“Red land” una storia sporca

Volantino distribuito al corteo del 9 febbraio a Trento contro la commemorazione delle foibe da parte di Casapound.

I Balcani si trovano tuttora in una fase delicata: la Slovenia litiga con la Croazia, la Croazia con la Serbia, la Macedonia
con la Grecia. Croazia e Serbia armano con nuovi mezzi militari i propri eserciti, la NATO continua le sue “Missioni
di Pace” in tutto il territorio balcanico. Una storia che continua da secoli e chissà se un giorno riuscirà a digerire le
ferite di infiniti scontri e guerre. La storia del confine orientale continua ad essere motivo di dibattito rievocando a
gran voce il sangue sparso durante la Seconda guerra mondiale. Elaborare su un volantino la storia di quel che è
successo dal settembre ’43 è impossibile, quindi ci soffermiamo su alcuni punti.

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Compagni nostri

COMUNICATO IN SOLIDARIETA’ CON I COMPAGNI E COMPAGNE ARRESTATI A TORINO

Compagni nostri

È Martedì 7 febbraio, sono le 4.40 e non si vedono ancora le prime luci dell’alba. In via Alessandria, a Torino, dove da 24 anni è occupato l’Asilo, irrompono decine di agenti in borghese. Pochi minuti e la strada si riempie di camionette, volanti, carabinieri in antisommossa, finanzieri. I mitra puntati fanno capire da subito le intenzioni: oltre lo sgombero dell’Asilo è in corso l’ennesima operazione repressiva. Sette ordinanze di custodia cautelare in carcere con l’accusa di Associazione sovversiva (Articolo 270 bis), mentre le indagini coinvolgono una trentina di compagni. Continue reading


Svizzera: Tre mesi di detenzione preventiva per il compagno arrestato a Zurigo

Aggiornamento: sono stati imposti 3 mesi di detenzione preventiva al compagno arrestato a Zurigo il 29 gennaio.

Tre mesi di detenzione preventiva sono stati imposti al nostro compagno, con la seguente spiegazione: rischio di fuga e pericolo di collusione. Ora è nella prigione distrettuale di Zurigo BGZ. Il pericolo di fuga viene impiegato come argomento perché, tra le altre cose, un altro compagno è ancora in fuga accusato dell’azione incendiaria contro la stazione radio di Waidberg (Zurigo).

L’imposizione di tre mesi di detenzione preventiva è la massima applicazione restrittiva, e ogni tre mesi tale tipologia di detenzione deve essere riconfermata per legge da un giudice di custodia. Per i compagni che non hanno familiarità con il regime di detenzione cautelare in vista del processo presente in Svizzera: in questo Stato è prassi comune che la detenzione preventiva abbia una durata piuttosto lunga, a volte persino anni. È possibile che vogliano tenere in carcere il nostro compagno fino ad un eventuale processo.

Se vuoi scrivere al nostro compagno arrestato contatta direttamente la Biblioteca Anarchica Fermento, tramite e-mail o per posta. Tuttavia, le lettere che riguardano il suo caso saranno trattenute dal procuratore di Stato e non gli saranno consegnate dal carcere, lo stesso vale per i libri e le grosse pubblicazioni.

Vostri,
Biblioteca Anarchica Fermento

Indirizzo:
Anarchistische Bibliothek Fermento
Zweierstrasse 42
8005 Zürich [Switzerland]

e-mail: bibliothek-fermento [at] riseup.net


Rostock: Bruciati 4 camion di trasporto appartenente alla NATO Logistics Partner Deutsche Bahn.

Tradotto da https://actforfree.nostate.net/

Nelle ore mattutine del 29 di febbraio, l’oscurità come copertura e abbiamo dato fuoco a 4 trasportatori della Deutsche Bank. Il risultato, proprietà danneggiata per un valore di 100.000 euro.

Ogni sgombero ha il suo prezzo:

Le controversia riguardante lo sgombero del progetto Black Triangle, localizzato in un terreno in disuso di proprietà della Deutsche Bank, non ci ha lasciato indifferenti. Non vogliamo commentare sulle accuse perché non vogliamo giudicarle a distanza. Non si può negare l’atteggiamento ultra sessista e di scherno e la nostra solidarietà va alle vittime di questi abusi. Nonostante ciò, Black Triangle era un progetto per costruire uno spazio al di fuori delle logiche di sfruttamento capitalista. Anche se gli “squatters” erano controversi, spazi come il Black Triangle hanno una particolare importanza  in uno stato federale come quello della Sassonia e eravamo scioccati dalla mancanza di solidarietà dalla “scena” in Leipzig. La nostra solidarietà va a tutti I progetti radicali di sinistra minacciati dallo sgombero, questi progetti ci aiutano ad avvicinarci di un passo più vicino al nostro sogno di una società liberata.

Guerra alla guerra:

Una società controllata dalla Deutsche Bahn, la DB Schenker, insieme alla sua società partner ESG Electronic Systems e Logistics Germany, gestisce un grande magazzino centrale a Kassel-Kaufungen per conto delle Bundesweher (Forze armate). Il magazzino federale centrale – ZEBEL, ha una superficie totale di circa 17.000 metri quadrati. Da questo hub vengono rifornite compagnie civili e strutture di riparazione militare dove vengono riparati i sistemi di difesa insieme ai veicoli della Bundeswehr. DB Schenker dà la massima priorità ai trasporti di merci belliche.

Deutsche Bahn è il principale partner logistico per la NATO e responsabile per il trasporto di rifornimenti di guerra alle truppe tedesche e al loro partner il regime fascista turco. La Deutsche Bahn trae profitto direttamente dalla guerra contro la popolazione civile curda e dalla lotta contro le unità di difesa popolare YPG / YPJ.

I nostri pensieri sono con coloro che non possono essere con noi perché sono perseguitati dallo Stato.

Libertà per tutti!


Iraq: Sovranità ferita, gli USA vogliono trasferire (altre) truppe

Riceviamo e diffondiamo:

(junge welt 5 febbraio 2019)

 Soldati, soldatesse stazionat* in Siria non faranno ritorno in patria, ma piuttosto verranno trasferit* in Irak. La presenza di quelle truppe si basa su un accordo fra i due stati, in breve, dovrebbe valere “soltanto per la lotta contro il terrorismo”, ribatte Salih, il neo-eletto presidente dell’Irak.

Per il vero gli Usa oggi attribuiscono essenzialmente maggior significato alla lotta contro l’Iran, per questo decidono il trasferimento delle truppe in Irak, dove dispongono, nell’ovest del paese, ad Al-Asad, di un “punto d’appoggio” per i caccia.

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Vicenza: Alla fiera delle armi

Riceviamo e diffondiamo:

H.I.T. SHOW 2019
Alla fiera delle armi

Dal 9 all’11 febbraio Vicenza ospiterà la quarta edizione dell’H.I.T. Show: Hunting, Individual protection and Target sports, manifestazione dedicata a caccia, protezione personale e tiro sportivo.
L’evento prevede l’esposizione di pistole, fucili e munizioni ad uso civile, armi da fuoco per forze dell’ordine o per la difesa personale, fino ad armi per uso sportivo e venatorio.
La tre giorni è allestita all’interno di 5 padiglioni della fiera di Vicenza ed ha raggiunto quota + 14% di espositori rispetto al 2018, con buyers che provengono da 16 paesi. Le aree espositive
dell’edizione 2019 saranno destinate a caccia, tiro sportivo, hit dog show (la fiera dei cani da caccia e da riporto con la “esposizione” di 1500 esemplari), outdoor award (prodotti, accessori e gudjet per la caccia e le attività outdoor) e Hit arena (l’area corsi e convegni). Infatti, oltre agli stand di armi e munizioni sono previste anche dimostrazioni pratiche e corsi di formazione al tiro per la caccia a palla ed all’uso della pistola e della carabina tenuti da istruttori dell’Unione Italiana Tiro a Segno e delle forze dell’ordine; in calendario anche un seminario sulla gestione della sicurezza in casa.

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Zurigo: Arrestato un compagno della Biblioteca Anarchica Fermento

 

 

Tratto da roundrobin.info
Arrestato un compagno della Biblioteca Anarchica Fermento
Martedì 29 gennaio 2019, poco dopo mezzogiorno, un nostro compagno è stato arrestato nel suo appartamento. La porta è stata aperta con la forza da un’unità forense.Il suo arresto, le perquisizioni domiciliari a casa sua e – ancora una volta – alla Biblioteca Anarchica Fermento sono state giustificate dalle autorità con le seguenti accuse:

– Attacco incendiario contro diversi veicoli dell’esercito svizzero a Hinwil (Zurigo) il 27 settembre 2015.

– Attacco incendiario contro l’antenna radio per le comunicazioni della polizia a Waidberg (Zurigo) il 10 luglio 2016.

– Inserimento di manifesti (la polizia crede di conoscere una data per questo, il 16 novembre 2017) nella vetrina della Biblioteca Anarchica Fermento (nella precedente sede) che presumibilmente invitavano a causare “danni alla proprietà e violenza contro aziende e persone che fanno parte dello sviluppo del carcere Bässlergut a Basilea e alla costruzione del PJZ a Zurigo“.

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Kurdistan iracheno, rivolta contro gli occupanti

Dopo attacchi aerei: Assaltata postazione turca nell’Iraq del nord.

Nel regione autonoma curda nel nord dell’Iraq sabato si è verificata una rivolta contro le truppe di occupazione turche. Nel comune di Milazzese nei pressi della città di Medi nella provincia di Dohacentinaia di civili esasperati hanno assaltato una postazione militare. Hanno sfondato le recinzioni, dato alle fiamme edifici e veicoli militari, tra cui Unimodale della Mercedes di fornitura tedesca, ballato sui carri armati e saccheggiato depositi di armi e munizioni.

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Somalia: Bombardamenti USA

Riceviamo e diffondiamo:

Bombardamenti USA
(junge welt 18 dicembre 2018)

Negli attacchi aerei USA in Somalia sono state uccise almeno 62 persone, considerate presunti combatenti della milizia Al-Schabaab. I bombardamenti sono stati quattro e tutti compiuti nei pressi della località Gandarshe a sud della capitale Mogadiscio. Secondo la stessa fonte, ‘forze armate USA’ cioè il Pentagono, non sarebbero state ferite o uccise persone civili.

Pochi giorni dopo, altro bombardamento aereo USA

Gli Usa conducono una guerra non dichiarata alla quale i media internazionali raramente richiamano l’attenzione. Nei giorni scorsi, secondo alcune indicazioni, in Somalia sono stati compiuti sei attacchi aerei che secondo alcune indicazioni hanno ucciso almeno 62 persone, ufficialmente accusate di appartenere a Al-Schabab, sorta dodici anni fa. Negli anni 2011 e 2012 controllava temporaneamente la parte centrale della capitale Mogadiscio e Kismajo, città portuale situata nell’estremo sud della Somalia.

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Afghanistan: bombardamento aereo USA

Riceviamo e diffondiamo:

(junge welt 29  gennaio 2019)

In Qatar sono in corso negoziati fra rappresentanti USA e dei talebani afghani, in cui, a detta di Zalmay Khalilzad inviato speciale del governo USA al negoziato, “sono stati compiuti passi significativi su questioni essenziali, quali il dar vita a un dialogo afghano interno e a un ampio armistizio”. Scopo centrale del negoziato-trattativa è raggiungere un accordo fra talibani e USA, di cui è parte l’impegno USA di ritirarsi completamente dall’Afghanistan entro 18 mesi.

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