Monthly Archives: Aprile 2017

Trento: tre incontri su tecno-scienza e guerra


Pisa: Presidio contro laboratorio PLANTLAB


Sardegna: Tagliate le reti del poligono di Teulada

Tratto da nobordersard

Riprendiamo dal sito della Rete no basi né qui né altrove la notizia di un nuovo attacco alle strutture militari sarde.

Questa volta si tratta del poligono di Teulada, una mail anonima comunica il taglio di diverse decine di metri avvenuto nel mese in corso.

Questa la mail anonima inviata al blog nobasi.noblogs.org :“primavera 2017. in una notte di stelle cadenti diverse decine di metri di rete del poligono di teulada sono state tagliate. sabotiamo le basi.”

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La Rete No Basi aderisce e partecipa al corteo antimilitarista del 28 aprile a Quirra

Tratto da nobasi.noblogs.org

La Rete No Basi né qui né altrove aderisce e partecipa il 28 aprile 2017 al corteo di fronte al Poligono Sperimentale e di addestramento Interforze del Salto di Quirra (PISQ)

Da ormai quattro anni la lotta antimilitarista in Sardegna si è caratterizzata per la sua presenza davanti ai cancelli dei poligoni con un obiettivo chiaro e dichiarato: azione diretta contro le basi militari. Nel giro di poco tempo si è cercato, a volte con successo, di bloccare le esercitazioni, entrare nei poligoni, tagliare le reti di recinzione, fermare convogli militari, bloccare la produzione di bombe, organizzare azioni concordate con il resto del movimento e protestare contro la presenza costante di navi da guerra nei nostri porti.
In più sedi e occasioni abbiamo ribadito il nostro dissenso contro la presenza militare nelle scuole, nelle università e contro un’economia basata sempre di più sugli investimenti a carattere bellico.
Man mano che aumenta la lotta e cresce il movimento, la repressione nei confronti degli attivisti e delle attiviste si sta facendo sentire in diverse forme: decreti penali di condanna, perquisizioni, sanzioni, richieste di sorveglianza speciale, fogli di via e denunce di vario tipo.
Nonostante questo, e anche dopo le ultime minacce a mezzo stampa del questore Gagliardi contro i manifestanti a ridosso della manifestazione del 28 aprile al poligono di Quirra, ci presenteremo al corteo per praticare ancora una volta il nostro antimilitarismo in continuità e in solidarietà con tutte le persone che fin’ora hanno avuto il coraggio di opporsi a questo stato di fatto.

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Disonoriamo la guerra!

Tratto da finimondo.org
Guy de Maupassant
Quando sento pronunciare la parola guerra, mi assale lo sbigottimento, come se udissi parlare di stregoneria, d’inquisizione, di una cosa lontana, finita, abominevole, mostruosa, contro natura.
Quando si parla di antropofagi noi sorridiamo con orgoglio, proclamando la nostra superiorità su quei selvaggi. Quali sono i selvaggi, i veri selvaggi? Quelli che si battono per mangiare i vinti o quelli che si battono per uccidere, nient’altro che per uccidere?

Trento: Tra fuliggine e falsità

Testo messo sui muri di Trento dopo l’attacco al laboratorio Cryptolab della Facoltà di Trento

È proprio di questi giorni la notizia del lancio di più di cinquanta missili in Siria, mentre le portaerei americane si dirigono verso la Corea del Nord. Nelle tensioni diplomatiche tra gli Stati si respira un clima di guerra incombente. Ma più che incombente, la guerra ormai è un affare costante: non ci sono dichiarazioni di attacco da uno Stato all’altro, niente firme ufficiali. Solo bombe. Lontano dalle popolazioni e dai paesi martoriati, invece, la guerra diventa “invisibile”.

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Manifesto: Meglio ricercati che ricercatori. A proposito di università e guerra

Per scaricarlo in pdf: provaII


Un peso in meno

Il 6 aprile a Bolzano si è suicidato un Colonnello nel Comando delle Truppe Alpine. Il perché di questo gesto è facilmente comprensibile. Qualche anno fa dopo un suicidio “misterioso” di un altro militare nel 2010 all’aereoporto di Kabul si aprirono delle indagini verso alcuni ufficiali che stavano operando in Afghanistan. Esse hanno portato alla luce una frode rispetto alla difformità del livello di blindatura di tre veicoli commerciali destinati al generale Italian Senior Officer, cioè l’ufficiale italiano più alto in grado in Afghanistan, rispetto alle caratteristiche pattuite nel contratto di noleggio con una ditta afgana. I soldi spartiti erano circa 35.000 euro. Il 20 aprile sarebbe iniziato il processo contro l’ufficiale suicidato. La vigliaccheria di quest’uomo nell’affrontare il processo l’ha fatto compiere il gesto estremo. È evidente come in questo caso, come in tanti altri, la voglia di mangiarsi una fetta di torta è il principio di questi mercenari in divisa, la retorica dello Stato sull’onore della bandiera e dell’uniforme, delle Missioni di Pace è una frottola, se uno è furbo si riesce ad arrottondare il proprio grasso stipendio dei difensori della democrazia occidentale. Ebbene queste storie, sono il nesso tra l’uomo che indossa una divisa e il desiderio di denaro, tanti e tanti si tolgono la vita dopo aver messo la divisa di questo o quel corpo di polizia o simili. Un uomo che ha fatto e coperto, anche per suo interesse personale, le peggio angherie commesse dai militari italiani in giro per il mondo, non troverà in noi una lacrima, un pensiero vicino, ma un ghigno di compiacimento, un pensiero in meno, un peso in meno per una società più giusta e libera dalle guerre e da quel pensiero che le fomenta dettato dall’avidità di denaro e desiderio di potere. Noi oggi possiamo dire che dall’altra parte della barricata c’è un problema in meno a cui pensare.


Corteo contro il Poligono di Quirra il 28 aprile

Tratto da nobordersard

Venerdì 28 aprile al PISQ, Poligono Interforze del Salto di Quirra, ci sarà un nuovo corteo contro la presenza militare in Sardegna, contro la guerra, contro la militarizzazione.

A3

Organizzato da A’Foras, è stato scelto il PISQ per completare il quadro delle principali strutture militari presenti in Sardegna. Dopo le giornate di lotta dell’11 giugno a Decimomannu, del 3 novembre a Teulada, del 13 settembre e 23 novembre a Capo Frasca, mancava all’appello il PISQ, il poligono più grande d’Europa, 13.000 ettari di terra sottratti alla popolazione per preparare al meglio le stragi poi perpetrate in tutto il mondo.

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Dossier sulla RWM

 

Per scaricare il dossier: RWM_DOSSIER