Area Spa – Dall’Italia alla Siria, al servizio della repressione

da “bello come una prigione che brucia” [trasmissione di radio blackout]

Mentre la rappresaglia del regime siriano contro i manifestanti ha reclamato più di 3000 vite a partire dal marzo 2011, i tecnici italiani di Area Spa, stanziati sul territorio, sono tuttora particolarmente impegnati a fornire a Bashar Al-Assad il potere di intercettare, scansionare e catalogare potenzialmente ogni e-mail circolante attraverso il paese.

Ad occuparsi di installare il sistema, sotto supervisione di agenti dei servizi segreti siriani, sono appunto gli impiegati della Area Spa, una compagnia con sede nel varesotto, che insieme a Innova, Rcs e Sio, è una delle aziende con le quali il ministero della Giustizia nostrano è indebitato per circa 160 milioni di euro per il servizio di intercettazioni offerto al governo italiano. Fonti che hanno lavorato al programma, riferiscono delle continue pressioni del regime siriano su Area Spa per accelerare i tempi di realizzazione del progetto, vista la necessità di tracciare, identificare ed eliminare il dissenso interno. Il contratto è stato stipulato nel 2009, prima che iniziassero a dilagare le contestazioni, mentre a partire da febbraio di quest’anno, poche settimane prima dell’inizio delle proteste e della sanguinosa repressione, gli impiegati dell’azienda italiana hanno iniziato a muoversi verso Damasco, dove alloggiano in un appartamento nell’area residenziale della capitale. Continue reading


Serata informativa a Borgo Sacco


Marina militare ed ENI a difesa del petrolio libico

di Antonio Mazzeo

In guerra per gas e petrolio. Adesso che le forze aeree e navali della “coalizione dei volenterosi” allentano la morsa e le transnazionali dell’energia lanciano la loro campagna d’autunno per dividersi le immense risorse della Libia, i vincitori rivendicano pubblicamente le reali ragioni che hanno spinto  al conflitto contro Gheddafi. A Roma, il ministero della Difesa si sbarazza dell’ipocrita scudo “umanitario” glorificando il ruolo delle forze armate a protezione degli interessi dell’onnipotente ente nazionale per il controllo degli idrocarburi. In un comunicato, il ministero ha rivelato che dal 23 settembre scorso, la nave da sbarco “San Marco” e i corpi d’élite della Marina militare (il Comando incursori e subacquei e il Reggimento San Marco) “sono stati impegnati nella riattivazione dei siti petroliferi e gassiferi, in supporto all’ENI, nelle piattaforme Sabratha e Bouri al largo delle coste libiche”. Le installazioni alimentano il gasdotto Greenstream che, a una profondità di oltre 1.000 metri e con 520 Km di condutture sottomarine, permette di trasportare il gas sino alle coste di Gela, in Sicilia. Continue reading


Il nuovo semovente “Draco”

È stato presentato il nuovo semovente Iveco-Oto Melara “Draco”, concepito per le operazione di “peace- keeping” e di contro-insurrezione.

Il “Draco” è un veicolo blindato ruotato 8 per 8, presentato dalla Oto Melara come la soluzione più adatta alle esigenze militari per le attuali operazioni belliche in contesti urbani e di “peace-keeping”, anche in virtù del ridotto impatto “psicologico” che ha sulla popolazione (risultando molto meno “aggressivo” come linea rispetto agli altri mezzi cingolati di analoghe dimensioni). Il veicolo, dotato di armamento pesante, risulta complementare al tristemente noto “Lince”.

Il “Draco” risponde alle esigenze del ministero della Guerra nell’ambito della difesa d’area di installazioni strategiche o di interesse nazionale (stabilimenti industriali, cantieri, punti sensibili, aeroporti), protezione di basi terrestri o navali, salvaguardia dei check-point e difesa costiera.


Selex Sistemi Integrati (Finmeccanica)…

… ha presentato due prodotti che soddisfano delle esigenze specifiche per le forze di polizia, per l’esercito italiano e per i vigili del fuoco.

Il primo sistema bellico si chiama “Desto”, ed è un’arma ad energia diretta in grado di danneggiare o bloccare il funzionamento degli apparati elettronici.

In sostanza, si tratta di un cannone a microonde indicato dai ricercatori di Finmeccanica per assicurare la protezione intorno ad obbiettivi sensibili, creando una specie di “bolla” elettromagnetica che impedisce ad esempio ad un attentatore di portare a destinazione un’auto bomba. Un sistema così potrebbe anche essere installato a bordo di un’autovettura o di un elicottero delle forze di polizia per bloccare il motore di un veicolo in fuga. Il “Desto” è un disturbatore efficace, che potrebbe avere un ruolo di primo piano nel contrasto agli ordigni improvvisati, agendo sia sull’elettronica degli stessi che sui sistemi di comunicazione utilizzati per attivarli. L’“inibizione” delle comunicazioni elettroniche ed informatiche in una determinata area è un’altra funzione. I punti deboli del “Desto” sono determinati dal limitato raggio d’azione ( 800 m.), e dal fatto che la letalità del sistema d’arma dipende dal tempo di esposizione del bersaglio al fascio di microonde e dall’eventuale presenza di “schermi” che possono proteggere il bersaglio.

Il secondo sistema bellico è denominato “TWS-R”. È un’arma portatile dalle ridotte dimensioni (600 per 320 per 120 mm) e dal peso ridotto (4 Kg), adatto per le forze di polizia, le forze militari e il corpo dei vigili del fuoco. Il “TWS-R” riesce a “vedere” oltre i muri ed è in grado di ricostruire la geometria interna di una stanza o di un edificio e di accertare l’eventuale presenza di persone all’interno dei locali, seguendone i movimenti ed il loro stato di salute. È in grado di rilevare il movimento dello sterno dovuto al respiro di un essere umano.

Il radar di cui è dotato opera in banda S, ha una copertura in azimuth di 150 gradi e i singoli impulsi del radar riescono ad attraversare muri in cemento armato spessi 20-30 cm e ad avere 15 metri di campo visivo oltre gli ostacoli. I punti deboli del sistema sono determinati dall’incapacità del sistema di vedere ordigni nella stanza o trappole.

Il sistema, frutto della ricerca anche di alcuni atenei (come il gruppo Eledia dell’Università di Trento) è pronto per la produzione per le forze di polizia e l’esercito italiano.


Giornalino antimilitarista SA TIRIA

sa tiria 2, pagine 1 e 4

sa tiria 2, pagine 2 e 3

Il giornale è stato redatto il 28 settembre e a causa di problemi vari lo diffondiamo solo ora. Resta comunque il nostro impegno nel fare a breve degli aggiornamenti sulla situazione nella prossima uscita.


Trento – Rivendicazione sabotaggio stazione meteo Eledia

riceviamo da mail anonima:

“CLES-MASO MAIANO (TRENTO):SABOTATO MELETO “INTELLIGENTE”.TRANCIATE E ASPORTATE DAI FILARI 11 ANTENNE WIRELESS E RELATIVI CAVI CON SENSORI SOTTERRANEI.FUOCO ALLA CENTRALINA DI RACCOLTA DATI E RILEVAZIONE METEO.ELEDIA,LABORATORIO DELL’UNIVERSITA’ DI TRENTO,RICERCA PER SVILUPPARE TECNOLOGIE DI CONTROLLO PERVASIVO E PER LA GUERRA.SABOTIAMOLI!”

(da www.inform-azione.info)


Berlino – Rivendicazione di sabotaggio ferroviario contro guerra e traffico armi

fonte:http://linksunten.indymedia.org/de/node/48377 – culmine.noblogs.org | trad. cenere

Rivendicazione dell’attacco a Berlino

Oggi abbiamo rallentato il capitale tedesco e le sue funzioni come attore globale nell’esportazione di armi! Azioni di sabotaggio in diversi importanti snodi della “Deutsche Bahn AG” hanno costretto Berlino ad una pausa. I sistemi di comunicazione erano disturbati. Molti treni regionali e di lunga percorrenza in ritardo o completamente fermi. I soldati tedeschi uccidono in diverse parti del mondo. Da 10 anni le forze armate tedesche sono in guerra in Afghanistan – senza il favore degli abitanti tedeschi. Un motivo legittimo per il fatto, che a Berlino oggi ci siano cose fuori servizio. Dobbiamo cambiare le condizioni alle fondamenta per prevenire le guerre.

Libertà per Bradley Manning! Il soldato americano che ha sabotato la guerra in Iraq. “Io voglio che la gente sappia la verità, non importa chi siano. Perché senza informazione non puoi prendere decisioni pubbliche” (Bradley Manning)

P.S. Non agiamo con l’intenzione di ferire qualcuno. Escludiamo ciò finché è possibile. Politici, polizia e media dovrebbero evitare ogni discredito di terrorismo. Terrorista è chi costruisce armi, guadagna soldi con esse e uccide persone o le ha uccise.

The hekla reception committee – for more social eruptions

(Riferendoci ai vulcani islandesi, che speriamo ci renderanno felici più spesso, rallentando la routine dell’economia. “Hekla” è appunto un vulcano – la sua eruzione è attesa da tempo.)


Loro sono in guerra. E noi?

Estratto dal n°38 di “Ekintza Zuzena”:

loro sono in guerra. E noi?


Le note dell’oppressione

Domenica sera (25 settembre), un gruppo di persone si è dato appuntamento davanti al Teatro Filarmonico di Verona per volantinare e mostrare la propria contrarietà all’esibizione dell’Israel Philarmonic Orchestra. Questi musicisti, oltre alle tournée internazionali, offrono la loro musica ai soldati israeliani nei vari avamposti, appoggiando moralmente il braccio armato dello Stato d’Israele che permette la continuazione dell’occupazione.
Non esistono note musicali, nemmeno se suonate da musicisti di professione, in grado di alleggerire o de-responsabilizzare il ruolo dei militari che soffocano regolarmente col piombo ogni tentativo palestinese di emancipazione.
Per i soldati la loro unica possibilità è la diserzione, per gli orchestrali il rifiuto di prestare la propria arte per situazioni di palese oppressione, per noi la contestazione e il sabotaggio di ogni manifestazione che, in vari modi, appoggia la politica razzista dello Stato israeliano.
L’invito che è stato fatto era di non partecipare al concerto. Vari striscioni e bandiere sono stati aperti durante il volantinaggio.