Cannibalismo coloniale

Riceviamo e diffondiamo:

http://www.nicolettapoidimani.it/?p=1501

Cannibalismo coloniale

Non c’è nessun su o giù nello spazio esteriore della terra, dunque il nord come “su” e il sud come “giù” sono definizioni puramente arbitrarie. La rappresentazione dell’Europa e dell’America che stanno in alto sulle carte geografiche e sui mappamondi, e che è universalmente familiare, è solo un espediente visuale per rafforzare l’idea che è giusto e appropriato che la gente bianca stia sopra, domini il mondo. Per ri-orientarvi, ruotate le carte geografiche e i mappamondi di 180 gradi. Amoja Three Rivers

L’altro giorno al supermercato volevo comprare gli agretti, gustosissimi e fondamentali per il loro apporto di minerali e vitamine.

Conoscevo da decenni il loro nome popolare: le ‘barbe di frate’. Ma non ne conoscevo la versione coloniale e proprio in quella mi sono imbattuta: Erbette Negus!

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Aggressione al Venezuela

Riceviamo e pubblichiamo:

Aggressione al Venezuela

Junge Welt 8 maggio 2020

Otto morti e almeno 13 arresti – questo è il saldo dell’ “Operation Gideon” (*). Sulla base di un tentativo di invasione dell’ultra-destra, in alleanza con mercenari in Venezuela, vengono alla luce sempre più dettagli. Maduro, presidente del Venezuela, in conferenza stampa ha esposto ogni nuovo particolare sul tentativo di invasione contro il Venezuela.

Domenica (3 maggio) è stato respinto un tentativo di sbarco in Colombia di motoscafi veloci diretti verso la costa-nord del Venezuela. Nello scontro a fuoco sono stati uccisi otto invasori, due gli arrestati. Lunedì è fallito un altro tentativo di invasione. Pescatori locali hanno arrestato otto uomini e altri tre nei giorni seguenti.

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Rojava: Situazione bellica e sanitaria in tempo di Covid-19

Pubblichiamo questa intervista fatta ad un compagno rappresentante dell’Ufficio d’Informazione del Kurdistan in Italia a riguardo alla situazione a Nord della Siria dove oltre all’ulteriore aumento dei problemi sanitari riguardo alla propagazione del coronvirus, le operazioni belliche della Turchia continua incessantemente in quei territori, creando ancora più instabilità nella regione già allo stremo per la guerra in corso da mesi. Mentre i media parlano solo e soltanto dei problemi economici per l’industria nazionale, dei comportamenti “irresponsabili” delle persone nei territori in cui viviamo, la guerra, quella vera è scomparsa dagli schermi.

In Rojava continuano le operazioni belliche nonostante la pandemia globale. Lo scorso 30 aprile un attentato ha scosso la città di Afrin, occupata da due anni da milizie turche e islamiste, provocando 46 morti. La Turchia continua la sua politica di accerchiamento dell’esperienza confederale cercando di spezzare i collegamenti tra i cantoni della Federazione Democratica della Siria del Nord. Nel frattempo, sale il numero di rifugiati che trovano asilo nella Federazione, al momento oltre 600.000. Per ora non si registra un’epidemia diffusa da Covid-19, ma la situazione è fragile e le condizioni igienico-sanitarie non sono buone.

Per ascoltare l’audio: https://www.ondarossa.info/redazionali/2020/05/rojava-situazione-bellica-e-sanitaria


Gli artigli dei militari italiani e Usa sulla didattica a distanza ai tempi del Coronavirus

Riceviamo e diffondiamo:

Gli artigli dei militari italiani e

Usa sulla didattica a distanza ai tempi del Coronavirus

di A. Mazzeo

Non sarà certo la pandemia da coronavirus a porre un freno all’invasivo processo di militarizzazione del sistema scolastico. Scuole chiuse sino alla fine dell’anno? Nessun problema: anche l’Esercito ricorrerà alla didattica a distanza per mantenere stretti i legami con istituti e studenti e portare a termine nel migliore dei modi i propri programmi di formazione interdisciplinare e indottrinamento cultural-militare.

Sarà ancora una volta la Sicilia a fare da battistrada della fase 2.0 della partnership scuola-forze armate.

Dal 30 aprile scorso, i bersaglieri del 6° Reggimento della Brigata “Aosta” con sede a Trapani hanno avviato una serie di videoconferenze di orientamento e informazione per l’arruolamento nell’Esercito Italiano. “Personale specializzato Infoteam dell’unità hanno incontrato virtualmente studenti e insegnanti dell’Istituto Tecnico Economico e per il Turismo Giuseppe Garibaldi di Marsala, attraverso le piattaforme informatiche per la didattica a distanza utilizzate dal Ministero dell’Istruzione durante questo particolare periodo”, annuncia l’Ufficio stampa della Brigata Meccanizzata “Aosta”, reparto d’élite e di pronto intervento in ambito Nato di stanza in Sicilia. “Gli incontri, programmati ed organizzati dal Comando Militare Esercito e destinati agli Istituti Scolastici che hanno aderito al programma nell’arco temporale dell’anno scolastico, si prefiggono lo scopo di fornire agli studenti, oltre a elementi di legalità ed educazione civica, tutte le informazioni sull’arruolamento e gli sbocchi professionali nella Forza Armata”. Continue reading


Disarmare

Tratto da https://finimondo.org

Gli Stati si armano. Anzi, sviluppano e moltiplicano i loro armamenti da guerra. La guerra si prepara nella pace. Le nazioni attualmente sono in stato di pace. Ma la pace apparente d’oggi è molto più pericolosa e minacciosa della guerra di ieri. È un periodo di pace in cui non si pensa e non si lavora che per scatenare e potenziare la prossima guerra. Tutti gli Stati vogliono e preparano la guerra. Tutti i governanti e tutti i militarismi pensano alla guerra. A che servirebbero gli eserciti se non si dovessero fare più guerre? Tutti i popoli lavorano febbrilmente per la guerra. 

A chi è utile la guerra? Alle dinastie, alle caste militari, ai finanzieri, ai capitalisti, ai fornitori.

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Quel poligono di guerra in Sicilia a due passi dal cimitero di mafia

Tratto da https://antoniomazzeoblog.blogspot.com

Pubblicato il 20.04.2020

Martedì 21 aprile e poi mercoledì 29; martedì 12 e giovedì 21 maggio; mercoledì 3 e il 16, 17 e 18 giugno. Sono le prossime date dei war games del Reggimento Artiglieria Terrestre “Peloritani”, del 5° Fanteria “Aosta” e del Reparto Comando “Aosta” dell’Esercito italiano nel poligono Santa Barbara nei comuni di Tripi e Novara di Sicilia, sulla fascia tirrenica della provincia di Messina. E’ quanto si evince dall’ordinanza emessa dal generale Maurizio Angelo Scardino del Comando Militare Esercito “Sicilia” che dispone il cronogramma delle esercitazioni a fuoco dei reparti militari per il primo semestre 2020. Analoghe esercitazioni di “tiro con armi individuali, di reparto e lancio bombe a mano” nella zona di Santa Barbara sono state svolte il 22, 23 e 29 gennaio; il 12, 19, 20 e 26 febbraio; il 18 e 19 marzo e dall’1 al 16 aprile scorso, nonostante l’emergenza coronavirus abbia colpito pesantemente proprio il capoluogo dello Stretto dove hanno sede i reggimenti dell’“Aosta” impegnati nelle esercitazioni.

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La Nave dei folli: Episodio 3

La genesi della cibernetica risale alla seconda guerra mondiale.

Come Claude Shannon, che nel 1948 scriverà “Teoria matematica della comunicazione”, e Alain Turing, uno dei fondatori dell’informatica, molti padri della cibernetica hanno partorito le loro idee nel contesto bellico. Arruolato dal governo USA nel progetto AA Predictor, lo scienziato americano Norbert Wiener ha l’incarico di sviluppare con alcuni colleghi un dispositivo servomeccanico di contraerea in grado di prevedere su base probabilistica i movimenti del nemico.

Wiener non partecipò al Progetto Manhattan, il gigantesco programma statunitense per produrre l’arma nucleare che ha mobilitato circa centomila tra scienziati e tecnici, ma nel dopoguerra collaborerà strettamente con alcuni dei suoi più convinti sostenitori e artefici, in primis John Von Neumann, uno dei padri dell’imminente computer, che calcolò a quale altitudine dovesse scoppiare l’ordigno su Hiroshima e Nagasaki in modo da provocare il maggior numero di vittime.

In uno scritto di quegli anni, Wiener paragonava il comportamento umano alla retroazione, ovvero a un dispositivo servomeccanico, unificando nello stesso sistema basato sull’informazione uomo e macchina, in questo caso il pilota e il suo velivolo. Sottoposto alle condizioni fisiche e psicologiche più estreme, dunque, il soldato rappresenta un oggetto di studio privilegiato sul funzionamento della macchina umana ed è a tutti gli effetti il primo modello di cyborg.

Per scaricare l’audio:

scarica l’mp3

Riferimenti Episodio 3

  • How to Destroy Angels, Parasite (Welcome Oblivion, 2013)
  • Stanley Kubrick, Full Metal Jacket (1987)
  • Naief Yehya, Homo cyborg (2001)
  • Tuxedomoon, Crash! (Half Mute, 1980)
  • Michael Radford, Orwell 1984 (1984)
  • The Doors, The End (The Doors, 1967)
  • Francis Ford Coppola, Apocalypse Now (1979)
  • Transglobal Underground, Radio Unfree Europe (Impossible Broadcasting, 2004)
  • Didier Dulieux et Eric Boccalini, Le chant des baleines (Ho Ho)
  • Can, Quantum physics (Sun over Babaluma, 1974)
  • Werner Herzog, Dove sognano le formiche verdi (1984)
  • Kalashnikov Collective, Una guerra senza fine (L’Algebra Morente Del Cielo, 2015)

Genova: Al porto una nave saudita con materiale bellico

Tratto da http://www.ondarossa.info

Lo scorso 17 aprile, in piena pandemia, una nave della flotta saudita Bahri ha attracca a Genova con a bordo armi o equipaggiamento militare. La denuncia dei portuali genovesi, da anni in prima linea contro il traffico di armamenti nel loro scalo: «Sembra siano carri armati Ercules 882, prodotti negli Stati uniti. Potrebbero essere diretti in Arabia saudita, Kuwait o Marocco. O forse in Turchia: il prossimo scalo previsto è Iskenderun».

Il Collettivo autonomo lavoratori portuali (Calp) sottolinea come, in tempo di Covid-19, «molte categorie sono costrette a rischiare il contagio per non fermare la produzione e distribuzione di generi di prima necessità» in cui certo non rientrano gli armamenti.

Ne parliamo con Christian, lavoratore portuale di Genova.

Per ascoltare l’intervista: https://ia801506.us.archive.org/32/items/ror-200422_1159-1211-/ror-200422_1159-1211-.ogg


ANDRÀ TUTTO BENE! Comunicato del CALP di Genova

Dalla pagina FB del Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali

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L’ ENI ed un suo sguardo d’insieme

Questo scritto ci fu inviato dal carcere nel mese di ottobre 2019 da parte di un compagno. Dopo varie peripezie riusciamo a pubblicarlo. Ne troviamo il senso anche in questo periodo. Se ora c’è il problema di questa nuova emergenza legata al virus, le soluzioni che gli Stati ed i padroni vogliono dare sono prettamente tecniche, quindi legate all’economia e all’interesse dei privilegiati. Il mondo che abbiamo difronte, che ci sta schiacciando la libertà e anche la serenità di intravedere un futuro diverso, passa dalla ristrutturazione di tutta la società in campo tecnologico e non solo. Questa trasformazione passa per faccende molto reali, in primis il continuo aumento della produzione energetica, il secondo nell’estrazione di fonti sia energetiche, che materiali utili alla produzione di qualsiasi tecnologia necessaria a questo tanto agognato progresso mortifero. Ci riempiono la testa di emergenze, di paura, quando invece bisogna tessere dei ragionamenti ben più ampi su quello che sta avvenendo e non viene raccontato. Continue reading