato un dispositivo esplosivo composto di polvere nera e gas butano, per distruggere gli impianti di Banjèrcito [una banca che appartiene alle forze armate del Messico, NdAtt.] situata al 7700 di Calzada del Hueso, nel settore di Tlapana, Città del Messico, obiettivo che abbiamo completamente raggiunto.

L’abbiamo fatto perché…

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Venti attacchi incendiari ad Atene e Salonicco da parte dei Nuclei di Azione Diretta (Grecia, maggio 2021)

Venti attacchi incendiari ad Atene e Salonicco da parte dei Nuclei di Azione Diretta (Grecia, maggio 2021)

In Grecia una serie di azioni hanno colpito innumerevoli strutture, edifici e veicoli di entità ed esponenti del capitale e dello Stato greco: venti attacchi incendiari sono avvenuti ad Atene e a Salonicco. Le azioni sono state rivendicate dai Nuclei di Azione Diretta con un lungo comunicato pubblicato nel sito internet Athens Indymedia il 15 maggio. Nel testo, intitolato “Proposta pubblica sulla creazione di una rete per la violenza rivoluzionaria”, i compagni fanno riferimento al percorso intrapreso dai Nuclei ed esortano ad agire: «Compagni, vi invitiamo al nostro fianco per rafforzare lo sguardo che punta dritto al nemico. Per assumere collettivamente la responsabilità politica – e il peso storico che ne deriva – che esacerberà la guerra contro qualsiasi potere. Con l’organizzazione alla base e l’unità nella pratica, alimentiamo il dialogo rivoluzionario attraverso la propaganda offensiva, coordiniamo le nostre forze e rafforziamo la lotta. Compagni in lotta, vi invitiamo a creare nuovi Nuclei di Azione Diretta».

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Cosa ci aspetta….

Riceviamo e diffondiamo:

 

Cosa ci aspetta….

Il 27 aprile presso il Tribunale di Genova – dislocato ai Magazzini del Cotone – inizierà il processo per i fatti di piazza Corvetto del 23 maggio 2019. Cinquanta imputati sono accusati, a vario titolo, di essersi opposti al comizio elettorale di Casa Pound, e alle guardie che lo difendevano. Crediamo sia necessario e doveroso difendere e rivendicare il significato di quella giornata di lotta, riportarla in strada, proprio per impedire il tentativo della Questura e della Procura di rinchiuderla nelle anguste aule di tribunale. Vogliamo ribadire a chiare lettere che a Corvetto c’eravamo tutti e tutte e che i 50 antifascisti a processo non saranno lasciati soli.

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Genova: Solidarietà è lotta

Solidarietà è lotta

Il 24 febbraio la Digos Genovese ha perquisito 5 aderenti al Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali (CALP) e a “Genova Antifascista”. L’ipotesi investigativa della Questura è quella dell’associazione a delinquere (art. 416) finalizzata a contrastare la presenza fascista in città e il traffico di armi nel porto di Genova, con particolare riferimento alla lotta contro il transito delle navi della compagnia saudita Bahri, con il suo carico di armamenti destinati alle guerre.

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Fuochi di guerra e fiamme di libertà

Fuochi di guerra e fiamme di libertà

Il 22 febbraio 2021 vengono processati a Trento 7 anarchici per “terrorismo”, alcuni di loro con l’accusa di aver dato alle fiamme e completamente distrutto nella primavera del 2017 il laboratorio CryptoLab dell’Università di Trento. Accanto al muro annerito viene ritrovata la scritta: “CryptoLab ricerca per la guerra”.

Sul sito di presentazione del laboratorio (non più fruibile in tutte le sue parti, guarda caso) si parlava esplicitamente di crittografia “per uso militare” e il curriculum di Massimiliano Sala, il docente che coordina il laboratorio, non lascia dubbi: nel 1996 è stato “Guardiamarina con compiti di ricerca”, per poi collaborare con il centro di ricerca della Difesa ORMEDIFE, dal 2003 al 2007 con STMicroelettronics – azienda impegnata in produzioni per la Difesa e l’aerospazio –, dal 2010 fino ad almeno il 2017 con TELSY nel campo della crittografia, col Ministero della Difesa nella crittoanalisi, con la Presidenza del Consiglio dei Ministri sempre nel campo della crittografia. Tra il settembre 2013 e l’agosto 2016 FBK e Cryptolab hanno collaborato con Thales Alenia Space del gruppo Finmeccanica, uno dei maggiori produttori di armamenti al mondo. La Thales ha fabbricato, tra l’altro, i droni impiegati nei bombardamenti in Afghanistan.

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Considerazioni sull’udienza per le sorveglianze speciali e sull’inizio del processo per l’Operazione Lince.

Considerazioni sull’udienza per le sorveglianze speciali e sull’inizio del processo per l’Operazione Lince.

Il 19 gennaio si è svolta l’udienza per le cinque sorveglianze speciali richieste dal Pm Guido Pani a carico di altrettanti compagni sardi. La proposta venne avanzata nell’estate 2019 e notificata a ottobre dello stesso anno, a distanza di tre settimane dalla notifica della chiusura indagini dell’operazione Lince, nella quale gli stessi cinque compagni venivano indagati per 270bis. Il gioco del PM è stato ovviamente scorretto e intriso solo di logica poliziesca, io ti indago per terrorismo, quindi tu sei pericoloso, quindi sempre io richiedo la sorveglianza speciale.

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Lipsia (Germania): incendiate jeep dell’esercito

Lipsia (Germania): incendiate jeep dell’esercito

de.indymedia.org / 1° gennaio 2021

[traduzione da attaque.noblogs.org]

Nella tarda serata del 31 dicembre 2020, abbiamo incendiato sette jeep della Bundeswehr [esercito tedesco], sul parcheggio della Mercedes a Lipsia-Schönefeld. L’esercito merita la nostra attenzione in quanto cassetta degli attrezzi della repressione statale, al pari delle altre istituzioni colpite, questi ultimi anni, in occasione di San Silvestro.
Numerosi argomenti validi posso essere richiamati per criticare la Bundeswehr: fa la guerra («missioni di forza all’estero»). È concepita per far rispettare, con la forza, gli interessi dello Stato tedesco nel mondo intero. Si tratta di una struttura autoritaria, piena di reti di destra e caratterizzata da rapporti machisti. Con la piattaforma militare dell’aeroporto di Lipsia-Halle, la città di Lipsia, che aspira a una buona reputazione, dispone anche di una struttura militare che può operare nel mondo intero.

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Solidarietà ai compagni/e indagati/e

Tratto da https://www.facebook.com/Bolzano-Antimilitarista-1644362495794034/?hc_ref=ARS8dzm73cNB7-KM94PWVcFLfXOCG3-WJJ01K4bScDfwPCdW1awsyQrtw1x5_3mNscg&fref=nf&__tn__=kCH-R

 

SOLIDARIETÀ AI COMPAGNI/E INDAGATI/E

Pubblichiamo l’appello dell’assemblea degli indagati e solidali dell’Operazione Lince. Condividiamo e partecipiamo in massa!

CONTRO LE BASI, AZIONE DIRETTA

Questo slogan ha animato le lotte antimilitariste tra il 2014 e il 2017. Ora lo Stato presenta il conto.

Il 27 gennaio inizierà il processo per l’Operazione Lince, con 45 indagati di cui 5 per 270bis, associazione sovversiva con finalità di terrorismo, proprio per queste lotte.

Il 19 gennaio ci sarà l’udienza per la Sorveglianza Speciale per gli stessi 5 indagati per terrorismo.

A bloccare la macchina della guerra c’eravamo tutti e tutte. Non lasciamo soli i nostri compagni e le nostre compagne indagate.

Il 19 gennaio, alle ore 9, fronte Tribunale di Cagliari.

Il 27 gennaio, alle ore 9, fronte Tribunale di Cagliari.

Contro le basi tanti modi, un’unica lotta.

Indagati e Solidali